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Il 27 gennaio di ogni anno, anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, si celebra la Giornata internazionale di Commemorazione delle vittime dell'Olocausto. La giornata è stata istituita nel 2005 con l'adozione all'unanimità da parte dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite della Risoluzione A/RES/607, che rifiuta qualsiasi negazione dell'Olocausto e condanna senza riserve tutte le manifestazioni di intolleranza religiosa, istigazione, molestia e violenza verso persone o comunità sulla base delle loro origini etniche o della loro fede religiosa.
La giornata internazionale di Commemorazione delle vittime dell'Olocausto, che quest'anno avrà come tema "Rescue during the Holocaust: The Courage to Care", vuole ricordare tutte le persone che hanno rischiato la propria vita per salvare decine di migliaia di ebrei, rom e sinti e altri sottratti da morte certa sotto il regime nazista, durante la Seconda Guerra Mondiale.
In occasione della Giornata, il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban-Ki Moon ha ricordato le vittime dell’Olocausto ed ha posto l’accento su coloro che hanno rischiato la propria vita e quella dei famigliari per salvare gli ebrei e altri da una morte quasi certa. Alcune di queste persone hanno fatto conoscere la loro storia, come ad esempio nel caso di Raoul Wallenberg, un diplomatico svedese che ha contribuito a salvare decine di migliaia di ebrei a Budapest. Ma le storie di molti soccorritori sono note solo a coloro che hanno beneficiato dei loro atti coraggiosi. Pertanto, il Segretario Generale ha chiesto per quest’anno di dare maggior visibilità a queste storie sommerse, al fine di dare a questi eroi non celebrati il giusto merito.
25/1/2013