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26/10/2006 (Archivio storico)

Sessione di lavoro comune della Commissione Europea e della Commission Africana

Ha avuto luogo ad Addis Abeba lo scorso 2 ottobre 2006 una sessione di lavoro comune della Commissione Europea e della Commissione Africana, finalizzata a rafforzare le forme esistenti di partenariato inter-istituzionale e ad approfondire la cooperazione Unione Europea-Unione Africana secondo le modalità espresse nella Strategia dell’Unione Europea per l’Africa, adottata dal Consiglio Europeo il 16 dicembre 2005 sulla base della Comunicazione della Commissione Europa intitolata “Strategia dell’Unione europea per l'Africa: verso un patto euroafricano per accelerare lo sviluppo dell’Africa” (COM(2005) 489), dell’ottobre 2005.

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L’incontro – il terzo di questo genere negli ultimi tre anni – ha visto la partecipazione del Presidente della Commissione Europea José Manuel Barroso, di Franco Frattini (responsabile dell’area Giustizia, libertà e sicurezza) e Siim Kallas (Affari amministrativi, audit e lotta antifrode), Louis Michel (Sviluppo e aiuti umanitari), Peter Mandelson (Commercio), Dalia Grybauskaité (Programmazione finanziaria e bilancio), Markos Kyprianou (Salute e tutela dei consumatori), Laszlo Kovács (Fiscalità e unione doganale), Vladimir Spidla (Occupazione, affari sociali e pari opportunità) e Andris Piebalgs (Energia). I membri della Commissione Europea hanno avuto modo di incontrare i loro corrispondenti in seno alla Commissione Africana partecipando a numerosi meeting tematici, previsti nell’agenda dei lavori.

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La Strategia dell’Unione Europea per l’Africa copre infatti una varietà di ambiti di cooperazione che afferiscono a quattro principali pilastri: il potenziamento istituzionale della Commissione dell’Unione Africana – la quale, da una prospettiva europea dovrebbe costituire “in modo efficace il ruolo di motore del processo di integrazione”, ad esempio attraverso la modernizzazione dei sistemi di finanziamento, di contabilità e di gestione delle conoscenze; l’integrazione regionale (con riferimento anche a questioni settoriali, tra cui le infrastrutture, i fenomeni migratori, scienza e tecnologia); la promozione di una cooperazione effettiva tra l’Unione Europea e l’Unione Africana; la pace, la sicurezza umana e la governance.

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Relativamente a quest’ultimo aspetto – il quale include un’enfasi specifica sulla necessità di promuovere la stabilità e la sicurezza in determinati Paesi, compresi il Sudan, la Somalia, la Costa d’Avorio e la Repubblica Democratica del Congo - il comunicato stampa della Commissione Europea precisa che:

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[…] La Commissione europea ha istituito un innovativo strumento per la pace in Africa (African Peace Facility) per sostenere le operazioni di mantenimento della pace in Africa e ha finanziato una serie di progetti concreti nei settori prioritari individuati dall’Unione Africana, quali il consolidamento delle capacità istituzionali, la governance, il consolidamento della pace e la prevenzione dei conflitti.

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Infine, si segnala come tra le misure previste nel piano strategico 2004-2007 figurino anche progetti di gemellaggio e la predisposizione di risorse utili all’avvio del programma Nyerere di mobilità studentesca.

Aggiornato il

16/7/2009