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13/2/2006 (Archivio storico)

Relatori speciali della Commissione diritti umani invitano alla tolleranza e al dialogo


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Alla luce della recente pubblicazione di raffigurazioni offensive del Profeta Maometto e delle preoccupanti reazioni scatenatesi in diverse parti del mondo, Doudou Diène, Relatore speciale della Commissione diritti umani delle Nazioni unite sulle forme contemporanee di razzismo, discriminazione razziale, xenofobia ed intolleranza, Asma Jahangir, Relatrice speciale sulla libertà di religione o credo e Ambeyi Ligabo, Relatore speciale per la protezione e promozione del diritto alla libertà di opinione e di espressione, esprimono un vibrante appello alla tolleranza e al dialogo, attraverso un comunicato congiunto datato 8 febbraio.

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Dopo aver sottolineato come la tutela della libertà di espressione e di opinione può e deve essere promossa nel rispetto delle altre norme facenti parte del diritto internazionale dei diritti umani – compreso il diritto alla libertà di religione ed opinione – gli Special Rapporteurs sostengono che “l’uso di stereotipi e di clichés, i quali insultano sentimenti religiosi ben radicati, non contribuiscono in nessun modo alla creazione di un contesto favorevole ad un dialogo costruttivo e pacifico tra comunità diverse”.

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Gli Special rapporteurs si dicono “egualmente preoccupati” per le reazioni seguite alla pubblicazione delle vignette e “condannano fortemente le minacce di morte contro i giornalisti e le intimidazioni contro i mezzi d’informazione, le uccisioni, le minacce e le altre forme di violenza che hanno avuto luogo nei giorni scorsi, spesso dirette a persone che non portavano nessuna responsabilità […] sulle pubblicazioni”.

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In riferimento agli stessi eventi, si segnala inoltre la pubblicazione, il 6 febbraio scorso, della pronuncia ufficiale di Amnesty international “La libertà d’informazione implica responsabilità per tutti”.

Aggiornato il

16/7/2009