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La scuola per i diritti umani e la cittadinanza democratica
Centro diritti umani e Cattedra UNESCO Diritti umani, democrazia e pace dell'Università di Padova - Archivio Pace Diritti Umani - Peace Human Rights della Regione del Veneto
Con questa Newsletter il Centro diritti umani, la Cattedra UNESCO e l'Archivio Pace Diritti Umani si propongono di:
- contribuire a promuovere la cultura universale dei diritti umani mediante la condivisione delle conoscenze, lo sviluppo dei valori e il rafforzamento di attitudini e comportamenti che promuovono i diritti umani, la messa in atto di azioni intese a difendere e promuovere i diritti umani, la costruzione di capacità di azione civica e politica democratica;
- sostenere percorsi di educazione ai diritti umani intesa come educazione all'assunzione di responsabilità per lo svolgimento di ruoli di cittadinanza attiva e democratica;
- mantenere un contatto in chiave di “curriculum development” con quanti hanno collaborato alle diverse iniziative di formazione attuate dal Centro e dalla Cattedra UNESCO in collaborazione con la Regione del Veneto;
- fornire materiali di studio sui programmi di educazione ai diritti umani, alla democrazia e alla pace promossi in particolare dal MIUR, nel quadro del programma “Cittadinanza e Costituzione”, dalle Nazioni Unite, dall’UNESCO, dal Consiglio d’Europa e dall’Unione Europea;
- riflettere sulle trasformazioni in atto dello statuto e della pratica della cittadinanza, alla luce sia della Costituzione e del vigente Diritto internazionale dei diritti umani sia degli accelerati processi di multiculturalizzazione delle nostre società.
L’educazione alla cittadinanza attiva può avere diverse modalità di attuazione, in risposta alle necessità del territorio ed alle esigenze specifiche del contesto educativo. Qui vi segnaliamo un progetto nato da un paio d’anni in una scuola paritaria di Schio (Vicenza), per iniziativa di una docente, Laura Cappellotto, che ha frequentato presso il Centro diritti umani il secondo Corso di Alta Formazione per docenti esperti in “Educazione civica, diritti umani, cittadinanza, costituzione” e che si collega con una particolare iniziativa di educazione stradale.
Nella Scuola Primaria “Don Milani” (IC “Battistella”) di Schio è attivo il progetto “Sulla strada della partecipazione. La cittadinanza attiva attraverso la co-progettazione di un percorso di mobilità sostenibile”. Il progetto, chiamato “millepiedibus”, è nato nel 2010 ed è stato realizzato dalla scuola in collaborazione con genitori, Amministrazione Comunale (Ufficio Città dei Bambini), Consiglio di Quartiere. Oltre il 45% degli alunni del plesso si serve dei tre percorsi attivati tutti i giorni della settimana. Offrono la loro preziosa disponibilità 54 volontari e tre efficientissime mamme che coordinano il servizio. Ma, al di là dei numeri e dei risultati più evidenti (meno auto, meno scarichi inquinanti, maggior sicurezza sulla strada), quella del millepiedibus si è rivelata un’esperienza i cui esiti vanno ben al di là delle aspettative e dunque chiamarlo “servizio” è piuttosto riduttivo.
Se, da un lato, la compartecipazione di più attori alla progettazione, realizzazione e gestione è sempre stata un punto di forza del progetto, l’esperienza concreta di partecipazione attiva, di bambini e adulti, si è rilevata via via uno stimolo per il cambiamento/ miglioramento della vita dell’intero quartiere. Ciò che si percepisce da subito è una maggiore considerazione dei bambini, quasi un recupero di attenzione alle nuove generazioni viste come bene di tutta la comunità, non solo delle singole famiglie. Altro spunto interessante è dato dall’incontro tra varie generazioni (tra i volontari non ci sono solo genitori e nonni ma anche giovani -ex allievi della scuola, studenti universitari-) che genera scambio e dialogo. Sicuramente è aumentata l’autonomia dei bambini: ora se ne vedono molti di più che si spostano da soli durante la giornata e forse è diminuita anche l’ansia dei genitori... Lo spazio del quartiere è stato in qualche modo riscoperto, da adulti e bambini, come spazio di vita, come spazio proprio di cui usufruire e di cui prendersi anche cura.
L’Unicef, il Fondo delle Nazioni Unite per la tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, ha da tempo attivato un blog per i giovani, Voices of Youth (VOY). VOY è nato nel 1995 come luogo per saperne di più sui problemi che riguardano il mondo giovanile ed è stato recentemente rinnovato con un’interfaccia vivace ed accattivante, ma soprattutto con la possibilità di approfondire alcune tematiche fondamentali. Il sito favorisce la condivisione di pensieri ed opinioni con migliaia di persone provenienti da tutto il mondo. Di rilievo è la possibilità di approfondimento e discussione di alcune fondamentali questioni sociali quali diritti umani, educazione, sviluppo, povertà e fame, violenza e conflitti, ed informarsi in merito all'HIV / AIDS e salute. Vengono inoltre evidenziate notizie, scritte o in formato video, riguardanti i giovani ed i bambini e provenienti da diversi Paesi del mondo. In evidenza le riflessioni postate da chi interviene e che intende avviare un dialogo comune.
L’Unesco sostiene attivamente la campagna annuale mondiale della “Settimana d'Azione Globale”, organizzata dalla Campagna Globale per l'Educazione (GCE) per aumentare la consapevolezza dell'importanza dell'istruzione per tutti, attraverso l'organizzazione di varie attività, nella sua sede centrale e negli uffici locali, mobilitando le sue forze ed invitando tutti i partner EFA a partecipare. La Global Action Week 2012 si è svolta dal 23 al 29 Aprile concentrandosi sul primo dei sei obiettivi dell’Education for All: “Ampliare e migliorare la cura completa e l'istruzione della prima infanzia, soprattutto per i bambini più vulnerabili e svantaggiati”. L’iniziativa ha lo scopo di promuovere gli impegni assunti in occasione della Conferenza mondiale sulla prima infanzia e l'istruzione (ECCE) tenutasi a Mosca nel 2010.
L’Unesco si attiverà attraverso la mobilitazione dei suoi network (istituzioni governative, organizzazioni non governative, agenzie delle Nazioni Unite, settori privati ecc.) e chiedendo loro di mantenere le promesse e garantire la cura della prima infanzia e l'educazione per ogni bambino, fin dalla nascita. Ciascuno può dimostrare la propria solidarietà inviando la propria foto o firmando nell’apposito spazio web dedicato.
Nell’ambito del percorso di Educazione alla Cittadinanza Democratica (EDC), il Consiglio d’Europa sottolinea che avere accesso ad informazioni affidabili e complete è una condizione essenziale della vita democratica, in quanto tali informazioni sono necessarie per promuovere le scelte responsabili tra i cittadini. La democrazia, infatti, si basa sull'autonomia dell'individuo e la sua responsabilità, in modo da renderlo capace di pensiero critico e quindi in grado di agire come cittadino, nella scelta dei suoi rappresentanti politici fatta in un modo informato e vivendo una cittadinanza attiva.
Per questo motivo la sensibilizzazione dei media è normalmente utilizzata all’interno del percorso educativo.
In questo contesto si segnala la Raccomandazione sulla Protezione e la promozione dell’universalità, dell’integrità e dell’apertura di Internet del 21 settembre 2011 del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa che chiede agli Stati di difendere la libertà di espressione on-line, anche laddove venisse minacciata da interferenze o interruzioni sulla rete.
Nella Raccomandazione il Comitato stabilisce un quadro di cooperazione per gli Stati membri, al fine di preservare una rete universale, stabile e aperta quale strumento atto a proteggere la libertà d'espressione e l’accesso all’informazione. Il Consiglio d’Europa presenterà questi documenti durante il prossimo Forum sulla Governance di Internet (Nairobi, 27-30 settembre), al fine di discuterne insieme ad altri attori della rete.
Il 15 febbraio 2012, inoltre, è stata adottata dal suo Comitato dei Ministri, la Dichiarazione sulla Governance del servizio pubblico dei media, con la quale il Consiglio d'Europa sollecita i suoi Stati membri a rinnovare il quadro della governance dei media di servizio pubblico: indipendenza, responsabilità, gestione efficace, al fine di favorire la trasparenza, l’apertura e il dialogo.
L'Unione europea verso una democrazia più partecipativa: al via l'iniziativa dei cittadini
Il 1° aprile 2012, è entrato in vigore il regolamento sull'iniziativa dei cittadini europei prevista dall'articolo 11 del Trattato di Lisbona. Il regolamento prevede che un milione di cittadini europei possa invitare la Commissione europea a proporre atti legislativi in uno dei settori di sua competenza per affrontare una problematica da essi precedentemente individuata.Il vicepresidente della Commissione Maroš Šefčovič, Commissario per le Relazioni interistituzionali e per l'amministrazione, in occasione dell'introduzione di questo nuovo strumento ha dichiarato: "Dopo tanto lavoro e una lunga attesa gli europei potranno finalmente promuovere iniziative chiedendone la registrazione sul sito Internet della Commissione. Me ne compiaccio e attendo con impazienza le loro proposte. È una svolta senza precedenti della democrazia partecipativa nonché uno strumento formidabile che i cittadini potranno utilizzare per stabilire un programma di lavoro e che spero favorirà lo sviluppo di un vero e proprio "demos" europeo, facendo incontrare cittadini di paesi diversi per discutere su questioni considerate importanti da tutti."
Il comitato dei cittadini che presenterà la proposta (registrandola su un apposito sito web predisposto dalla Commissione europea e denominato "Registro") deve essere composto da almeno 7 persone residenti in 7 Stati membri differenti. Una volta registrata l'ICE (Iniziativa dei cittadini europei), il comitato dispone di 12 mesi per raccogliere dichiarazioni di sostegno (firme in formato sia cartaceo che elettronico) da almeno sette Stati membri. Tutti coloro che sono in età di voto per le elezioni europee (18 anni in tutti gli Stati membri e 16 anni in Austria) possono sostenere un'iniziativa. La Commissione ha poi tre mesi a disposizione per esaminare l'iniziativa e decidere come procedere, dopo aver incontrato anche gli organizzatori, che possono presentare l'iniziativa durante un'audizione pubblica del Parlamento europeo. Infine, la Commissione europea adotta una comunicazione nella quale illustra le sue conclusioni e le eventuali misure che intende intraprendere.
Gli eroi delle foreste ricevono un riconoscimento speciale
ll 9 febbraio 2012 a New York, presso il Segretariato del Forum delle Nazioni Unite sulle Foreste , si è tenuta una cerimonia speciale in conclusione dell’Anno Internazionale delle Foreste dove sono state premiate, come “eroi delle foreste”, le persone che hanno dato un contributo significativo nella protezione delle foreste e delle comunità che vi vivono.
I vincitori del premio provengono da differenti aree del mondo: Paul Nzegha – Africa (Camerun), Shigeatsu Hatakeyama – Asia (Giappone), Anatoly Lebedev – Europa (Russia), Paulo Adario – America Latina (Brasile), Rhiannon Tomtishen – Nord America, Madison Vorva – Stati Uniti. La giuria ha inoltre deciso di conferire un premio speciale in ricordo dei coniugi José Claudio Ribeiro e Maria do Espírito Santo, due attivisti uccisi tragicamente in Brasile mentre tentavano di proteggere la loro foresta naturale. Ogni eroe si è distinto per un approccio innovativo e per aver intrapreso iniziative che hanno avuto un impatto diretto sulle foreste alle quali si sono interamente dedicati.
Attraverso la formazione, la riforestazione e l’allevamento sostenibile di api, Mzeka e il suo team hanno aiutato 30 comunità del Camerun a proteggere il loro bacino idrologico e a conservare la foresta. Mzeka instancabilmente all’età di 77 anni continua ancora a lavorare.
Da pescatore di ostriche, Hatakeyama conosce il ruolo fondamentale delle foreste nel mantenimento di acque pulite per le coltivazioni di ostriche tanto da essere diventato uno strenuo sostenitore delle foreste sostenibili e delle attività agricole nel Miyagi, un’area del Giappone recentemente devastata dal terremoto e dallo tsunami.
Attraverso il suo impegno nel campo legislativo, così come nel campo della formazione, Lebedev ha guidato una campagna di successo contro l’abbattimento illegale di alberi e altre pratiche dannose per la terra che minacciano le comunità indigene e le tigri siberiane.
Nonostante le minacce di morte e gli interessi dei gruppi di guerriglieri, Adario ha dedicato tutto se stesso alla protezione delle foreste pluviali e delle comunità amazzoniche che vivono nella foresta.
Da quando erano delle scout undicenni, Tomtishen e Vorva si sono impegnate per far conoscere le conseguenze dell’utilizzo dell’olio di palma, una delle cause di distruzione delle foreste pluviali utilizzato come ingrediente dei biscotti preparati dalle ragazze scout. Ora, a 16 anni, queste due ragazze si stanno impegnando a fondo per sensibilizzare i consumatori e persuadere le multinazionali, come la Kellogg e la Cargill, a orientare le loro scelte dei prodotti in modo tale da contribuire a ridurre la deforestazione.
La società civile globale per la promozione umana
In questo Dossier viene affrontato il tema della società civile globale quale attore di mutamento umanocentrico delle relazioni internazionali. Alcune delle schede proposte definiscono concetti di uso frequente nel linguaggio degli ambienti politici quali "transnazionalismo", "società civile" e "organizzazioni non governative". Altre, invece, trattano i principali meccanismi di dialogo e consultazione tra le associazioni di società civile organizzate in via transnazionale e talune istituzioni regionali e internazionali quali, ad esempio, le Nazioni Unite (status consultivo all'ECOSOC e dialogo con il Consiglio di Sicurezza) e l'Unione Europea (dialogo civile con le istituzioni europee). Inoltre, il dossier presenta e descrive i principali network transnazionali di società civile a livello europeo e internazionale, differenziati per campi d'azione: diritti umani, prevenzione dei conflitti, campagne internazionali, cooperazione e sviluppo, dialogo interculturale.
La Commissione europea ha approvato il progetto presentato dal Centro diritti umani dell’Università di Padova dal titolo "Citizenship and Constitution" nel quadro dello Jean Monnet Programme, Key Activity 1, Information and Research Activities for "Learning EU at School". Partner del progetto sono il MIUR e l'Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell'Autonomia Scolastica (ANSAS, ex Indire).
Il progetto prevede la formazione di 40 docenti tutors, che sono stati individuati dagli USR tra gli insegnanti di scuole di ogni ordine e grado, che abbiamo già acquisito una preparazione di base sul processo di integrazione europea e sui diritti umani attraverso la partecipazione a seminari nazionali o ad iniziative inerenti, promossi dal MIUR. Al progetto partecipano anche i referenti regionali USR di "Cittadinanza e Costituzione".
Obiettivo generale del progetto è l’elaborazione di un percorso formativo per le scuole di ogni ordine e grado sul tema “Unione Europea, diritti umani, cittadinanza” quale parte integrante del programma “Cittadinanza e Costituzione” (L.169/2008 e C.M. n. 86/2010).
L’iniziativa di formazione prevede diverse fasi progettuali, la prima delle quali si è concretizzata in un Seminario che ha avuto luogo presso il Centro diritti umani dell'Università di Padova nelle giornate del 2, 3 e 4 aprile 2012, dal titolo “Apprendere l’Unione Europea a scuola: diritti umani, sussidiarietà, multi-level governance”. Il Seminario si è articolato in lezioni frontali e in 5 gruppi di lavoro: L’architettura istituzionale dell’UE tra intergovernativismo e sopranazionalismo; Il paradigma dei diritti umani come fondamento del sistema UE; La rappresentanza degli interessi nel sistema UE; Identità e senso di appartenenza: L’UE di fronte alle sfide della globalizzazione; La politica dell’UE per l’educazione e l’apprendimento permanente.
Attualmente si sta attuando una successiva fase progettuale, quella dei percorsi e-learning attraverso la piattaforma "Cittadinanza e Costituzione" dell'ANSAS.
A questa fase seguirà un secondo Seminario nazionale sul tema "Apprendere l'UE a scuola: contributo alla preparazione di un modulo formativo nella dinamica del curriculum development" che avrà luogo a Sorrento nei giorni 27, 28, 29 maggio 2012.
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