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Buongiorno Bosnia, Dobardan Venecija (di Giacomo Cosua)

Incontro e mostra fotografica nell'ambito del gemellaggio Venezia-Srebrenica

Sabato 9 aprile, ore 17.00

Biblioteca BCM

via Miranese 56

Mestre - Venezia (VE)

Il Comune di Venezia, gemellato con la città di Sarajevo fin dal 1995, nell'agosto del 2010 ha partecipato con il suo Centro Pace e alcuni giovani veneziani alla Settimana della Memoria che si è svolta nella città di Srebrenica (Bosnia Erzegovina), in cui nel 1995 è stato commesso genocidio contro la popolazione bosniaca non serba, come riconosciuto nel 2007 dalla Corte Internazionale di Giustizia dell'Aja.

Una prima testimonianza del viaggio sarà presentata il 9 aprile alle ore 17.00 con l'inaugurazione alla Biblioteca BCM di Mestre, via Miranese 56, della mostra fotografica "Buongiorno Bosnia, Dobardan Venecija" di Giacomo Cosua.

All'inaugurazione l'Assessore alle Politiche giovanili e pace Gianfranco Bettin dialogherà con Luca Leone, autore del libro Bosnia Express (Infinito Edizioni) e Marino Vocci della Fondazione Alexander Langer Stiftung di Bolzano. Nel corso del pomeriggio verrà presentato un video-messaggio di Jovan Divjak, che era stato invitato a presentare il suo libro "Sarajevo mon amour" (Infinito Edizioni), ma nel corso del mese di marzo è stato arrestato a Vienna e poi rilasciato su cauzione con il divieto di lasciare il paese.

Jovan Divjak, nato in Serbia nel 1939, era un generale professionista del JNA, l'Esercito Nazionale Jugoslavo, che allo scoppio della guerra nei Balcani, nel 1992, scelse di rimanere a Sarajevo, dove viveva da tanti anni, per difendere la città con l'esercito bosniaco. Fu considerato un traditore dalla Serbia, che lo osteggiò sempre, tanto che un mandato internazionale di cattura è stato diramato dal tribunale di Belgrado e, per questo, è stato fermato e arrestato nel marzo 2011.

Ente promotore

Centro Pace Comune di Venezia

Aggiornato il

08/04/2011