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Prima edizione del General Course (A.A. 2023/2024)

General Course “Pace e trasformazione nonviolenta dei conflitti” A.A. 2023-2024

Sommario


Presentazione

PERCHÉ UN GENERAL COURSE SULLA PACE E LA TRASFORMAZIONE NONVIOLENTA DEI CONFLITTI

Il GC si propone di contribuire a dare attuazione agli obiettivi 16 “Pace, giustizia e istituzioni forti” e 4.7 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e cioè garantire a tutti le/i partecipanti la possibilità di acquisire le conoscenze e le competenze necessarie per promuovere lo sviluppo sostenibile attraverso i diritti umani, l'uguaglianza di genere, la promozione di una cultura di pace e di nonviolenza, la cittadinanza globale e la valorizzazione della diversità culturale.

In questa cornice, l’attivazione del GC è una delle risposte concrete che l’Università di Padova e RUniPace hanno voluto dare di fronte al dilagare delle guerre, ai rigurgiti di nazionalismo, alla crisi dello stato di diritto e dei principi democratici, all’aumento delle diseguaglianze e della violenza di genere. In un’epoca in cui la produzione di armi ha raggiunto i livelli più alti dalla caduta del Muro di Berlino, i migranti continuano a morire nel Mar Mediterraneo e lungo la rotta balcanica, la guerra in Ucraina continua inesorabilmente, si è infiammato il Medio Oriente. Insomma, in un’epoca in cui la protezione dei diritti umani a livello globale non solo ha subito una battuta d’arresto, ma ha fatto una regressione come mai era accaduto nel passato recente. In un’epoca in cui il multilateralismo, che ha generato il diritto internazionale dei diritti umani e della pace e al quale gli stati dopo la seconda guerra mondiale hanno affidato il compito di mantenere pace e sicurezza internazionale, è stato abbandonato a se stesso, diventando un insignificante foro di intergovernativismo autoreferenziale nelle mani degli stati più forti.

Ma le diagnosi non devono esaurirsi in se stesse e costituire alibi per non impegnarsi a intraprendere azioni conseguenti in tutti gli ambiti della società, per trasformare il presente e il futuro prendendosi concretamente cura di tutti i diritti umani per tutti.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel discorso di fine anno indica la strada, lanciando un forte monito alla Scuola e all’Università:

È indispensabile fare spazio alla cultura della pace. Alla mentalità della pace. Parlare di pace, oggi, non è astratto buonismo. Al contrario, è il più urgente e concreto esercizio di realismo, se si vuole cercare una via d’uscita a una crisi che può essere devastante per il futuro dell’umanità. (…) Per conseguire pace non è sufficiente far tacere le armi. Costruirla significa, prima di tutto, educare alla pace”.

Non dobbiamo dimenticare che la Dichiarazione universale dei dritti umani viene proclamata

“come ideale comune da raggiungersi da tutti i popoli e da tutte le Nazioni, al fine che ogni individuo ed ogni organo della società si sforzi di promuovere, con l'insegnamento e l'educazione, il rispetto di questi diritti e di queste libertà e di garantirne l'universale ed effettivo riconoscimento e rispetto”.

La Commissione Internazionale sui Futuri dell'Educazione promossa dall’Unesco denuncia che “un ordine mondiale ancorato ai valori comuni espressi nella Dichiarazione universale dei diritti umani si sta indebolendo” e sostiene che un nuovo contratto sociale per l’educazione “deve essere fondato sui diritti umani e comprendere un'etica della cura”.

Con il GC “Pace e trasformazione nonviolenta dei conflitti”, l’Università di Padova intende riaccendere lo spirito della Dichiarazione universale dando concreta attuazione agli indirizzi del Presidente della Repubblica e dell’Unesco anche in attuazione di quanto sancito nell’art. 1 del suo Statuto: “L’Università, in conformità ai principi della Costituzione e alla propria tradizione che data dal 1222 ed è riassunta nel motto “Universa Universis Patavina Libertas”, (…) promuove l’elaborazione di una cultura fondata su valori universali quali i diritti umani, la pace, la salvaguardia dell’ambiente e la solidarietà internazionale”.

Il GC è anche una delle risposte dell’Università italiana alle raccomandazioni contenute nella Risoluzione 2250 del 9 dicembre 2015 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite portante su “Giovani, Pace e Sicurezza”. La Risoluzione infatti riconosce il “contributo importante e positivo dei giovani negli sforzi per il mantenimento e la promozione della pace e della sicurezza” e sottolinea “il ruolo importante che i giovani possono svolgere nella prevenzione e nella risoluzione dei conflitti, in quanto rappresentano un elemento chiave per la sostenibilità, l’inclusione e il successo degli sforzi di mantenimento e consolidamento della pace”.

LA RETE DELLE UNIVERSITÀ ITALIANE PER LA PACE

L’idea del General Course nasce all’interno di RUniPace, la Rete delle Università Italiane per la Pace promossa dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane. Le Università oggi aderenti sono 71. RUniPace orienta le sue azioni in osservanza di alcuni fondamentali principi condivisi: ripudio della guerra; dialogo e cooperazione internazionale; rispetto e promozione dei diritti umani, della dignità e del valore della persona umana; contrasto alle povertà e alle diseguaglianze come presupposto per la pace tra i popoli; promozione della giustizia sociale, culturale e ambientale.

Tra gli obiettivi che RUniPace persegue, sia all’interno che all’esterno della comunità universitaria, si segnalano quelli volti a promuovere la riflessione sulla responsabilità sociale di tutte le discipline e l’attenzione alla costruzione e al consolidamento della pace come vocazione costitutiva dell’Accademia e come perno delle attività di ricerca, formazione e condivisione sociale delle conoscenze; sostenere la didattica e la ricerca per la Pace e sulla Pace come ambito accademico con forte caratterizzazione interdisciplinare e in chiave trasformativa della realtà; promuovere programmi di educazione alla pace, ai diritti umani, alla nonviolenza, alla non discriminazione, al dialogo interculturale e alla cittadinanza globale; promuovere studi e ricerche finalizzati alla riconversione civile dell’industria bellica.

RUniPace è impegnata nella realizzazione di un altro, ambizioso progetto strategico, l’istituzione di un Dottorato d’interesse nazionale (DIN) in “Peace Studies”. Il progetto, ora nella fase di valutazione degli organismi competenti di Sapienza Università di Roma (università coordinatrice), comprende 35 Atenei, di cui 31 hanno assicurato il finanziamento di una borsa di Dottorato. Il DIN in Peace Studies, primo nel suo genere in Italia, vuole essere un luogo di formazione e di ricerca interdisciplinare e innovativo sulle tematiche del conflitto e della pace. Un luogo di conoscenza e ricerca per la pace a forte interconnessione transdisciplinare. L’obiettivo complessivo del progetto di Dottorato è duplice. Da un lato, affermare ed accrescere un campo di studi che può avere un impatto significativo e positivo per una società che deve fare i conti con un ambiente naturale e antropico in continua trasformazione. Dall’altro, sviluppare percorsi di alta formazione e ricerca interdisciplinari e trasversali capaci di fornire ai giovani ricercatori e alle giovani ricercatrici quelle conoscenze, competenze e abilità necessarie per agire democraticamente in un mondo in rapido cambiamento.

IL SUPPORTO DEL CENTRO DI ATENEO PER I DIRITTI UMANI “ANTONIO PAPISCA” E DELLA CATTEDRA UNESCO DIRITTI UMANI, DEMOCRAZIA E PACE

Il GC si avvale del supporto scientifico ed organizzativo del Centro di Ateneo per i Diritti Umani “Antonio Papisca” e della Cattedra UNESCO Diritti umani, democrazia e pace dell’Università di Padova. Un centro di eccellenza nel campo della formazione e della ricerca sui diritti umani e la pace con una forte presenza nel mondo della società civile organizzata e dei movimenti sociali transnazionali. Nel 2012 ha lanciato una campagna in Italia e in Europa a sostegno dell’iniziativa del Consiglio diritti umani delle Nazioni Unite per il riconoscimento della pace quale diritto fondamentale della persona e dei popoli. L’iniziativa si è conclusa il 19 dicembre 2016 con l’adozione da parte dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite della Dichiarazione sul “Diritto alla Pace”. Fin dall’inizio partecipa al monitoraggio della sperimentazione dei Corpi Civili di Pace, un’iniziativa della Presidenza del Consiglio dei ministri, su mandato del Parlamento, avviata nel 2015 e tuttora in atto. Il Centro fornisce da tempo supporto scientifico ai promotori della storica Marcia PerugiAssisi della pace e della fraternità ed è all’origine del Global Campus of Human Rights, la più grande rete globale nel campo della formazione ai diritti umani e alla democrazia sostenuta dalla Commissione europea e dall’Unesco che riunisce oltre cento università.

I DESTINATARI

Il GC è un corso trasversale, aperto alle studentesse e agli studenti di tutti i corsi di laurea e di laurea magistrale dell’Ateneo. Si presenta come un esame a libera scelta di 6 crediti formativi universitari (45 ore), al termine del quale è previsto un esame.

Nel quadro delle attività di Terza Missione dell’Università di Padova, il GC è anche offerto, come “corso singolo” (https://www.unipd.it/corsi-singoli) , a tutte le persone interessate al proprio aggiornamento culturale e all’integrazione delle competenze professionali indipendentemente dal titolo di studio posseduto: neolaureati, insegnanti impegnati nell’insegnamento trasversale dell’educazione civica, funzionari e amministratori locali, volontari, giovani in servizio civile universale, ecc.
Destinatari sono anche tutti quei giovani che vogliono diventare artigiani e architetti di pace e contribuire a dare concreta attuazione agli obiettivi per lo sviluppo sostenibile contenuti nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

IL PROGRAMMA

Il GC si sviluppa attorno a sei aree tematiche principali:

  • Studi per la pace
  • Pace, nonviolenza, disarmo
  • Comprendere e analizzare il conflitto
  • Educare alla pace
  • Violenza di genere: definizioni, esiti, percorsi di uscita
  • Interventi di pace e sicurezza umana

Ogni incontro è articolato in momenti di presentazione di specifiche tematiche attraverso lezioni frontali, l’utilizzo di un approccio dialogico-partecipativo, casi studio e simulazioni.

Il carattere multidisciplinare del GC è assicurato dalla collaborazione di docenti afferenti ai Dipartimenti di Scienze Politiche, Giuridiche e Studi Internazionali (SPGI), Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata (FISPPA), Ingegneria Civile, Edile e Ambientale (ICEA), Studi Linguistici e Letterari (DISLL), Scienze Storiche, Geografiche e dell'Antichità (DiSSGeA), Dipartimento di Diritto Pubblico, Internazionale e Comunitario (DiPIC).

Grazie alla collaborazione del Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani, della Rete Nazionale delle Scuole di Pace, della Fondazione PerugiAssisi per la Cultura della Pace, del Centro Studi Difesa Civile, della Comunità Papa Giovanni XXIII, della Rete italiana pace disarmo, della Comunità di Sant'Egidio, del Comune di Padova e di altre realtà del territorio, particolarmente significativa sarà la partecipazione di esperti e testimoni di organizzazioni della società civile e di enti locali impegnati in processi di costruzione della pace "dal quartiere all'Onu".

Il GC sarà l’occasione per conoscere le idee e le proposte della Marcia PerugiAssisi della pace e della fraternità, le azioni di interposizione non violenta di Operazione Colomba, la Campagna per un Ministero della Pace, il Progetto di Dipartimento per la difesa civile, non armata e nonviolenta, la Campagna internazionale per l’abolizione delle armi nucleari (ICAN), la Campagna “Italia, ripensaci”, la diplomazia di Sant’Egidio, la sperimentazione dei Corpi Civili di Pace, l’esperienza del Centro Anti-Violenza di Padova, i programmi educativi della Rete Nazionale delle Scuole di pace e del Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani. Sarà anche l’occasione per apprendere l’importante ruolo che le Città svolgono per la costruzione della pace a livello locale e internazionale.

Con la frequenza del GC i/le partecipanti potranno acquisire le conoscenze di base secondo un approccio multidisciplinare relative ai modelli e paradigmi principali negli studi per la pace; alle teorie e pratiche di pace, nonviolenza attiva, disarmo; al diritto e organizzazione internazionale per la pace e i diritti umani; ai metodi di analisi e trasformazione dei conflitti per evitare una loro degenerazione violenta; agli interventi di pace e sicurezza umana; all’approccio di genere in situazione di conflitto e ai programmi di educazione alla pace e ai diritti umani.

I/le partecipanti saranno invitati a dare vita a specifici approfondimenti e a predisporre un paper o un progetto individuale o di gruppo da presentare nell’ultima giornata del corso.

ATTIVITÀ DI APPRENDIMENTO PREVISTE E METODOLOGIE DI INSEGNAMENTO

Ogni incontro sarà articolato in momenti di presentazione di specifiche tematiche attraverso lezioni frontali, l’utilizzo di un approccio dialogico-partecipativo, casi studio e simulazioni. Particolarmente significativa sarà la partecipazione di esperti e testimoni di organizzazioni della società civile impegnati in processi di costruzione della pace.

Studentesse e studenti saranno invitati a dare vita a specifici approfondimenti e a predisporre un paper o un progetto individuale o di gruppo da presentare nell’ultima giornata del corso.

Nella la piattaforma moodle si potranno condividere slides, documenti, articoli e ogni altro materiale presentato durante il corso.

CONOSCENZE E ABILITÀ DA ACQUISIRE

Con il superamento dell'esame i/le partecipanti acquisiranno le conoscenze di base secondo un approccio multidisciplinare relative a: (a) modelli e paradigmi principali negli studi per la pace; b) teorie e pratiche di pace, nonviolenza attiva, disarmo; c) diritto e organizzazione internazionale per la pace e i diritti umani; d) metodi di analisi e trasformazione dei conflitti per evitare una loro degenerazione violenta; (e) interventi di pace e sicurezza umana; f) approccio di genere in situazione di conflitto; g) programmi di educazione alla pace e ai diritti umani. Acquisiranno inoltre le capacità di analisi dell’agenda politica in un’ottica di mutamento umanocentrico delle relazioni internazionali guidato dal paradigma dei diritti umani.

Con riferimento all'autonomia di giudizio e alle abilità comunicative, lo studente sarà in grado di interpretare criticamente dati e fatti rilevanti per la promozione di processi di pace, nonché di maturare ed esprimere giudizi scientificamente ed eticamente fondati.

MODALITÀ DI ESAME

L’esame consiste in un colloquio orale finalizzato ad accertare le conoscenze dei contenuti del corso, espresse nella bibliografia indicata. A discrezione dello studente/della studentessa, in aggiunta alla bibliografia di riferimento, vi è la possibilità di elaborare e presentare una relazione finale, individuale o di gruppo, su una tematica connessa ai temi trattati nel corso. La modalità d’esame è la stessa per frequentanti e non frequentanti.

TESTI DI RIFERIMENTO

V. Bartolucci, G. Gallo, Capire il conflitto, costruire la pace, Mondadori, 2017 (esclusi i capitoli 4, 6 e 7).

A. Papisca, Diritto e democrazia internazionale via di pace. Riflessioni sullo ius novum universale, I quaderni di Mosaico di Pace, n. 15/2003 (disponibile sulla piattaforma moodle del GC).

Preziosi materiali di approfondimento saranno caricati sulla piattaforma moodle.

CRITERI DI VALUTAZIONE

L’esame sarà valutato in trentesimi, il voto minimo è 18, il voto massimo 30. La valutazione finale terrà conto, oltre che del risultato ottenuto nell'esame, anche della partecipazione alle attività seminariali e alle esercitazioni in aula organizzate dai docenti. Saranno dunque valutate la capacità di lavoro in gruppo, la capacità di analisi e di argomentazione, la chiarezza espositiva, l’approccio critico/problematico.

PERIODO DI SVOLGIMENTO

Il GC si svolgerà in presenza nel periodo marzo-maggio 2024.

COORDINATORE DEL GENERAL COURSE

Marco Mascia, titolare della Cattedra UNESCO "Diritti umani, democrazia e pace" e Presidente del Centro di Ateneo per i Diritti Umani "Antonio Papisca", Università di Padova; Coordinatore della Rete delle Università Italiane per la Pace.

SEGRETERIA ORGANIZZATIVA

Isabella Giannini, Manuela Viezzoli, Edoardo Franchin, Centro di Ateneo per i Diritti Umani "Antonio Papisca".

 


Destinatari e modalità d'iscrizione

Il GC è un corso trasversale, aperto alle studentesse e agli studenti di tutti i corsi di laurea e di laurea magistrale dell’Ateneo. Si presenta come un esame a libera scelta di 6 crediti formativi universitari (45 ore), al termine del quale è previsto un esame.

Nel quadro delle attività di Terza Missione dell’Università di Padova, il GC è anche offerto “corso singolo”, a tutte le persone interessate al proprio aggiornamento culturale e all’integrazione delle competenze professionali indipendentemente dal titolo di studio posseduto: neolaureati, insegnanti, amministratori locali, volontari, giovani in servizio civile universale, ecc.

Le iscrizioni al corso singolo sono aperte da mercoledì 14 febbraio 2024. La richiesta per l’iscrizione deve essere effettuata esclusivamente per via telematica inviando una e-mail all’indirizzo carriere.studenti@unipd.it e allegando i documenti indicati al seguente link: https://www.unipd.it/corsi-singoli. Il contributo di iscrizione al corso singolo è di 200,00 euro + 16 euro per il perfezionamento della pratica + 6,5 euro quale quota di assicurazione annuale.

Le persone con disabilità superiore al 66% o con disabilità riconosciuta dalla legge n. 104/1992, versano un contributo pari a 22,50 euro per l’iscrizione fino ad un massimo di cinque corsi singoli. Per maggiori informazioni: inclusione.studenti@unipd.it.

È possibile sostenere l’esame e ottenere, su richiesta, una certificazione dell'attività svolta.

Il Consiglio di amministrazione dell’Università di Padova ha deciso di rendere gratuita per l’a.a. 2023-2024 l’iscrizione al corso singolo General Course Pace e trasformazione nonviolenta dei conflitti ad un massimo di cinquanta unità di personale tecnico amministrativo a tempo indeterminato e determinato. Ha altresì stabilito che il personale non è tenuto al pagamento della quota assicurativa pari a euro 6,50, in quanto già assicurato, e che restano in carico alla persona interessata i costi della marca da bollo di uso vigente pari a euro 16,00.

 


Programma

Il GC si sviluppa attorno a sei aree tematiche principali:

  • Studi per la pace
  • Pace, nonviolenza, disarmo
  • Comprendere e analizzare il conflitto
  • Educare alla pace
  • Violenza di genere: definizioni, esiti, percorsi di uscita
  • Interventi di pace e sicurezza umana

Ogni incontro è articolato in momenti di presentazione di specifiche tematiche attraverso lezioni frontali, l’utilizzo di un approccio dialogico-partecipativo, casi studio e simulazioni.

Il carattere multidisciplinare del GC è assicurato dalla collaborazione di docenti afferenti ai Dipartimenti di Scienze Politiche, Giuridiche e Studi Internazionali (SPGI), Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata (FISPPA), Ingegneria Civile, Edile e Ambientale (ICEA), Studi Linguistici e Letterari (DISLL), Scienze Storiche, Geografiche e dell'Antichità (DiSSGeA), Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione.

Grazie alla collaborazione del Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani, della Rete Nazionale delle Scuole di Pace, della Fondazione PerugiAssisi per la Cultura della Pace, del Centro Studi Difesa Civile, della Comunità Papa Giovanni XXIII, della Rete italiana pace disarmo, della Comunità di Sant'Egidio e di altre realtà, particolarmente significativa sarà la partecipazione di esperti e testimoni di organizzazioni della società civile e di enti locali impegnati in processi di costruzione della pace "dal quartiere all'Onu".

Il GC sarà l’occasione per conoscere le idee e le proposte della Marcia PerugiAssisi della pace e della fraternità, le azioni di interposizione non violenta di Operazione Colomba, la Campagna per un Ministero della Pace, il Progetto di Dipartimento per la difesa civile, non armata e nonviolenta, la Campagna internazionale per l’abolizione delle armi nucleari (ICAN), la Campagna “Italia, ripensaci”, la diplomazia di Sant’Egidio, la sperimentazione dei Corpi Civili di Pace, l’esperienza del Centro Anti-Violenza di Padova, i progetti educativi della Rete Nazionale delle Scuole di pace e del Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani, la leadership di Leymah Gbowee nella lotta nonviolenta in favore del loro diritto a partecipare al processo di pace in Liberia.

Sarà anche l’occasione per apprendere l’importante ruolo che le Città svolgono per la costruzione della pace a livello locale e internazionale.

Con la frequenza del GC i partecipanti potranno acquisire le conoscenze di base secondo un approccio multidisciplinare relative ai modelli e paradigmi principali negli studi per la pace; alle teorie e pratiche di pace, nonviolenza attiva, disarmo; al diritto e organizzazione internazionale per la pace e i diritti umani; ai metodi di analisi e trasformazione dei conflitti per evitare una loro degenerazione violenta; agli interventi di pace e sicurezza umana; all’approccio di genere in situazione di conflitto e ai programmi di educazione alla pace e ai diritti umani.

Studentesse e studenti saranno invitati a dare vita a specifici approfondimenti e a predisporre un paper o un progetto individuale o di gruppo da presentare nell’ultima giornata del corso.

Il GC si svolgerà in presenza nel periodo marzo-maggio 2024.

La giornata inaugurale del GC avrà luogo nell’Aula Nievo di Palazzo Bo sabato 2 marzo 2024 con inizio alle ore 9.30.

Le lezioni si svolgono presso il Complesso didattico Campagnola, Via Domenico Campagnola e a Palazzo Bo, Università di Padova.

 

Programma

Gli Studi per la Pace

Sabato 2 marzo – ore 9.30-12.30 – Aula Nievo, Palazzo Bo

Indirizzi di saluto
Daniela MAPELLI, Magnifica Rettrice, Università di Padova
Francesca BENCIOLINI, Assessora alla Pace, ai diritti umani e alla cooperazione internazionale, Comune di Padova

La Rete delle Università Italiane per la Pace
Enza PELLECCHIA, Coordinatrice della Rete delle Università Italiane per la Pace, Prorettrice per la coesione della comunità universitaria e il diritto allo studio, Università di Pisa

Le Cattedre UNESCO italiane per la promozione della cultura della pace
Patrizio BIANCHI, Portavoce della Rete delle Cattedre Unesco Italiane, già Rettore dell’Università di Ferrara e Ministro dell’Istruzione

Il General Course “Pace e trasformazione nonviolenta dei conflitti”
Marco MASCIA, Presidente del Centro di Ateneo per i Diritti Umani “Antonio Papisca”, Cattedra UNESCO Diritti umani, democrazia e pace, Coordinatore della Rete delle Università Italiane per la Pace, Università di Padova

Il Dottorato d’Interesse Nazionale sui “Peace Studies”
Alessandro SAGGIORO, docente di Storia delle religioni, Sapienza Università di Roma, Coordinatore del progetto di Dottorato d’Interesse Nazionale sui “Peace Studies” della Rete delle Università Italiane per la Pace

Il programma nazionale di educazione civica “Trasformare il futuro. Per la pace con la cura”
Flavio LOTTI, Presidente della Fondazione PerugiAssisi per la Cultura della Pace, Direttore della Rete Nazionale delle Scuole per la Pace

La Terza Missione per la promozione della cultura della pace
Monica FEDELI, Prorettrice alla Terza missione e rapporti con Il territorio, Università di Padova

 

Sabato 2 marzo – ore 14.30-17.00 – Aula Nievo, Palazzo Bo

Casi studio

L’informazione per la pace in tempo di guerra
Roberto REALE, Giornalista

Giuseppe GIULIETTI, Giornalista, Presidente di Articolo 21

Ivan GROZNY, Giornalista freelance, scrittore e video maker

Claudio LOCATELLI, Reporter dai fronti di guerra, in collegamento dalla Palestina

 

Martedì 5 marzo

a cura di Associazione per la Pace e Donne in Nero, Padova

ore 17.00
Inaugurazione della Mostra “Esigete il disarmo nucleare”
Cortile pensile, Palazzo Moroni

Ore 17.30
Dibattito con Lisa CLARK, Beati i Costruttori di Pace
Sala degli Anziani, Palazzo Moroni

 

Pace, nonviolenza, disarmo

Venerdì 8 marzo – ore 14,30-17.30 – Aula Campagnola 3

Il diritto internazionale dei diritti umani, un diritto per la vita e per la pace
Marco MASCIA, Centro di Ateneo per i Diritti Umani “Antonio Papisca”, Università di Padova

Quale futuro per la comunità internazionale e il multilateralismo? Tra la definizione di una "Nostra Agenda Comune" e i rinnovati sforzi delle Nazioni Unite per la pace
Pietro de PERINI, docente di Human Rights in International Politics, Dipartimento di Scienze Politiche, Giuridiche e Studi Internazionali, Università di Padova

Femminismo, giustizia sociale e pace
Paola DEGANI, docente di Women’s Human Rights, Dipartimento di Scienze Politiche, Giuridiche e Studi Internazionali, Università di Padova

 

Sabato 9 marzo – ore 10.00-13.00  – Aula Campagnola 1

Introduzione alla teoria e pratica della nonviolenza
Mao VALPIANA, Presidente Movimento nonviolento

Disarmo nucleare. È ora di mettere al bando le armi nucleari. Prima che sia troppo tardi
Francesco VIGNARCA, Coordinatore della Rete italiana pace e disarmo

Casi studio

Operazione Colomba, corpo non armato e nonviolento della Comunità Papa Giovanni XXIII
Silvia DE MUNARI, Operazione Colomba, Corpo non armato e nonviolento della Comunità Papa Giovanni XXIII

Campagna per un Ministero della Pace e un Dipartimento per la difesa civile, non armata e nonviolenta
Laila SIMONCELLI, Coordinatrice della Campagna

 

Sabato 9 marzo – ore 15.30-17.00 – Aula Campagnola 1

Caso studio promosso in collaborazione con Comune di Padova, Rete italiana pace e disarmo, Uniti per Pace

Il Disarmo Nucleare: un percorso collettivo, un dovere di tutti. Il ruolo delle città e dei territori nell’azione per la messa al bando delle armi nucleari

Indirizzo di saluto
Claudio CIPOLLA, Vescovo di Paodva

Introduce e coordina
Francesco VIGNARCA, Coordinatore Campagne della Rete italiana pace e disarmo

Relazione

Florian EBLENKAMP, Advocacy Officer della International Campaign to Abolish Nuclear Weapons (ICAN), responsabile globale per “l’Appello delle Città"

Intervengono

Lisa CLARK, Uniti per la Pace, referente RIPD per il disarmo nucleare

Francesca BENCIOLINI, Assessora alla Pace, ai diritti umani e alla cooperazione internazionale, Comune di Padova

Marco MASCIA, Centro di Ateneo per i Diritti Umani “Antonio Papisca”, Università di Padova

 

Comprendere e analizzare il conflitto

Venerdì 15 marzo – ore 14.30-17.30 – Aula Campagnola 3

Gli studi per la pace
Valentina BARTOLUCCI, docente di Sociologia dei conflitti e della pace, Università di Pisa, Rete delle Università Italiane per la Pace

Gioco di ruolo
La disputa confinaria Ecuador-Perù

16.30
Costituzione gruppi di lavoro

 

Sabato 16 marzo – ore 10.00-13.00 – Aula Magna, Via del Santo 26

Struttura e dinamiche del conflitto. Approccio sistemico all’analisi dei conflitti macro
Giorgio GALLO, docente di Ricerca operativa, fondatore del Centro interdisciplinare “Scienze per la Pace”, Università di Pisa
Valentina BARTOLUCCI, docente di Sociologia dei conflitti e della pace, Università di Pisa, Rete delle Università Italiane per la Pace

Casi studio

Giochi di pace

Spaghetti diagram: l’importanza della scelta delle variabili e della definizione dei confini analitici

 

Venerdì 22 marzo – ore 14.30-17.30 - Aula Ederle, Palazzo Bo

Strumenti di analisi e trasformazione del conflitto
Giovanni SCOTTO, docente di International Conflict Transformation, Università di Firenze

La trasformazione dei conflitti nella giustizia riparativa
Roberto CORNELLI, docente di Criminologia, Università Statale di Milano, Coordinatore del Gruppo di lavoro "Trasformazione dei conflitti, Mediazioni e Giustizia rigenerativa” della Rete delle Università Italiane per la Pace

L’inclusione come strumento di trasformazione del conflitto
Laura NOTA, docente di Inclusione delle disabilita e del disagio sociale e Psicologia dell'orientamento e della progettazione professionale, Dipartimento di Filosofia, sociologia, pedagogia e psicologia applicata (FISPPA), Università di Padova, Presidente della Società Italiana Orientamento

 

Sabato 23 marzo – ore 10.00-13.00 – Aula Campagnola 1

Caso studio

Introduce
Alberto LANZAVECCHIA, Coordinatore dell’International Joint PhD Programme in Human Rights, Society, and Multi-level Governance, Università di Padova

Conflitti ambientali a scala locale e socialità. Riflessioni attorno al caso del "lago Bullicante"/exSNIA a Roma
Massimiliano TABUSI, docente di Geografia, Università per Stranieri di Siena, Rete delle Università Italiane per la Pace

Abitare i conflitti socio-ambientali: cittadini e territori protagonisti
Massimo DE MARCHI, docente di Geografia, Coordinatore accademico del Centro di eccellenza Jean Monnet sulla Giustizia Climatica, Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale, Università di Padova

 

Educare alla pace

Venerdì 5 aprile – ore 14.30-17.30 - Aula Ederle, Palazzo Bo

Caso studio

La politica di pace delle città di Padova e Vicenza

Francesca BENCIOLINI, Assessora alla Pace, ai diritti umani e alla cooperazione internazionale, Comune di Padova

Aurora d’AGOSTINO, Giuristi Democratici

Giovanni SELMO, Assessore alla Pace e alla cooperazione internazionale, Comune di Vicenza

Massimo CORRADI, V.Presidente del Forum per la Pace, Comune di Vicenza

Chiara SEGAFREDO e Sergio BERGAMI, Tavolo Pace diritti umani e cooperazione internazionale di “Padova Capitale Europea del Volontariato”

 

Sabato 6 aprile – ore 10.00-13.00 – Aula Campagnola 1

Didattica dell’educazione alla pace: comunicazione nonviolenta e trasformazione dei conflitti
Alessio SURIAN, docente di Educazione Interculturale, Dipartimento FISPPA, Direttore del Centro Interdipartimentale di ricerca per gli Studi Interculturali e sulle Migrazioni, Università di Padova

L’educazione alla pace nell’insegnamento trasversale dell’educazione civica: l'esperienza del Liceo Ginnasio Statale "Giorgione" di Castelfranco Veneto
Franco DE VINCENZIS, Dirigente scolastico, Liceo Ginnasio Statale "Giorgione", Castelfranco Veneto

 

Giovedì 11 aprile – ore 16.30-18.30 – Aula Campagnola 1

Pace e risoluzione nonviolenta dei conflitti nella letteratura italiana
Attilio MOTTA, docente di Letteratura italiana, Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari, Università di Padova

A chi piace la guerra? Sondaggi nei testi letterari
Matteo GIANCOTTI, docente di Letteratura italiana contemporanea, Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari, Università di Padova

 

Violenza di genere: definizioni, esiti, percorsi di uscita

venerdì 12 aprile – ore 14.30-17.30 – Aula Campagnola 3

Sicurezza urbana e contrasto alla violenza di genere
Adriano ZAMPERINI, docente di Psicologia della violenza, Dipartimento FISPPA, Direttore del Master “Sicurezza urbana e contrasto alla violenza”, Università di Padova, Presidente della Società Italiana di Scienze Psicosociali per la Pace

Paola DEGANI, docente di Women’s Human Rights, Centro di Ateneo per i Diritti Umani “Antonio Papisca”, Università di Padova

Caso studio

L’esperienza del Centro Antiviolenza di Padova
Mariangela ZANNI, Presidente Centro Antiviolenza, Padova

 

Interventi di pace e sicurezza umana

Sabato 13 aprile – ore 10.00-13.00 – Aula Campagnola 1

L’evoluzione del concetto di sicurezza nella politica e nel diritto internazionale
Paolo DE STEFANI, docente di Tutela internazionale dei diritti umani, Università di Padova

Sistema di sicurezza collettiva delle Nazioni Unite: il livello normativo e la prassi delle operazioni di pace
Pietro de PERINI, docente di Human Rights in International Politics, Dipartimento di Scienze Politiche, Giuridiche e Studi Internazionali, Università di Padova

Per un mainstreaming della disabilità nella costruzione della pace
Giampiero GRIFFO, Disapled Peoples’s International, Presidente Rete Italiana Disabilità e Sviluppo

 

Giovedì 18 aprile – ore 16.30-18.30 – Aula Campagnola 3

Il Servizio civile universale per una difesa non armata e nonviolenta della patria

Introduce e coordina
Rosa NARDELLI, Direttrice dell’Ufficio Public Engagement, Università di Padova

Intervengono
Laura MILANI, Presidente della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
Andrea MICHIELI, Dipartimento di Diritto Pubblico, Internazionale e Comunitario, Università di Padova

Testimonianze di giovani in servizio civile universale

Maria Thereza FERNANDES DE AGUIAR PEREIRA, Beatriz Ribeiro DA SILVA, Loriana TORRISI, Sofia VANZAN, Centro di Ateneo per i Diritti Umani “Antonio Papisca”, Università di Padova
 

Venerdì 19 aprile – ore 14.30-17.30 – Aula Campagnola 1

Caso studio

Fare pace: la diplomazia di Sant’Egidio
Mirko SOSSAI, Docente di Diritto internazionale, Università Roma Tre
Alessandra COIN, Responsabile della Comunità di S’Egidio in Veneto
Testimonianze dei giovani di Sant’Egidio

 

Mercoledì 8 maggio – ore 16.30-19.30 – Aula Campagnola 1

Peacekeeping e Peacebuilding civile
Bernardo VENTURI, Responsabile Ricerca e Policy e Co-Fondatore dell'Agenzia per il Peacebuilding, Associate Fellow presso l’Istituto Affari Internazionali
Martina PIGNATTI MORANO, Direttrice dei Programmi di cooperazione della ONG Un Ponte Per

Donne pace sicurezza
Luisa DEL TURCO, Centro Studi Difesa Civile, Roma

Giovani pace sicurezza
Renato CURSI, Centro Studi Difesa Civile, Roma

 

Giovedì 16 maggio – ore 16.30-19.30 - Aula Ederle, Palazzo Bo

Film-documentario “A nord di Lampedusa”

Francesco CAVALLI, Amministratore delegato ICARO TV
Davide DEMICHELIS e Alessandro ROCCA, Registi del film
Vito FIORINO, Protagonista del film
 

Venerdì 17 maggio – ore 16.30-18.30 - Aula Gabbin, Palazzo Bo

I musei per la pace
Massimo DE GIUSEPPE, docente di Storia contemporanea, Università IULM – Milano, Coordinatore del Gruppo di lavoro "Didattica per la pace negli atenei" della Rete delle Università Italiane per la Pace

 


Comitato scientifico

Enza Pellecchia, Università di Pisa, Coordinatrice di RUniPace;
Marco Mascia, Università di Padova, Coordinatore di RUniPace;
Alessandro Saggioro, Sapienza Università di Roma;
Valentina Bartolucci, Centro Interdisciplinare Scienze per la Pace, Università di Pisa;
Paola Degani, Università di Padova;
Pietro de Perini, Università di Padova;
Paolo De Stefani, Centro di Ateneo per i Diritti Umani, Università di Padova;
Luisa Del Turco, Direttrice Centro Studi Difesa Civile, Roma;
Flavio Lotti,  Presidente della Fondazione PerugiAssisi per la Cultura della Pace, Perugia;
Francesca Benciolini, Assessora alla Pace, ai diritti umani e alla cooperazione internazionale, Comune di Padova.
 


 

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