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14/7/2015
Vista della sede del Consiglio dell'Unione Europea, Bruxelles
© UE

Unione Europea: pubblicata la relazione annuale sui diritti umani e la democrazia nel mondo nel 2014

Il Consiglio dell’Unione Europea ha adottato la relazione annuale dell'Unione europea sui diritti umani e la democrazia nel mondo nel 2014. Nel corso di questo anno l'UE ha ampiamente affrontato la tematica della violazione dei diritti umani in tutto il mondo, con la convinzione incrollabile che difendere e promuovere diritti umani e società inclusive e democratiche sia l'unico modo per garantire la sicurezza e la stabilità. La relazione annuale relativa al 2014 descrive gli sforzi costanti profusi dall'UE a livello globale, la sua vasta rete di 139 delegazioni, l'Alto rappresentante e il rappresentante speciale dell'Unione europea per i diritti umani, Stavros Lambrinidis, per promuovere l'universalità dei diritti umani.

In tutto il 2014, l'UE si è impegnata in dialoghi e consultazioni formali sui diritti umani con 37 paesi partner e raggruppamenti regionali. Inoltre, molti dei 79 paesi dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico che hanno sottoscritto l'accordo di Cotonou hanno condotto un dialogo con l'UE. Per la prima volta, un dialogo sui diritti umani è stato condotto anche con la Birmania.

L'Unione europea ha anzitutto denunciato il restringimento dello spazio per la società civile in molti paesi, le crescenti restrizioni imposte alle organizzazioni non governative e le vessazioni e le gravi violazioni dei diritti umani inflitte agli attivisti. L'UE ha condannato gli attacchi contro i giornalisti e blogger attraverso dichiarazioni pubbliche e nel quadro delle sue relazioni bilaterali. Lo strumento europeo per la democrazia e i diritti umani (EIDHR) è rimasto uno strumento finanziario fondamentale per sostenere le organizzazioni della società civile attive in materia di diritti umani e anche i difensori dei diritti umani, tra cui giornalisti e blogger.

Inoltre, in occasione del 30° anniversario della Convenzione contro la tortura e altri trattamenti crudeli, inumani o degradanti e punizioni, l'UE ha proseguito gli sforzi per prevenire ed eliminare la tortura e i maltrattamenti. Attraverso il terzo comitato dell'Assemblea generale, il Consiglio dei diritti umani e le agenzie specializzate delle Nazioni Unite, come l’Organizzazione internazionale del lavoro (OIL), l'UE ha continuato a sostenere pienamente il sistema multilaterale dei diritti umani che svolge un ruolo fondamentale nella promozione e protezione di norme universali e standard dei diritti umani, verificandone l’osservanza.

Infine, l'UE ha contribuito alla promozione e alla tutela dei diritti delle persone appartenenti a minoranze, nonchè si è vista fortemente impegnata per proteggere i bambini da violenza, sfruttamento, abuso e abbandono, sostenendo con più di 100 milioni di euro per i prossimi sette anni, l'uguaglianza di genere e il benessere dei bambini, anche attraverso progetti concreti per porre fine alla mutilazione genitale femminile e ai matrimoni precoci.