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Una donna pastore munge i suoi yak, Khovd, Mongolia, 2009
© UN Photo/Debebe Eskinder

Lavorare nelle organizzazioni non governative (ONG) nazionali ed internazionali

Autore: Claudia Pividori (PhD in Ordine internazionale e diritti umani, Università La Sapienza, Roma)

Le competenze per lavorare presso organizzazioni non governative o enti del terzo settore, sia nazionali che internazionali, sono:

  • esperienza internazionale, anche di studio;
  • interesse per la cooperazione e conoscenza aggiornata dei principali elementi degli ambiti nei quali s’intende operare;
  • propensione alla mobilità internazionale;
  • conoscenza operativa dell’inglese e della lingua dominante nell’area di realizzazione del progetto;
  • formazione adeguata rispetto all’incarico per il quale ci si candida;
  • conoscenza dell’organizzazione, delle logiche di intervento e dei progetti in corso;
  • capacità di auto-valutazione delle proprie qualità personali;
  • progetto di vita professionale e personale di breve e medio periodo.


I profili professionali più richiesti possono riassumersi, senza pretesa di completezza, nelle seguenti categorie:

Coordinatore/Responsabile Paese: ha la responsabilità di tutti gli aspetti relativi alla presenza dell’ONG su uno specifico territorio e svolge una funzione di coordinamento rispetto all’insieme dei progetti condotti dalla ONG.

Capo progetto/coordinatore: è il responsabile complessivo dell’andamento e dei risultati del progetto. Gestisce le risorse, dirige il personale, cura le relazioni istituzionali e presidia gli altri aspetti manageriali dell’iniziativa.

Specialista tecnico: è l’esperto che fornisce prestazioni specialistiche negli ambiti di intervento del progetto (sanità, ambiente, infrastrutture, educazione, ecc...).

Educatore/Formatore: è un professionista esperto dei processi formativi che supporta il trasferimento di conoscenze e lo sviluppo di competenze del personale locale. 

Logista: è una figura multitasking che si occupa di tutti gli aspetti operativi, logistici inerenti al progetto e di altri compiti organizzativi necessari al suo funzionamento. 

Amministratore: è un profilo di tipo amministrativo-contabile, che viene utilizzato quando la complessità del progetto richiede di impiegare una figura specifica per queste funzioni.


Le opportunità di lavoro/volontariato sono molteplici:

Volontariato part-time
Questo tipo di collaborazione di solito non presuppone un impegno esclusivo con l’ONG, ma consiste nel dedicare una parte del proprio tempo libero ad attività che l’organizzazione svolge in Italia, per questo motivo non è previsto un trattamento economico. Si tratta di fornire il proprio apporto alle sedi centrali delle ONG impegnate nella cooperazione contribuendo ad attività organizzative e/o amministrative oppure nelle attività di promozione, educazione, raccolta fondi che sono svolte in Italia. Svolgere attività di volontariato in Italia ha molti vantaggi e per alcune ONG costituisce una pre-condizione per un eventuale coinvolgimento in missioni all’estero. I vantaggi principali derivanti da tali attività possono considerarsi:

  • il poter svolgere parallelamente attività di studio o lavoro;
  • la familiarizzazione con le attività di cooperazione allo sviluppo e la verifica del proprio interesse;
  • la conoscenza di una o più ONG “dall’interno”, in termini di principi ispiratori, valori professionali, modalità di lavoro, ecc..;
  • la possibilità di partecipare ad iniziative di formazione, convegni, ecc., organizzati dall’ONG presso la quale si opera;
  • la conoscenza ed eventualmente la costruzione delle condizioni per un futuro rapporto di tipo più professionale


Stage e tirocini

Come le organizzazioni governative, anche le ONG offrono opportunità di stage, che si vanno ad affiancare alle numerose altre forme di collaborazione esistenti. Vale inoltre la pena di considerare le opportunità di stage offerte dalla Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo nell’ambito del programma di tirocini del MAE.

Le ONG più grandi e meglio organizzate offrono programmi di stage formali, talvolta in collaborazione con università ed altre istituzioni formative. Ciò non significa che non sia possibile fare uno stage nelle organizzazioni più piccole: è solo più difficile conoscere le opportunità disponibili e, in alcuni casi, bisogna aiutare l’ONG a “costruire” lo stage dal punto di vista amministrativo.

A prescindere dall’organizzazione, lo stage può prevedere un incarico da svolgere:

  • In Italia: nelle attività di informazione ed educazione, nel supporto a distanza ai progetti o nelle funzioni di supporto interno;
  • All’estero: cioè sul campo, nell’ambito di un progetto d’intervento. Normalmente non è previsto un trattamento economico se non sotto forma di rimborso o contributo spese.

In molti casi le opportunità di stage sono pubblicizzate direttamente attraverso i siti delle ONG, nelle bacheche virtuali , nei siti degli organismi di coordinamento delle ONG (per es. COCIS, FOCSIV, CIPSI).

Volontariato internazionale per lo sviluppo

Cooperazione internazionale: lavorare nel mondo


V
olontariato internazionale a lungo termine
A differenza del volontariato part-time, il volontariato internazionale a lungo termine presuppone un impegno minimo che va da uno a due anni. Anche qui i profili di riferimento cambiano in base al tipo di progetto e al Paese di destinazione tuttavia elementi preferenziali sono sempre il tipo di  formazione, le precedenti esperienze lavorative e di volontariato, la conoscenza delle tematiche nord/sud. Molto importanti sono anche le attitudini personali (adattabilità, problem solving, lavoro di gruppo) e le motivazioni che spingono a candidarsi per questo tipo di esperienza, considerata spesso come una "scelta di vita", e che quindi presuppone un forte investimento anche personale.

Al fine di facilitare l'incontro tra domanda e offerta FOCSIV, una delle principale federazioni di ONG italiane, gestisce una Banca Dati dei Volontari Internazionali nella quale è possibile depositare il proprio CV a seconda della propria area di competenza (tecnico-logistica; medico-sanitaria;agro-zootecnica; socio-educativa; politico-economica).

Banca Dati dei Volontari Internazionali


Servizio Civile Nazionale (SCN)

Moltissime ONG, associazioni, cooperative sociali attive nel campo della promozione e della tutela dei diritti umani sono accreditati presso l'Ufficio Nazione per il Servizio Civile. Le aree di intervento nelle quali è possibile prestare il Servizio Civile Nazionale sono riconducibili ai settori: assistenza, protezione civile, ambiente, patrimonio artistico e culturale, educazione e promozione culturale. E' anche possibile svolgere il servizio civile all'estero.

I giovani dai 18 ai 28 anni hanno la possibilità di dedicare un anno della propria vita a favore di un impegno solidaristico inteso come impegno per il bene di tutti e di ciascuno e quindi come valore della ricerca di pace.

Chi sceglie di impegnarsi per dodici mesi nel Servizio civile volontario, sceglie di aggiungere un'esperienza qualificante al proprio bagaglio di conoscenze, spendibile nel corso della vita lavorativa. Inoltre, la partecipazione a progetti di SCN offre l'opportunità di avere dei crediti formativi universitari.

Ufficio Nazionale per il Servizio Civile

Servizio civile all'Università di Padova


Servizio Volontario europeo

Il Servizio Volontario Europeo per i Giovani (SVE) rappresenta una particolare esperienza di formazione a tutti i giovani di età compresa tra i 18 e i 30 anni. Durante un periodo compreso tra i 6 e i 12 mesi i partecipanti avranno l' occasione di conoscere meglio un altro Paese, un'altra cultura, un'altra lingua, partecipando alla realizzazione di un progetto utile alla collettività in specifiche iniziative a carattere locale. Contestualmente  potranno migliorare il proprio  bagaglio di esperienze personali e culturali.

Commissione Europea - Programma Youth in Action / SVE


Campi di lavoro - volontariato

I campi di lavoro sono esperienze interessanti per tutti coloro che desiderano approfondire le tematiche del volontariato internazionale e svolgere una prima, anche breve, esperienza nei Paesi in Via di Sviluppo. Un'occasione per entrare in contatto con la cultura e le popolazioni locali del Paese che si andrà a visitare o per sperimentare, anche in Italia, un modello comunitario di vita e lavoro a contatto con culture diverse. I campi di lavoro volontario hanno due tipi di finalità: da una parte il lavoro, spesso manuale, all'interno della comunità; dall'altra la formazione di una cultura imperniata sui valori della solidarietà, della non violenza e della convivenza pacifica.

Associazione di volontariato internazionale - SCI

Consorzio Italiano di Solidarietà- ICS

Volontariato Internazionale Donna, Educazione e Sviluppo - VIDES

Aggiornato il

19/9/2012