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1/11/2010
Pile di armi accatastate in un punto di raccolta, nell'ambito del programma di disarmo delle fazioni ribelli in Burundi.
© UN Photo/Martine Perret

Wikileaks: i documenti diffusi denunciano gravi violazioni dei diritti umani in Iraq

A seguito della pubblicazione dei documenti segreti da parte di Wikileaks sulla guerra in Iraq, l’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani ha espresso seria preoccupazione per le gravi violazioni del diritto internazionale dei diritti umani commesse in Iraq, con particolare riferimento alle esecuzioni sommarie di numerosi civili e alle pratiche di tortura e maltrattamento dei detenuti.

I documenti pubblicati, inoltre, dimostrerebbero come gli Stati Uniti, sebbene fossero a conoscenza del ricorso alla tortura e ai maltrattamenti inflitti ai detenuti da parte delle forze irachene, tra l’inizio del 2009 e luglio 2010 abbiano comunque affidato alla custodia irachena migliaia di prigionieri. I documenti, inoltre, includono numerose informazioni (mai divulgate in precedenza) relative a presunti episodi in cui le forze statunitensi hanno ucciso civili ai posti di controllo e durante le operazioni di guerra.

L’Alto Commissario Navi Pillay ha invitato le autorità americane e irachene ad adottare “ogni misura necessaria per indagare su tutte le accuse contenute in questi documenti e punire i responsabili di omicidi illegali, esecuzioni sommarie, torture e altri gravi abusi dei diritti umani, in linea con gli obblighi derivanti dal diritto internazionale dei diritti umani, incluso il Patto internazionale sui diritti civili e politici, di cui entrambi i Paesi sono parte”.

L’Alto Commissario ha inoltre richiesto all’Iraq di ratificare la Convenzione contro la tortura ed altre pene o trattamenti crudeli, inumani o degradanti ed il suo Protocollo opzionale, che conferisce al Sottocomitato sulla prevenzione della tortura e delle altre pene o trattamenti crudeli, inumani o degradanti il diritto di ispezionare tutti i luoghi di detenzione e di monitorare il trattamento inflitto ai detenuti.

L’Alto Commissario ha infine sollecitato il Governo iracheno a facilitare le visite da parte degli Esperti in diritti umani della Missione di Assistenza delle Nazioni Unite per l’Iraq (UNAMI), al fine di monitorare la situazione nelle prigioni e fornire la necessaria assistenza in materia alle autorità irachene.