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27/1/2010
Primo piano del Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon, mentre parla al microfono.
© UN Photo/Paulo Filgueiras

27 gennaio: Messaggio del Segretario generale delle Nazioni Unite in occasione della giornata internazionale in memoria delle vittime dell’olocausto

Il tema della celebrazione di quest’anno negli uffici ONU di tutto il mondo è il lascito dei sopravvissuti.

Un numero incalcolabile di uomini, donne e bambini ha subito gli orrori dei ghetti e dei campi di concentramento nazisti, riuscendo tuttavia, in qualche modo, a sopravvivere.

Ognuno di loro è portatore di un messaggio fondamentale per tutti noi. Un messaggio sul trionfo dello spirito umano. Essi sono una prova vivente del fatto che la tirannia, per quanto possa esistere, non avrà mai il sopravvento.

I sopravvissuti hanno, inoltre, un ruolo essenziale nel mantenere viva la lezione dell’Olocausto per le generazioni future.

Auschwitz-Birkenau, il campo nazista più grande ed il più noto, è stato smantellato in questo stesso giorno, 65 anni fa. Lì come altrove, milioni di persone venivano maltrattate e assassinate. Ebrei, perlopiù. Tuttavia, anche altri sono stati bersaglio di queste atrocità. Ad Auschwitz, più di duemila tra le persone uccise erano Rom e Sinti, che abitavano nei cosiddetti “campi famiglia”.

I sopravvissuti all’Olocausto non resteranno con noi per sempre, ma i loro ricordi devono perdurare nel tempo. Dobbiamo preservare le loro storie – con commemorazioni e con lo studio della storia, ma soprattutto con uno sforzo ingente per prevenire qualunque forma di genocidio o altro atroce crimine.

Le Nazioni Unite sono assolutamente votate a questa causa. Insieme, impegniamoci a portare avanti come una missione il ricordo dell’Olocausto e a sostenere fino in fondo il diritto di ciascuno alla dignità umana.