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2/11/2006 (Archivio storico)

Trasferimento dei dati personali dei viaggiatori europei alle autorità statunitensi: accordo UE-USA

Secondo quanto reso noto in un comunicato stampa datato 16 ottobre 2006, il Consiglio Affari Generali e Relazioni Esterne dell'Unione Europea ha adottato - "senza discuterla" - una Decisione in cui autorizza la Presidenza a firmare a nome dell'Unione Europea un Accordo provvisorio con gli Stati Uniti riguardante l'utilizzo da parte delle autorità americane dei dati personali dei viaggiatori europei raccolti dai sistemi informatici delle compagnie aeree localizzati nei Paesi UE.

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Un previgente Accordo tra USA e UE il quale prevede identiche modalità di utilizzo dei dati cosiddetti "PNR" terminerà di avere effetti giuridici nel mese di novembre 2006; non è stato possibile prorogarne i termini in quanto la Corte di Giustizia delle Comunità Europee, in una pronuncia dello scorso maggio 2006, aveva invalidato sia la Decisione del Consiglio 2004/496/EC del 17 maggio 2004 nonché la Decisione della Commissione 2004/535/EC del 14 maggio 2004, ossia i due documenti alla base della firma dell'accordo internazionale, sostenendo l'incompetenza sia da parte della Commissione Europea che del Consiglio a negoziare un tale dispositivo normativo.

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La pronuncia della Corte di Giustizia si basa sostanzialmente sull'assunto che un simile accordo non rientra nelle competenze della Comunità Europea, ma va negoziato in base agli articoli 28 e 34 del Trattato sull'Unione Europea: la Corte non ha quindi aderito all'impostazione adottata dal Parlamento Europeo, il quale aveva portato il caso di fronte al principale organo giurisdizionale comunitario lamentando l'inconsistenza dello strumento internazionale con l'articolo 8 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà  fondamentali (diritto al rispetto della vita privata e familiare) e affermando l'inadeguatezza dello strumento comunitario - la procedura di negoziazione di accordi internazionali da parte della CE ex art. 95 TCE implica che gli europarlamentari siano semplicemente consultati e non debbano esprimere un parere positivo - per la conclusione di un simile accordo.

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Secondo quanto riportato nel comunicato stampa "il nuovo accordo sarà utile a prevenire e combattere il terrorismo e gravi crimini internazionali, assicurando al tempo stesso un livello equivalente di protezione dei dati dei passeggeri personali in linea con gli standards europei sui diritti fondamentali e la privacy".

Aggiornato il

16/7/2009