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19/9/2008 (Archivio storico)

21 Settembre: Giornata Internazionale della Pace

 

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La Giornata Internazionale della Pace è stata istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1981, con Risoluzione A/RES/55/282, con l’obiettivo di rafforzare la volontà di pace tra le nazioni e i popoli. Dal 2001 le celebrazioni per la Pace sono state fissate per il giorno 21 Settembre di ogni anno ed è stato convenuto che questa sarebbe stata la giornata in cui sospendere tutte le ostilità e la violenza nel mondo.

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La Risoluzione dell’Assemblea invitava tutti gli Stati Membri, le Organizzazioni del sistema delle Nazioni Unite, le Organizzazioni Regionali e non governative, i singoli individui, a celebrare l’evento in maniera appropriata, attraverso l’educazione, la consapevolezza e la condivisione dei valori della pace e la cooperazione attiva a tutti i livelli della vita sociale.

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Quest’anno gli uffici delle Nazioni Unite invitano tutte le persone del mondo ad inviare un messaggio di pace entro il 21 settembre. I messaggi saranno quindi presentati il 22 settembre, a New York, in occasione della 63esima sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

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Il 60esimo anniversario della proclamazione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani sottolinea con ancora maggior vigore l’importanza della correlazione fra Pace e Diritti Umani, come inseparabili espressioni di uno stesso rispetto della dignità della persona umana e dei suoi diritti fondamentali.

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Ricordiamo che la Pace è stata riconosciuta come un diritto di tutti i popoli nella solenne Dichiarazione sul Diritto dei Popoli alla Pace del 1984, approvata dall’Assemblea Generale con Risoluzione 39/11.

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Ricordiamo inoltre la chiara volontà di pace che ha portato gli Stati a fondare l’Organizzazione delle Nazioni Unite, e che viene proclamata con forza nella sua Carta costituzionale:

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Noi popoli delle Nazioni Unite, decisi

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a salvare le future generazioni dal flagello della guerra, che per due volte nel corso di questa generazione ha portato indicibili afflizioni all’umanità,

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a riaffermare la fede nei diritti fondamentali dell’uomo, nella dignità e nel valore della persona umana, nella eguaglianza dei diritti degli uomini e delle donne e delle nazioni grandi e piccole,

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a creare le condizioni in cui la giustizia ed il rispetto degli obblighi derivanti dai trattati e dalle altri fonti del diritto internazionale possano essere mantenuti,

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a promuovere il progresso sociale ed un più elevato tenore di vita in una più ampia libertà,

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e per tali fini

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a praticare la tolleranza ed a vivere in pace l’uno con l’altro in rapporti di buon vicinato,

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ad unire le nostre forze per mantenere la pace e la sicurezza internazionale,

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ad assicurare, mediante l’accettazione di principi e l’istituzione di sistemi, che la forza delle armi non sarà usata, salvo che nell’interesse comune,

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ad impiegare strumenti internazionali per promuovere il progresso economico e sociale di tutti i popoli,

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abbiamo risoluto di unire i nostri sforzi per il raggiungimento di tali fini.”

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Oggi, siamo ancora in lotta per raggiungere questi obiettivi: sono troppi i conflitti presenti sul pianeta, dalle guerre in Iraq e in Afghanistan, ai conflitti nel Territorio palestinese occupato e nel Darfur, in Somalia e nella Repubblica Democratica del Congo, che hanno causato inutili perdite di vita ed hanno avuto un impatto devastante sulle strutture sociali, come l’istruzione, la salute, i sistemi di giustizia e il mantenimento della legge e dell'ordine.

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Per celebrare la ricorrenza il 19 Settembre il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-Moon, farà risuonare la Campana della Pace nella sede centrale dell’ONU, a New York.

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Il 21 Settembre sarà osservato 1 minuto di silenzio in tutto il mondo alle 12, ora locale.

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Aggiornato il

16/7/2009