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L’ISIS “Florence Nightingale” di Castelfranco Veneto (TV) ha la vocazione di presentarsi come istituto “Polo” per il Sociale; ospita infatti l’Istituto per i Servizi Socio-Sanitari, l’Istituto Tecnico per le Attività Sociali (exeunte a seguito della nuova riforma della scuola), il Liceo delle Scienze Umane e il Liceo Economico Sociale. Ciò che caratterizza e distingue la missione di questa scuola è lo sviluppo del polo sociale nel campo dell’istruzione di secondo grado e della formazione permanente.
Nel corso degli anni l’ISIS Nightingale ha progressivamente coniugato la propria vocazione al sociale con quella alla legalità, alla cittadinanza attiva e alla cultura dei diritti umani, e ha realizzato progetti di arricchimento dell’offerta formativa unitamente a organizzazioni e associazioni come la Commissione Europea, l’ADEC (Associazione Docenti Europeisti per una nuova Cittadinanza), l’UNICEF, NATS PER, Fratelli dimenticati , Fondazione Zanetti, Medici Senza Frontiere, Telefono Rosa, SOS Infanzia ONLUS, la Regione Veneto (Consigliera di Parità del Veneto), Etica 2001 ONLUS, La Polizia Postale, l’Osservatorio Veneto sul Fenomeno Mafioso, l’associazione LIBERA, l’Associazione Cittadini per la Pace, Amnesty International.
Nel corso dell’a.s. 2012 / 2013 ha stabilito una partnership con il Centro Diritti Umani dell’Università di Padova per la realizzazione di percorsi di Alternanza Scuola Lavoro e progetti sui Diritti umani.
Le finalità principali sono l’educazione alla legalità, il sentimento della cultura della pace, la formazione alla partecipazione attiva, lo sviluppo delle tematiche di Cittadinanza e Costituzione, la formazione e il rafforzamento del sentimento di cittadinanza europea, la formazione al rispetto della differenza di genere e delle pari opportunità, lo sviluppo e la cultura dei diritti umani, la promozione del dialogo della scuola con le realtà territoriali.
Gli obiettivi formativi principali sono quelli di avviare con i ragazzi, fin dalle classi prime, una riflessione sui temi della legalità, della cittadinanza attiva e della cittadinanza universale mediante l’applicazione pratica in lavori di gruppo. In particolare, nel campo dei diritti umani, il Nightingale si propone di contribuire a costruire una scuola che educhi alla solidarietà, favorisca la partecipazione dei ragazzi, sia capace di attivare percorsi di progettazione partecipata, contribuire alla formazione del sentimento dei Diritti Umani e della tutela dei gruppi vulnerabili, avviare azioni concrete per contestualizzare e tradurre nella scuola i diritti stabiliti nella Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, proporre novità di sguardo e approccio relazionale sui compagni provenienti da altri paesi, e soprattutto offrire scenari di speranza e progetto per il futuro.
Tra i progetti di maggior rilievo, che si ripetono negli anni, si segnalano quello di educazione alla pace, in cui si affrontano tematiche inerenti il tema della pace nel mondo, delle associazioni pacifiste, dei cosiddetti interventi di pace; gli studenti realizzano manufatti che vengono quindi presentati alla “Festa della Pace” che ogni anno si celebra a Castelfranco nel mese di maggio, alla quale partecipano quasi tutte le scuole della castellana. Quello di educazione alla legalità, al rispetto consapevole delle regole, che negli ultimi anni si è incentrato sullo spinoso tema della sicurezza in Internet, dei rischi di adescamento, della pedofilia via web, della tutela della privacy, dei risvolti positivi ma anche negativi dei cosiddetti social network (Facebook ecc.), dei comportamenti scorretti, eventualmente perseguibili, e delle relative conseguenze nell’uso del pc per scaricare filmati e musica, del reato di stalking. Per questa attività, rivolta sia agli studenti, sia ai docenti, sia ai genitori, ci si è giovati della collaborazione dell’Ufficio Scolastico Provinciale – Settore Interventi Educativi e della Polizia Postale.
Molto importante è stata la collaborazione con l’UNICEF. L’ISIS ha preso parte a molte iniziative UNICEF, tra cui il sostegno per la campagna “Scuole per l’Africa”, che aiuta le comunità locali a costruire nuove scuole e a riabilitare quelle esistenti, ad attrezzarle in modo che i bambini possano seguire le lezioni adeguatamente e a formare gli insegnanti in modo che possano garantire un’istruzione di qualità. Si tratta di un progetto che offre la possibilità di conoscere e sostenere il lavoro dell’UNICEF nel mondo attraverso un percorso educativo e partecipativo. Aderendo all’iniziativa anche la nostra scuola ha sostenuto la Campagna “Scuole per l’Africa” che vede l’UNICEF e la Fondazione Nelson Mandela in prima fila nella lotta all’analfabetismo e per garantire il diritto all’istruzione ai bambini e ai ragazzi che vivono nel continente africano. Adottando il progetto ne è stato seguito lo sviluppo dando agli studenti l’opportunità di conoscere più da vicino la vita dei loro coetanei che vivono in altre parti del mondo. La passione ha coinvolto a tal punto i ragazzi che hanno partecipato ai meeting nazionali e hanno dato vita al primo gruppo Younicef del Veneto.
Negli ultimi anni, per volontà e grazie alle spontanee donazioni degli studenti, l’istituto è impegnato nel sostegno internazionale di minori in situazione di disagio in Africa e in India appoggiando le iniziative dell’associazione Fratelli dimenticati.
Nell’ambito dell’educazione alla cittadinanza e alla cultura europeista, L’ISIS ha anche partecipato al progetto pilota “Ambasciatori europei”, lanciato dalla Rappresentanza a Milano della Commissione europea, che ha selezionato laureandi e neolaureati che abbiano svolto stage presso le istituzioni europee o abbiano maturato significative esperienze legate ai temi dell’UE. Detti “ambasciatori”, ricevuta una specifica formazione presso la Rappresentanza europea a Milano, sono intervenuti nelle scuole per dibattere con gli studenti i temi della pacifica riunificazione dell’Europa attraverso la condivisione di valori comuni di democrazia e diritti fondamentali, sul futuro dell’UE e il prospettato allargamento alla Turchia, ai Balcani occidentali e i rapporti con i Paesi del Mediterraneo e dell’Est. Il Nightingale ha anche dato vita, da un paio d’anni, al “Laboratorio PES” (Parlamento Europeo degli Studenti), e ogni anno celebra la Giornata dell’Europa con una grande festa durante la quale sono presentati i lavori svolti dal PES alla presenza di esperti e personalità della società civile.
Per quanto riguarda la tutela delle differenze di genere e della parità, l’ISIS Nightingale ha una lunga tradizione; sono stati realizzati progetti in collaborazione con la Consigliera Regionale di Parità del Veneto, con l’Associazione Etica 2001 e con SOS Infanzia. Si tratta di una delle azioni tradizionali della scuola di Castelfranco sul delicato tema delle pari opportunità. Nell’ambito di questi progetti, aperti per lo più agli studenti delle classi quinte e alle loro famiglie per far conoscere le azioni e i servizi a tutela delle pari opportunità presenti nel territorio, ci si è avvalsi anche degli operatori del Telefono Rosa e della Cooperativa Sestante.
Global Education First Initiative
La Global Education First Initiative è un'iniziativa quinquennale promossa da Ban Ki-moon, Segretario Generale delle Nazioni Unite. Si tratta di una piattaforma ideata per sostenere al massimo livello gli obiettivi educativi concordati a livello internazionale da raggiungere entro il 2015 riportando le istituzioni nazionali sulla strada degli impegni assunti.
Il Segretario Generale ha affermato: "ponendo l’educazione al primo posto si può combattere la povertà e la fame, sviluppando le potenzialità umane e costruire società migliori e più stabili per tutti".
Le tre priorità di Education First sono:
- garantire l’istruzione ad ogni bambino
- migliorare la qualità dell'apprendimento
- promuovere la cittadinanza globale
Dal sito di Global Education First Initiative si può prendere atto dei numerosi eventi predisposti ai più alti livelli internazionali e le azioni chiave individuate per il raggiungimento degli obiettivi predisposti.
Congresso internazionale sulla cultura quale dimensione chiave dello sviluppo sostenibile, 15-17 maggio
L’Unesco ha promosso, dal 15 al 17 maggio 2013, in partenariato con la Cina, un congresso internazionale sul tema “Cultura: dimensione chiave dello sviluppo sostenibile”. Lo scopo è quello di riunire circa 450 policy-makers, rappresentanti di istituzioni che si occupano di sviluppo e di cultura, organizzazioni di società civile e Università per incoraggiare la discussione sul ruolo che la cultura può svolgere nell’agenda per lo sviluppo post-2015.
Secondo la visione dell’UNESCO, la necessità di sostenere un mainstreaming della cultura in tutti i piani e le strategie di sviluppo a livello globale, regionale e locale, si accompagna al riconoscimento dei fattori culturali quali elementi fondamentali per promuovere l’innovazione e la creatività. La valorizzazione del patrimonio artistico e culturale, il sostegno alle industrie culturali e creative e al turismo culturale sostenibile possono essere posti al centro delle politiche per il lavoro e la lotta alla povertà, anche nei Paesi in via di sviluppo.
Il riconoscimento della cultura quale dimensione chiave dello sviluppo sostenibile unisce l’iniziativa dell’UNESCO all’azione promossa dall’organizzazione United Cities Local Governments (UCLG), che, attraverso l’Agenda 21 per la cultura, mira ad introdurre la discussione su queste tematiche nell’ambito della Revisione ministeriale annuale del Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite (ECOSOC), che si terrà a Ginevra nel luglio 2013.
“Governance and Quality Education”
Il 26 e 27 aprile 2013 si è svolta ad Helsinki la 24° Conferenza dei Ministri dell’educazione del Consiglio d’Europa, dedicata al tema “Governance e qualità dell’educazione”. Concepita con lo scopo di riflettere sul ruolo e la responsabilità delle autorità pubbliche nell’assicurare l’educazione di qualità per ogni alunno, inclusi i Rom e le categorie più svantaggiate, la Conferenza è stata l’occasione per condividere conoscenze e risultati concreti ottenuti attraverso politiche ed iniziative nazionali e locali.
I lavori hanno riguardato 3 principali tematiche: la partecipazione e l’empowerment delle autorità locali nella governance dell’educazione, la necessità di stabilire un codice etico comune per gli insegnanti e il coinvolgimento di studenti e genitori nel concepimento e nella gestione delle attività educative. Nel lungo periodo ci si propone di testare dei possibili indicatori basati sui diritti umani capaci di misurare la qualità dell’educazione e il contributo dei diversi stakeholders.
Il legame tra i sistemi di governance dell’educazione e la qualità delle pratiche educative è stato più volte sottolineato e promosso nei lavori del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa. Nel Programma delle attività 2012-2013 si stabilisce, infatti, che la governance democratica affonda le sue radici nell’educazione, nella cultura e nelle politiche giovanili, quali fattori necessari a promuovere la partecipazione e la responsabilità condivisa tra i diversi attori della società.
Dal 27 giugno al 6 luglio 2013 si terrà, presso il Monastero di San Nicolò al Lido di Venezia, la quarta edizione della Venice School of Human Rights, un programma di studi gestito dallo European Inter-University Centre for Human Rights and Democratisation (EIUC).
La Venice School of Human Rights è nata con lo scopo di studiare le attuali sfide nel campo dei diritti umani, dando la possibilità ai partecipanti di esaminare accuratamente i dettagli e le possibili soluzioni dei temi trattati.
Dopo un'introduzione del sistema di protezione internazionale dei diritti umani, il programma di studi si svilupperà in tre principali tematiche tra quelle menzionate nella EU Strategic Framework and Action Plan on Human Rights and Democracy:
- Approccio diritti umani alla cooperazione allo sviluppo
- Diritti delle persone lesbiche, gay, bisessuali, trans gender
- Religione e diritti umani
Possono partecipare al programma di studio:
- Laureati con almeno una laurea triennale in legge, scienze politiche, umane e sociali
- Membri di organizzazioni governative e nongovernative
- Funzionari di organizzazioni internazionali
- Professionisti nel campo giuridico e ogni altra professione connessa ai diritti umani
- Ex studenti di Master europei e altri Master Regionali in Diritti Umani e Democratizzazione
Giovedì 30 maggio alle ore 12.00 UNICEF Veneto presenta, presso il Centro Diritti Umani dell'Università di Padova, il Rapporto 2013 La condizione dell’infanzia nel mondo – Bambini e disabilità.
Con questo Rapporto, l'UNICEF intende porre l’attenzione e dare maggiore visibilità al dibattito internazionale, necessario e sempre più urgente, sui diritti delle persone con disabilità e in particolare i bambini e gli adolescenti. Il Rapporto analizza i diversi contesti in cui essi, in uno scenario mondiale, possono venire a trovarsi anche in situazioni di conflitto o di emergenza. Elemento essenziale, la necessità di approcci fondati sull'inclusione e l'equità in ambiti quali lo sviluppo della prima infanzia, l'istruzione, la salute, l'alimentazione, l'intervento umanitario e la protezione.
Con 57 Stati partecipanti, l’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE) è la più grande organizzazione paneuropea impegnata a promuovere un approccio multidimensionale alla sicurezza. Avendo come riferimento gli impegni e gli standard riconducibili alla cosiddetta dimensione umana dell’OSCE, le schede di questo dossier presentano il mandato, le funzioni e le principali attività dei meccanismi e degli organi dell’Organizzazione impegnati a promuovere il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali.
Corso di laurea magistrale in Human Rights and Multi-level Governance (2 anni, 120 crediti)
L'Università di Padova lancia una nuova iniziativa nell'ambito delle sue lauree magistrali. A partire dall'anno academico 2013/2014 sarà attivato il Corso di laurea magistrale in lingua inglese in Human Rights and Multi-level Governance, che è la continuazione aggiornata e arricchita del Corso di laurea magistrale in Istituzioni e politiche dei diritti umani e della pace.
Il Corso prepara gli studenti a lavorare in contesti complessi a livello locale e internazionale, promuovendo valori etici e impegno sociale e contribuendo anche a sviluppare una cultura universale dei diritti umani come raccomandato dalle Nazioni Unite e dall’UNESCO.
Università degli Studi di Padova
Centro di Ateneo per i Diritti Umani
"Antonio Papisca"
Complesso Universitario
Via Beato Pellegrino, 28
35137 Padova
Tel 049 827 1813 / 1817
Posta elettronica
centro.dirittiumani@unipd.it
Posta certificata
centro.dirittiumani@pec.unipd.it
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