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14/6/2010
Foto di una bambina che mostra la mano colorata di rosso, nell'ambito della campagna "Red Hand" promossa da numerose ONG internazionali per richiedere una più forte azione contro l'uso dei bambini soldato, 2009.
© Red Hand Day

Campagna delle Nazioni Unite per la ratifica universale dei due Protocolli opzionali alla Convenzione sui diritti del bambino

In occasione del 10° anniversario dell’adozione dei due Protocolli opzionali alla Convenzione sui diritti del bambino, riguardanti, rispettivamente, il coinvolgimento dei bambini nei conflitti armati, ed il traffico di bambini, la prostituzione infantile e la pornografia infantile, il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha lanciato una campagna finalizzata alla loro ratifica universale entro il 2012.

Grazie all’adozione di questi strumenti, oggi sempre meno Paesi consentono l’arruolamento dei bambini nelle forze armate; inoltre, molti Stati stanno riformando la propria legislazione per criminalizzare il traffico di bambini, la prostituzione infantile, la pornografia infantile e lo sfruttamento sessuale dei bambini, mentre la cooperazione internazionale è impegnata a smantellare le reti di pedofili, a rimuovere la pornografia infantile su internet e a proteggere i bambini dallo sfruttamento sessuale dei turisti.

Il Segretario Generale ha elencato alcuni recenti successi, tra cui l’incriminazione di Thomas Lubanga, ex leader della milizia congolese, davanti alla Corte Penale Internazionale per crimini di guerra nei confronti dei bambini, o il rilascio di circa 2.000 soldati, reclutati quando erano bambini, da parte dell’esercito Maoista del Nepal, con l’assistenza delle Nazioni Unite. “Tuttavia, molto resta ancora da fare”, ha dichiarato il Segretario Generale: “in troppi Paesi, i bambini sono considerati come merce, in troppe occasioni sono trattati come criminali invece di essere protetti come vittime, e ci sono troppi conflitti in cui sono utilizzati come soldati, spie o scudi umani”.

Il Protocollo facoltativo riguardante il coinvolgimento dei bambini nei conflitti armati è stato ratificato da 132 Stati; 25 l’hanno soltanto firmato e 36 Stati non hanno né firmato né ratificato. L’Italia ha ratificato il Protocollo nel 2002. Nel Rapporto del Segretario Generale su bambini e conflitti armati dell’aprile 2010 (A/64/742–S/2010/181), le Nazioni Unite per la prima volta hanno elencato i principali gruppi armati e formazioni di ribelli in Africa, Asia e America Latina che continuano a reclutare ed utilizzare bambini in contesti di conflitto armato.

Il Protocollo facoltativo riguardante il traffico di bambini, la prostituzione infantile e la pornografia infantile è stato ratificato da 137 Stati; 27 l’hanno soltanto firmato e 29 Stati non hanno né firmato né ratificato. L’Italia ha ratificato il Protocollo nel 2002.