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2/8/2018
Partecipanti alla Summer School in Normativity and reality of human rights, Padova, 8-14 luglio 2018. Sulla destra, i proff. Elena Pariotti, Shun Kaku, Paolo De Stefani.

Chiusa con soddisfazione la Summer School in "Normativity and reality of human rights" 2018

Sabato 14 luglio si è conclusa la prima edizione della Summer School intitolata "Reality and Normativity of Human Rights", svoltasi dall'8 al 14 luglio, organizzata dall’Università di Padova, Dipartimento di Scienze Politiche, Giuridiche Studi Internazionali (SPGI), e dal Centro di Ateneo per i Diritti Umani “Antonio Papisca”. “È stata un’esperienza molto valida – ha dichiarato il responsabile della Summer School, Paolo De Stefani – e vista la qualità del progetto auspico che se ne possano organizzare future edizioni”. 

Con l’apporto di docenti ed esperti padovani e internazionali di grande competenza ed esperienza, la Summer School si propone di studiare il rapporto tra la teoria e la pratica dei diritti umani nel contesto globale. 23 partecipanti con background diversi (studenti di master, docenti, dottorandi, giovani professionisti, provenienti da Asia, Europa, America Latina) hanno dato vita ad un programma (45 ore - 6 CFU) che comprendeva lezioni, workshop, studio di gruppo e la proiezione dei film "Ibi" e "I sogni del lago salato" prodotti dal laboratorio Zalab. Le attività, svoltesi a Padova ma con una puntata anche sui Colli Euganei, hanno affrontato alcune sfide poste all’attuale sistema normativo dei diritti umani.

Durante questa intensa settimana, sono stati, infatti, esaminati i divari attualmente esistenti tra realtà normativa e pratica, le prossime direzioni e le future opportunità per lo sviluppo dei diritti umani da un punto di vista giuridico, filosofico ed etico.

Il ciclo di seminari si è aperto con Elena Pariotti, docente dell'Università di Padova, con cui si è indagato il tema dei fondamenti della normatività dei diritti umani, è proseguito con il Prof. Wouter Vandenhole dell'Università di Anversa, tra i massimi esperti europei in materia di diritti sociali, con cui si è riflettuto sulla sfida della crisi economica ai diritti economici, sociali e culturali. Il Prof. Shun Kaku dell'Università Waseda di Tokyo, validamente coadiuvato da Sara Pennicino (Università di Padova) ha chiuso venerdì il ciclo di lezioni trattando del ruolo del diritto internazionale e costituzionale, partendo dai concetti di legittimità e legalità. Nel corso della settimana, l’articolazione tra “essere” e “dover essere” dei diritti umani è stata analizzata seguendo tre filoni: il diritto alla salute, con il seminario di Roberto De Vogli dell'Università di Padova; le migrazioni di massa, affrontate con Lisa Heschl, dell'Università di Graz, e Esther Urbina, funzionaria dell'UNHCR; il diritto all’ambiente e i casi di “ecocidio”, con Damien Short e Martin Crook della School of Advanced Studies dell'Università di Londra. Grazie all'esperienza interdisciplinare del corpo docente, le complesse tematiche sono state affrontate secondo un approccio dinamico che ha valorizzato le diverse prospettive: globale e locale, normativa ed empirica.

La settimana si è conclusa con una serie di presentazioni dei gruppi di lavoro formati dai partecipanti al corso, avviati e accompagnati da Paola Degani e Paolo De Stefani, dell’Università di Padova, e da Meskerem Geset Techane, studentessa del dottorato internazionale in “Human rights, society and multilevel governance” della nostra Università e componente del gruppo di esperti delle Nazioni Unite sulla discriminazione contro le donne in ambito legale e giudiziario. Nelle loro relazioni conclusive i partecipanti alla Summer School hanno cercato di "localizzare" le sfide e le opportunità poste da questi fenomeni, presentando casi studio e riflessioni originali.

Con questa Summer School, caratterizzata da interdisciplinarietà e apertura intellettuale, l’Università di Padova si conferma uno dei luoghi, nel panorama internazionale, in cui lo studio critico dei diritti umani si fa con più dinamismo e profondità.