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E' stato pubblicato, in data 20 luglio 2017, il nuovo rapporto dell'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni sull'aumento dei giovani vulnerabili a rischio di diventare vittime di tratta in arrivo in Italia. Il rapporto, intitolato "sempre più giovani e sempre più vulnerabili le potenziali vittime di tratta in arrivo via mare in Italia", è stato presentato dall’Ufficio di Coordinamento per il Mediterraneo dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni: “La tratta di esseri umani attraverso la rotta del Mediterraneo Centrale: dati, storie e informazioni raccolte dall’OIM”.
Il rapporto si basa sui dati raccolti dall’OIM presso i luoghi di sbarco e nei centri di accoglienza per migranti nelle regioni del sud Italia, dove il personale dell’Organizzazione svolge attività di identificazione delle potenziali vittime, fornendo assistenza a quelle ragazze che, una volta identificate, decidono di ribellarsi e accettano di essere protette dai loro sfruttatori.
Dal 2014 il numero delle potenziali vittime di tratta a scopo di sfruttamento sessuale arrivate via mare in Italia è aumentato del 600 per cento, un aumento che è continuato anche in questi primi sei mesi del 2017 e che coinvolge ragazze sempre più giovani - spesso minorenni - che diventano oggetto di violenza e di abusi già durante il viaggio verso l’Europa. In particolare, il fenomeno riguarda circa l’80% delle ragazze arrivate dalla Nigeria, il cui numero è passato da 1.500 nel 2014 a oltre 11.000 nel 2016.
Fondata nel 1951, l'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) è la principale organizzazione intergovernativa in ambito migratorio. Attualmente gli Stati Membri sono 165, di cui l'Italia è uno dei paesi fondatori. L'OIM ha una struttura flessibile e ha oltre 460 uffici dislocati in più di 100 paesi.
26/7/2017