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Un'allegoria della giustizia si sovrappone alla bandiera dell'UE
© European Union

Corte di giustizia dell’Unione Europea

Autore: Claudia Pividori (PhD in Ordine Internazionale e Diritti Umani, Università La Sapienza, Roma)

La Corte di giustizia dell'Unione Europea è composta da un giudice per ciascuno Stato membro ed è assistita da otto avvocati generali.

Le funzioni principali della Corte di giustizia sono garantire che la normativa dell'UE sia interpretata e applicata in modo uniforme in tutti i paesi dell’Unione e vigilare affinché gli Stati membri e le istituzioni agiscano conformemente alla legge. La Corte ha il potere di giudicare le controversie tra Stati membri, istituzioni dell’UE, imprese e privati cittadini. Le sentenze che emette sono vincolanti.

Ai sensi del Protocollo (n. 2) sull’applicazione del principio di sussidiarietà e di proporzionalità, la Corte è competente a pronunciarsi sui ricorsi per violazione, mediante un atto legislativo, del principio di sussidiarietà proposti da uno stato membro o trasmessi da quest’ultimo a nome del suo parlamento nazionale o di una camera di detto parlamento.

Sebbene i trattati istitutivi non prevedessero alcuna disposizione in relazione alla protezione dei diritti fondamentali, la Corte di giustizia ha svolto nel tempo un ruolo essenziale nel sostenere che i diritti umani costituiscono parte integrante dell’ordinamento giuridico dell’Unione. A partire dal 1969 (Caso Stauder) la giurisprudenza della Corte in materia di diritti umani si è progressivamente ampliata, facendo diretto riferimento in particolare alle tradizioni costituzionali comuni degli stati membri (Caso Handelsgesellschaft) e ai trattati internazionali relativi alla tutela dei diritti umani cui gli Stati membri hanno cooperato o aderito (Caso Nol).

Con l'entrata in vigore del Trattato di Lisbona che ha dato valore vincolante alla Carta dei diritti fondamentali dell’UE, la Corte di giustizia ha assunto un ruolo ancora più rilevante in materia di promozione dei diritti umani nella sfera dell'applicazione del diritto dell’UE.

Negli anni più recenti si è inoltre intensificato il riferimento alla giurisprudenza della Corte europea dei diritti umani, testimoniato sia dal fatto che nelle sue sentenze la Corte di giustizia cita quasi sistematicamente sentenze della Corte di Strasburgo, sia dal fatto che parte della giurisprudenza della Corte di giustizia è stata rivista dalla stessa alla luce degli sviluppi più recenti della giurisprudenza della Corte europea dei diritti umani.

 

Aggiornato il

8/1/2015