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“Si fonda sui valori della Resistenza al nazismo e al fascismo e sugli ideali di libertà e unità nazionale del Risorgimento e si basa sui principi e i diritti sanciti dalla Costituzione italiana e dall'Unione europea; consapevole del proprio patrimonio culturale, umanistico, ideale e religioso e dei principi di pluralismo e laicità delle istituzioni, opera per affermare:
a) i valori universali di libertà, eguaglianza, democrazia, rifiuto del totalitarismo, giustizia sociale e solidarietà con gli altri popoli del mondo e con le future generazioni;
b) il riconoscimento della pari dignità sociale della persona, senza alcuna discriminazione per ragioni di genere, di condizioni economiche, sociali e personali, di età, di etnia, di cultura, di religione, di opinioni politiche, di orientamento sessuale;
c) la pace e il ripudio della guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.
Trae la legittimazione della propria azione dal voto degli elettori; promuove la democrazia partecipata e il confronto permanente con le organizzazioni della società; riconosce e favorisce l'autonomia degli Enti e delle comunità locali; opera per la rappresentanza trasparente degli interessi e per la coesione sociale.
Opera per preservare le risorse naturali a beneficio della intera società regionale e delle generazioni future.
Consapevole del mutato quadro istituzionale che ha visto attribuire alla Regione un ruolo completamente nuovo nell'ambito della funzione legislativa esercitata dalla Repubblica, persegue la valorizzazione degli ambiti di autonomia previsti dalla Costituzione, nel quadro dell'unità e indivisibilità della Repubblica”.
Legge regionale 24 giugno 2002, n. 12
Interventi regionali per la cooperazione con i paesi in via di sviluppo e i paesi in via di transizione, la solidarietà internazionale e la promozione di una cultura di pace.
Legge regionale 24 marzo 2004, n. 6
Riforma del sistema amministrativo regionale e locale. Unione Europea e relazioni internazionali. Innovazione e semplificazione. Rapporti con l'università.
Legge regionale 29 dicembre 2009, n. 26
Disciplina e interventi per lo sviluppo del commercio equo e solidale in Emilia-Romagna.
Commissione per la parità e per i diritti delle persone
La Commissione esercita le proprie competenze nelle seguenti materie: politiche di genere e parità; pari opportunità, diritti di cittadinanza e delle persone (Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea - Nizza, 7/12/2000); rapporti con gli Istituti di garanzia; Corecom; commissione referente per l'attuazione della L.R. 27/6/2014, n. 6; medicina di genere; osservatorio regionale e monitoraggio permanente sulla violenza di genere; rapporti con istituzioni e organismi nazionali ed europei in materia; CUG - Comitati unici di garanzia; Conferenza delle elette; misurazione oneri amministrativi (MOA), valutazione e attuazione delle leggi, clausole valutative nelle materie di competenza della Commissione.
Difensore civico regionale
Istituito con legge regionale 16 dicembre 2003, n. 25. L’Assemblea legislativa regionale nella seduta del 19 giugno 2018 ha nominato Carlotta Marù. Dal 2013 al 2018 la carica di Difensore civico regionale è stata ricoperta da Gianluca Gardini.
Entro il 31 marzo di ogni anno, il Difensore civico è tenuto ad inviare una relazione sulle attività svolte nell'anno precedente, corredata da osservazioni e proposte, ai Presidenti di Giunta e Assemblea legislativa. L’Assemblea legislativa regionale la esamina e discute entro due mesi dalla presentazione e adotta le determinazioni di propria competenza.
Garante per l’infanzia e l’adolescenza
Istituito con legge regionale 27 settembre 2011, n. 13.
L’Assemblea legislativa regionale nella seduta del 25 ottobre 2016 ha nominato Clede Maria Garavini. Dal 2011 al novembre 2016 la carica di primo Garante è stata ricoperta da Luigi Fadiga. Il Garante pubblica una relazione annuale sulle attività svolte.
Garante dei detenuti
Istituito con legge regionale 27 settembre 2011, n. 13.
L’Assemblea legislativa regionale nella seduta del 12 dicembre 2016 ha nominato Marcello Marighelli. Dal 2011 al 2016 la carica è stata ricoperta da Desi Bruno. Entro il 31 marzo di ogni anno il Garante dei detenuti è tenuto a presentare all’Assemblea legislativa regionale una relazione sulle attività svolte.
Osservatorio regionale sulla violenza di genere
Istituito con Delibera di Giunta Regionale n. 335/2017, disciplinato dall’art. 18 della legge regionale n.6/2014 “Legge quadro per la parità e contro le discriminazioni di genere” e dal punto 6.2 del Piano Regionale contro la violenza di genere (adottato con Deliberazione Assemblea Legislativa n. 69/2016). Svolge le funzioni di: supportare le politiche regionali, acquisendo i dati a disposizione e costruendo e gestendo apposite banche dati; definire metodologie di analisi delle diverse tipologie di dati, e loro integrazioni, rendendo disponibili i risultati in apposita sezione del portale web della Regione Emilia-Romagna; promuovere, anche in collaborazione con i Centri Antiviolenza, l’utilizzo di strumenti per la valutazione dell’efficacia delle politiche di genere; collaborare con l’Osservatorio regionale per l’infanzia, l’adolescenza e i giovani; realizzare mappe aggiornate per l’utenza sulla rete dei servizi a disposizione e sostenere campagne di informazione.
Ufficio regionale cooperazione decentrata
Sito dedicato alle iniziative della Regione nell’ambito della cooperazione allo sviluppo, dei rapporti internazionali tra i popoli e della promozione di una cultura di pace.
23/8/2018
Università degli Studi di Padova
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Tel 049 827 1813 / 1817
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