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10 anni di supporti dalla Norvegia per studenti a rischio

Il 1° ottobre 2024, il programma norvegese per studenti a rischio StAR ha celebrato il suo decimo anniversario. L'autrice si è recata in Norvegia e ha incontrato i principali stakeholder che gestiscono il programma, per ottenere una panoramica degli ultimi dieci anni e raccogliere possibili idee per le azioni future.
10 anni di supporti dalla Norvegia per studenti a rischio

Sommario

  • Il concetto di studenti a rischio
  • 10 anni di StAR
  • HK-Dir
  • SAIH
  • Prossimi passi
  • Conclusioni

Il concetto di studenti a rischio

Il concetto di studenti a rischio è distinto da quello di rifugiati, in quanto non richiede il criterio formale di uno status giuridicamente riconosciuto. Si riferisce a individui che lasciano il proprio paese in una situazione di pericolo o difficoltà oggettiva, ma che non possono o non vogliono presentare domanda di asilo politico per varie ragioni.

Questo termine ha purtroppo acquisito rilevanza nei media globali negli ultimi anni: basti pensare al divieto di accesso all’istruzione superiore per le donne afgane, o ai progetti di supporto per studenti ucraini o palestinesi quando le loro istituzioni sono state distrutte dalla guerra. A titolo di esempio, e certamente non in modo esaustivo, si può citare l’iniziativa UNIMED per Gaza.

In Italia, numerose università hanno creato borse di studio dedicate a giovani il cui percorso accademico è stato interrotto da eventi traumatici.

L'Università di Padova è un esempio di attivismo accademico in questo ambito: a partire da un programma di borse di studio per cittadini afgani in fuga dal loro paese, seguito da uno per cittadini ucraini e un terzo per giovani in fuga dal Myanmar, l’Università di Padova ha sviluppato l’iniziativa “UNIPD 4 Students at Risk”, ora giunta alla sua seconda edizione.

10 anni di StAR 

Il 1° ottobre 2024, il programma norvegese per studenti a rischio (StAR) ha celebrato il suo decimo anniversario. Nel 2012, SAIH, un’organizzazione che da oltre sei decenni sostiene i movimenti studenteschi e gli attivisti a livello globale, ha collaborato con l'Unione Nazionale degli Studenti in Norvegia per lanciare l'iniziativa Students at Risk (StAR).
Il programma StAR è stato concepito per aiutare gli attivisti studenteschi che rischiano di perdere l’accesso all’istruzione o ad altri diritti fondamentali nei loro Paesi d'origine, a causa di restrizioni ufficiali o barriere informali. StAR offre a questi giovani l’opportunità di completare i loro studi in sicurezza in Norvegia.

I primi studenti sono stati selezionati nel 2014 e sono arrivati in Norvegia nel 2015. Da allora, il programma ha sostenuto circa 150 giovani.

Il programma è finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e la sua gestione è delegata alla Direzione Norvegese per l'Istruzione Superiore e le Competenze (HK-Dir)

L’unicità del programma risiede nel processo di candidatura per le borse di studio. Il bando viene pubblicato da HK-Dir in estate e inviato alle università norvegesi, alle ambasciate dei Paesi specificamente coinvolti nel programma e alle ONG. Gli studenti interessati non possono candidarsi direttamente, ma devono essere nominati da un’ambasciata o da un’istituzione collegata a HK-Dir. Lo status a rischio viene verificato e certificato dall'ente che presenta la candidatura. Successivamente, in autunno, HK-Dir conduce un processo di preselezione, verificando il rispetto dei requisiti accademici ed esaminando il livello di conoscenza della lingua inglese dei candidati.

Gli studenti che superano questa prima fase di selezione devono quindi preparare tutta la documentazione necessaria per studiare in Norvegia. Il passaggio successivo coinvolge le università norvegesi, che in primavera effettuano le loro valutazioni e rilasciano le offerte di ammissione agli studenti selezionati. Da quel momento in poi, le fasi successive sono le stesse previste per qualsiasi studente internazionale: domanda di visto, arrivo nel paese ospitante e supporto fornito dall’università. Inoltre, HK-Dir mantiene un contatto regolare con le università fino al conseguimento del titolo di studio dello studente.

La borsa di studio StAR copre non solo le spese di viaggio e di visto, oltre a un assegno mensile, ma mira anche a garantire un supporto continuo da parte delle organizzazioni coinvolte, un elemento essenziale per assicurare che lo studente porti a termine con successo il proprio percorso di studi.

HK-Dir - La Direzione per l'Istruzione Superiore e le Competenze

Situata nella splendida Bergen, con una vista mozzafiato sulle montagne circostanti, la Direzione per l'Istruzione Superiore e le Competenze è l'agenzia esecutiva del Ministero norvegese dell'Istruzione e della Ricerca per i settori dell'istruzione superiore e della formazione professionale avanzata.

Vista del centro di Bergen, dall’ufficio HK-Dir - foto scattata dall’Autrice

Tra le numerose attività di cui è responsabile, HK-Dir gestisce e coordina anche il programma StAR. Questo incarico non si limita alla procedura di pre-selezione, ma comprende anche il delicato compito di coordinare i vari enti coinvolti: università, ambasciate, ONG, il Ministero degli Affari Esteri, il Ministero dell'Istruzione e della Ricerca e il Ministero della Giustizia e della Sicurezza Pubblica.

Secondo gli ultimi dati forniti dall'organizzazione, il programma coinvolge:

  • 15 college universitari e università;
  • 3 ministeri;
  • 44 ambasciate, coprendo un totale di 114 Paesi;
  • 2 centri nazionali e le autorità per l'immigrazione.

Inoltre, lo staff di HK-Dir organizza ogni anno un evento di benvenuto che riunisce in presenza tutti i nuovi beneficiari della borsa di studio, scegliendo una città norvegese diversa per ogni edizione. HK-Dir non solo si occupa dell’organizzazione dell’evento, ma contribuisce anche alle spese di viaggio degli studenti selezionati. Questo incontro è particolarmente importante per favorire la creazione di reti di contatto nel nuovo contesto accademico e sociale.

Durante il semestre finale di studio, HK-Dir invia una lettera ai beneficiari della borsa, offrendo loro l’opzione di acquistare un biglietto di ritorno per il proprio Paese d'origine o ricevere, in alternativa, una somma di denaro per un importo di pari valore. Gli studenti possono anche richiedere un'estensione del programma per un semestre, fino a un massimo di due. Attualmente, purtroppo, non esiste un monitoraggio post-programma: sarebbe interessante comprendere quanti studenti decidano di tornare nel proprio paese, quanti restino in Norvegia e quanti si trasferiscano in un terzo paese.

SAIH

Il Norwegian Students' and Academics' International Assistance Fund (SAIH) è un'organizzazione con sede a Oslo, fondata nel 1961. Dal sito web dell’associazione:

"SAIH è impegnata a creare un mondo in cui tutti abbiano la possibilità di plasmare il proprio futuro e la società in cui vivono – attraverso l’istruzione. Crediamo che un’istruzione superiore di qualità sia la chiave per costruire comunità più giuste e inclusive, fungendo da motore fondamentale per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite." 

(Fonte: https://www.saih.no/en/who-we-are)

Immagina inviata all’Autrice da HK-Dir

 

SAIH è stata una forza trainante dietro il programma StAR, al cui sviluppo ha contribuito attivamente attraverso attività di lobbying. Ancora oggi, gioca un ruolo centrale non solo nella delicata fase di selezione degli studenti, ma anche fornendo un supporto costante alle università partecipanti e ai borsisti stessi.

Grazie al lavoro di advocacy portato avanti con dedizione da SAIH, nel 2021 il progetto pilota avviato nel 2014 è diventato un programma permanente di borse di studio:

"Nel percorso di advocacy che ha portato alla decisione di rendere il programma permanente, diversi Rettori hanno espresso pubblicamente il loro sostegno all'iniziativa, comunicando al governo norvegese la loro disponibilità ad accogliere studenti a rischio come parte del loro impegno per i diritti umani." 

(Fonte: StAR Guidance Memo, https://www.saih.no/en/students-at-risk)

L'impegno di SAIH nel rafforzare il programma StAR continua: su sua richiesta, dal 2022 si tiene un incontro annuale tra gli stakeholder, volto a migliorare il coordinamento e a favorire la condivisione di sfide, idee e buone pratiche.

Prossimi passi

Purtroppo, la necessità di difendere il diritto all'attivismo e all'istruzione sta diventando sempre più urgente in un contesto globale sempre più divisivo e meno accogliente nei confronti delle persone emarginate e, più in generale, di chiunque si trovi in una situazione di difficoltà. Grazie a iniziative come StAR, la protezione dei giovani attivisti diventa una realtà quotidiana, per la quale dobbiamo essere grati a organizzazioni come SAIH.

Tuttavia, ci sono ancora ampi margini di miglioramento, a partire dall’accesso al programma di protezione, che purtroppo impone criteri restrittivi legati all’età e alla provenienza dei candidati. Per ampliare il numero di beneficiari, una possibile soluzione potrebbe essere replicare il programma in altri paesi:

"Non è nella visione di SAIH promuovere un unico programma internazionale standardizzato, ma piuttosto sostenere la creazione di programmi nazionali e la successiva istituzione di canali di collaborazione che consentano un coordinamento efficiente e tempestivo tra i diversi programmi StAR nazionali. Quando si promuove la creazione di nuovi programmi StAR, non bisogna dimenticare che è necessaria una diversità regionale e che vi è un chiaro bisogno di programmi StAR che consentano agli studenti di restare all'interno della propria regione. Questo faciliterebbe l'integrazione degli studenti nel paese ospitante e renderebbe più semplice per loro continuare il proprio lavoro di advocacy, qualora lo desiderassero."

(Position Note on Students At Risk, dal sito web di SAIH) https://www.saih.no/en/organization)

Conclusioni

"L'obiettivo della creazione di una rete di programmi StAR nazionali è garantire che tutti gli attivisti studenteschi nel mondo, che affrontano rischi a causa del loro attivismo, possano trovare rapidamente un rifugio sicuro per tutelare il loro diritto all'istruzione." 

(Position Note on Students At Risk, dal sito web di SAIH - https://www.saih.no/en/organization)

Un ambiente accademico vibrante e indipendente favorisce un impegno politico consapevole, capace di identificare e contrastare pratiche antidemocratiche, oltre a promuovere inclusività, diversità e apertura nella società.

È quindi fondamentale creare sistemi di supporto e spazi sicuri all'interno delle istituzioni di istruzione superiore.

Sostenere gli studenti che sono in prima linea nell’attivismo non dovrebbe essere considerato semplicemente un atto di gentilezza, ma un investimento cruciale nel nostro futuro comune. L’attivismo studentesco rappresenta una componente significativa della crescita personale e intellettuale, che deve essere sostenuta e non repressa. Le istituzioni accademiche e le loro comunità nei Paesi democratici hanno l’obbligo morale di promuovere, supportare e proteggere l’attivismo studentesco e la lotta globale per i diritti umani.

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Parole chiave

inclusione educazione pace rifugiati Norvegia

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