educazione

NEWSLETTER N. 6 - Novembre 2011

2° Corso di Alta Formazione per esperti in Educazione civica, diritti umani, cittadinanza, costituzione (A.A. 2009/2010)

La scuola per i diritti umani e la cittadinanza democratica


Centro diritti umani e Cattedra UNESCO Diritti umani, democrazia e pace dell'Università di Padova - Archivio Pace Diritti Umani - Peace Human Rights della Regione del Veneto

Con questa Newsletter il Centro diritti umani, la Cattedra UNESCO e l'Archivio Pace Diritti Umani si propongono di:

- contribuire a promuovere la cultura universale dei diritti umani mediante la condivisione delle conoscenze, lo sviluppo dei valori e il rafforzamento di attitudini e comportamenti che promuovono i diritti umani, la messa in atto di azioni intese a difendere e promuovere i diritti umani, la costruzione di capacità di azione civica e politica democratica;

- sostenere percorsi di educazione ai diritti umani intesa come educazione all'assunzione di responsabilità per lo svolgimento di ruoli di cittadinanza attiva e democratica;

- mantenere un contatto in chiave di “curriculum development” con quanti hanno collaborato alle diverse iniziative di formazione attuate dal Centro e dalla Cattedra UNESCO in collaborazione con la Regione del Veneto;

- fornire materiali di studio sui programmi di educazione ai diritti umani, alla democrazia e alla pace promossi in particolare dal MIUR, nel quadro del programma “Cittadinanza e Costituzione”, dalle Nazioni Unite, dall’UNESCO, dal Consiglio d’Europa e dall’Unione Europea;

- riflettere sulle trasformazioni in atto dello statuto e della pratica della cittadinanza, alla luce sia della Costituzione e del vigente Diritto internazionale dei diritti umani sia degli accelerati processi di multiculturalizzazione delle nostre società.

 

Programma “Cittadinanza  e  Costituzione” del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Fra le buone pratiche attuate in molte scuole italiane, segnaliamo il percorso formativo del Liceo scientifico “Quadri” di Vicenza dal titolo “L’albero delle cittadinanze”.

Il progetto, realizzato a cura del prof. Nicola Rossi, si è svolto prevedendo un primo momento di aggiornamento interno rivolto ai docenti del dipartimento di storia e filosofia del liceo, ed una seconda fase di attuazione con gli alunni, attraverso laboratori tematici, come momento specifico di un itinerario formativo che prosegue da alcuni anni. Interessante il sottotitolo del lavoro: Rami: cittadinanze “anagrafiche” nazionali; Tronco: diritti fondamentali internazionali; Radici: status della persona (cittadinanza universale).

Il lavoro è riassunto in una presentazione esemplare per chiarezza e completezza di informazioni, ma anche, e soprattutto, per l’ottica glocale che permette di esplorare le indicazioni a tutti i livelli internazionali e nazionali, attraverso il rimando agli adeguati strumenti giuridici fondamentali, e riconducendo il problema del concetto di cittadinanza ad una visione ampia che ha come fondamento i diritti umani universalmente riconosciuti e che collega questo discorso con quello relativo alla democrazia ed alla rifondazione dei concetti di storia e di filosofia.

Il progetto si inserisce in un percorso di sistema di educazione alla cittadinanza che comprende materiali ed iniziative di diversa natura, visualizzabili sulla pagina dedicata del sito del liceo.

 

 Programma mondiale per l’educazione ai diritti umani delle Nazioni Unite

Nel quadro del “World Programme for Human Rights Education” (vedi nostra Newsletter n.1 del giugno 2010), l'UNESCO ha appena pubblicato il volume: Contemporary issues in human rights education
Si tratta di una raccolta di articoli che affronta questioni contemporanee in relazione all’educazione ai diritti umani, così come si sono evolute nel tempo, facendo riferimento anche alle attività e alle finalità edell’UNESCO. Il volume è così articolato:

- Il ruolo della ricerca per la promozione di diritti e dei valori nell'educazione:  un saggio commemorativo sui 60 anni di attività di educazione ai diritti umani (dal 1948 al 2008).
- Linee di azione: il ruolo dell'educazione ai diritti umani e gli elementi chiave per l'attuazione.
- Allegato I: Dalla Dichiarazione Universale al Programma Mondiale: 1948-2008: 60 anni di educazione ai diritti umani
- Allegato II: Imparare l'educazione ai diritti umani: una mostra di materiale formativo

Il testo del lavoro è scaricabile in inglese, ma per la fine del 2011 è prevista la pubblicazione anche in francese e spagnolo.

 

Programma dell'UNESCO "Educazione per tutti"

In occasione del vertice di alto livello sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio delle Nazioni Unite, tenutosi a New York nel settembre 2010, l'UNESCO e l'Education for All Global Monitoring Report hanno presentato “Education counts”, un testo di spiegazione degli otto obiettivi del millennio particolarmente adatto ad una didattica specifica del tema soprattutto per la sua forma grafica, ricca di disegni che semplificano e chiariscono bene, rivolgendosi a lettori di giovane età, le motivazioni della necessità di lottare per raggiungere gli obiettivi e le problematiche legate ad ogni specifico obiettivo.

Il testo è visualizzabile anche in forma video sul sito dell’Efa Global Minitoring Report.

 

Programma del Consiglio d’Europa sull’Educazione per la cittadinanza democratica e l’educazione ai diritti umani

Il Consiglio d’Europa organizza un importante evento che interessa l’educazione ai diritti umani e alla cittadinanza, che si terrà a Strasburgo nelle giornate del 24-25 novembre 2011, dal titolo: Simposio sul Sistema europeo di salvaguardia dei diritti umani. L’evento avrà luogo  presso la Corte Europea dei diritti dell’uomo.
Verranno trattati i seguenti temi:

- Libertà di espressione in classe, aiutando i giovani a conoscere il concetto e ad apprezzare la libertà di espressione nella società democratica.

- Responsabilità e diritti nell'esercizio della libertà di espressione, per comprendere il significato dei concetti relativi alla responsabilità di ciascuno nel rapporto interpersonale.

- Diritti dei genitori, diritti degli studenti ed interessi dello Stato, con particolare riferimento alla libertà di espressione e di credo religioso, alla libertà di coscienza e di espressione dei docenti, al bilanciamento fra i diritti dei genitori ed i diritti dei bambini.

Il simposio avrà una struttura seminariale, con presentazione di casi di studio e lavori di ricerca nel campo delle politiche sull’educazione ai diritti umani ed alla cittadinanza

 

Iniziative dell’Unione Europea per i diritti umani

Alla fine di settembre la Commissione europea ha adottato il programma di lavoro annuale 2012 nel quadro del vasto programma Europa per i cittadini che fa seguito alla decisione di finanziamento stabilita per lo Europe for Citizens Programme.
Il programma prevede fra gli obiettivi generali:

- dare ai cittadini la possibilità di partecipare ed interagire nella costruzione di un’Europa sempre più vicina e democratica, unita ed arricchita dalla diversità culturale;
- sviluppare il senso di un’identità Europea, basata su valori, storia e cultura condivise;
- promuovere la tolleranza e la comprensione reciproca fra cittadini Europei rispettando le diversità linguistiche e culturali, contribuendo in tal modo al dialogo interculturale.

Vengono indicate, per il raggiungimento degli obiettivi previsti, le azioni per una corretta politica di sviluppo e le priorità stabilite sulla base dei risultati della valutazione intermedia ed il feedback avuto finora con i beneficiari del programma, nonché sulla consultazione delle parti interessate.
Il programma prevede una serie di sovvenzioni ed una guida per la presentazione di proposte concrete di progetti e programmi d’azione.
Di rilievo il supporto stabilito per gli organismi di società civile per progetti transnazionali.

 

Difensori dei diritti umani: pedagogia dell’esempio

Il Nobel per la Pace 2011 è stato assegnato congiuntamente a tre donne Ellen Johnson Sirleaf, Leymah Gbowee e Tawakkul Karman "per la loro battaglia non violenta per la sicurezza delle donne e per i diritti delle donne a partecipare alla costruzione della pace".

Ellen Johnson Sirleaf è stata il primo presidente africano donna eletta democraticamente nel 2006  in Liberia, paese devastato da molti anni di guerra civile. Ha operato per garantire la pace e promuovere lo sviluppo economico e sociale, rafforzando il ruolo delle donne nella società. In un'intervista fatta subito dopo il suo insediamento aveva dichiarato:  “Credo che le donne si sentano maggiormente rispettate grazie alla mia posizione. Nelle posizioni strategiche del governo abbiamo nominato delle donne”.

E' liberiana anche Leymah Gbowee, militante pacifista e nonviolenta che ha contribuito a mettere fine alla guerra civile in Liberia, mobilitando e organizzando le donne anche attraverso “lo sciopero del sesso” che costrinse il regime ad ammetterla al tavolo delle trattative per la pace. Da allora ha lavorato per aumentare l’influenza delle donne in Africa occidentale durante e dopo la guerra.

Tawakkul Barman, politica ed attivista yemenita, ha svolto un ruolo di primo piano nella lotta per i diritti delle donne e per la democrazia e la pace nello Yemen, operando in circostanze particolarmente difficili, sia prima che durante la “primavera araba“. Già dal 2005 ha creato il gruppo di difesa dei diritti umani “Giornaliste senza catene” per difendere in prima istanza la libertà di pensiero e d'espressione.


Dossier dell'Archivio Pace Diritti Umani - Peace Human Rights

Disarmo: se vuoi la pace prepara la pace

Questo dossier fornisce un'analisi complessiva sui temi del disarmo e della non proliferazione e sulle principali iniziative intraprese, a livello nazionale ed internazionale, da istituzioni multilaterali, governi, centri di ricerca e organizzazioni non governative. 
In particolare, le schede si concentrano sull'impegno intrapreso dai principali organismi del Sistema Nazioni Unite atto a promuovere il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale con il minimo dispendio delle risorse umane ed economiche mondiali per gli armamenti (Art. 26, Carta delle Nazioni Unite). 
Il dossier propone, inoltre, una rassegna dei principali accordi di disarmo e non proliferazione, sia bilaterali che multilaterali, attualmente in vigore, sottolineandone i punti di forza e le principali caratteristiche. 
Attenzione è posta anche alle principali ricerche sul commercio e la diffusione di armi svolte da istituti specializzati (tra cui il SIPRI di Stoccolma), con particolare riferimento all’Italia, nonché alle diverse campagne promosse dalle organizzazioni di società civile in Italia e nel mondo. Infine, il dossier offre collegamenti e risorse multimediali aggiornate per ciascun tema trattato facilitando, quindi, percorsi di studio e approfondimenti tecnici.

 

Iniziative del Centro diritti umani e della Cattedra UNESCO dell’Università di Padova

Mercoledì 2 novembre, alle 15,30, il Centro diritti umani ha ospitato presso la biblioteca Piergiorgio Cancellieri, un incontro con Adrien-Claude Zoller, fondatore e presidente della ONG Geneva for Human Rights.
Zoller ha svolto una relazione sul tema "Freedom of religion: the international and inter-NGO debate". Sul tema è intervenuto anche, in dialogo con Adrien-Claude Zoller, il prof Antonio Papisca.
Adrien-Claude Zoller, docente, formatore e attivista per i diritti umani, opera da molti anni nel mondo delle organizzazioni internazionali di società civile per la promozione e difesa dei diritti umani. Ha una vasta esperienza di lavoro in rete, specie nel campo della formazione, con ong, istituzioni accademiche, governi, chiese e human rights defenders in varie regioni, soprattutto in America Latina e Asia. Recentemente si è attivamente interessato dei seguiti della confernza di Durban su razzismo e xenofobia, occupandosi di temi quali la libertà religiosa, la diffamazione della religione.

Giovedì 3 novembre, ore 9.30 - 17.00, sempre presso la biblioteca Piergiorgio Cancellieri del Centro diritti umani, si è svolto il Workshop "La questione della tutela delle vittime di grave sfruttamento e tratta nel quadro delle nuove vulnerabilità. Quali politiche per il miglioramento dei vigenti sistemi operativi".
Il workshop è stato un momento di confronto con una serie di soggetti che a diverso titolo si occupano nel territorio del Triveneto della presa in carico delle vittime di tratta circa l'efficacia degli attuali meccanismi di protezione e perciò la coerenza del sistema di policies con il paradigma diritti umani previsto dall'attuale normativa per i cittadini stranieri coinvolti in situazioni di grave sfruttamento, anche in relazione alle nuove situazioni di vulnerabilità che sembrano emergere nel nostro territorio.
Il workshop è stato promosso da: Centro interdipartimentale di ricerca e servizi sui diritti della persona e dei popoli, Dipartimento Studi Internazionali, Centro Eurpeo di Eccellenza "Jean Monnet" dell'Università di Padova; Regione del Veneto - Archivio Regionale "Pace Diritti Umani - Peace Human Rights". In collaborazione con: Comune di Venezia, Direzione Politiche Sociali, Partecipative e dell'Accoglienza, Servizio Promozione Inclusione Sociale, UOC Protezione Sociale e Umanitaria.

 

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Centro interdipartimentale di ricerca e servizi sui diritti della persona e dei popoli
Cattedra UNESCO Diritti umani, democrazia e pace
Archivio Pace Diritti Umani - Peace Human Rights
Università degli Studi di Padova
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