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22/12/2014
Sfondo bianco, in alto logo delle Nazioni Unite, al centro scritta "Trattato sul commercio d'armi" con alcune lettere dentro cerchi colorati.
© Nazioni Unite/Nazioni Unite

Nazioni Unite: entra in vigore il Trattato sul commercio di armi

Il 24 dicembre 2014, superati i 90 giorni dal deposito del cinquantesimo strumento di ratifica, entra in vigore il Trattato delle Nazioni Unite sul commercio di armi.
Il Trattato, approvato dall’Assemblea Generale il 2 aprile 2013, intende far fronte all’assenza o scarsa regolazione del commercio d’armi. Chi maggiormente soffre di tale carenza è la popolazione civile, intrappolata in situazioni di violenza armata sia criminale che in situazioni di conflitto.
Il Trattato stabilisce quindi principi comuni a livello internazionale con riguardo alla regolamentazione del commercio internazionale di armi convenzionali per prevenire e sradicare il commercio illecito e le violazioni delle norme a riguardo.
Per commercio internazionale si intendono le attività di esportazione, importazione, trasporto, anche marittimo, spedizione doganale e trasferimento di armi convenzionali quali: carri armati, autoveicoli corazzati da combattimento, artiglieria di grosso calibro, aerei militari, elicotteri d’assalto, navi da guerra, missili e lanciatori di missili, armi leggere e di piccolo calibro. Il campo di applicazione si estende anche alle munizioni relative a tali armi e alle parti e componenti delle stesse.

L’Italia ha dato esecuzione al Trattato tramite la Legge di ratifica n. 118 del 4 ottobre 2013 ed ha depositato il proprio strumento di ratifica il 2 aprile 2014.