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27/12/2015
Sfondo bianco, scritta in inglese "Our world, our dignity, our future" su tre righe con sfondo arancio, giallo e rosso.
In basso logo Unione Europea e scritta in inglese  "2015 anno europeo per lo sviluppo".
© Unione Europea

Unione Europea: concluso l’Anno Europeo per lo Sviluppo e promosso un nuovo meccanismo di protezione per i difensori dei diritti umani

Il 9 dicembre 2015 a Lussemburgo si è tenuta la cerimonia conclusiva dell’Anno Europeo per lo Sviluppo (EYD). L'Anno Europeo è un’iniziativa promossa ogni anno dall’Unione Europea per rafforzare e coordinare gli sforzi a livello nazionale e comunitario su una particolare tematica, in questo caso lo sviluppo.

Alla luce della scadenza dei Millenium Development Goals (MDGs) e dell’emergere di problematiche di portata globale, quali cambiamenti climatici e migrazioni, quest’anno è stato scelto per la prima volta un tema incentrato sulle azioni esterne dell’Unione. L’Unione Europea è inoltre uno dei principali attori e finanziatori internazionali in materia di cooperazione, sviluppo e promozione dei diritti umani in tutto il mondo attraverso iniziative che spaziano dalle missioni di osservazione elettorale, dialoghi sui diritti umani coi paesi terzi e finanziamento di iniziative della società civile.

Pur essendo l’opinione pubblica, secondo Eurobarometro, per la maggioranza a favore degli interventi esteri dell’EU, oltre il 50% dichiara di non sapere dove siano destinati i finanziamenti europei. Per questo motivo uno degli obiettivi dell’EYD 2015 è stato quello di favorire una maggiore consapevolezza e informazione della società civile circa i progetti dell’Unione, oltre che incentivare una più diretta partecipazione dei cittadini in tali iniziative.

A tal fine, durante questo Anno sono stati promossi oltre 800 eventi a livello locale, regionale e nazionale volti a includere rappresentanti di oltre 270 tra Stati Membri, organizzazioni internazionali, società civile e ONG in dibattiti e condivisione di esperienze e conoscenze sul tema dello sviluppo. Anche paesi terzi sono stati invitati a condividere esperienze di organizzazioni e cittadini che hanno beneficiato direttamente dei programmi europei, attraverso la condivisione di story-telling sul sito ufficiale dell’EYD.

Ogni mese è stato inoltre dedicato a un tema specifico, che per dicembre era “Diritti Umani e Governance”. A tal proposito il Commissario per la Cooperazione e lo Sviluppo Internazionale, Neven Minica, ha annunciato l’elaborazione del primo meccanismo europeo per i difensori dei diritti umani finanziato dall’Unione, in collaborazione con EIDHR, con un budget di 15 milioni di euro fino al 2018. Tale sistema prevede nuove misure di protezione a livello legale, medico e fisico dei difensori dei diritti umani nel mondo, oltre che a training specifici sulla sicurezza e prevenzione del rischio ed infine la promozione di reti di supporto e advocacy a livello nazionale. Il meccanismo è stato ideato e sarà implementato da un gruppo di 12 ONG internazionali indipendenti con esperienza rilevante in questo campo, dando a queste misure un focus prettamente action-oriented.