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Con la Risoluzione A/HRC/49/L.1, adottata nella giornata di venerdì 4 marzo, il Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite ha deciso di istituire una Commissione d’inchiesta indipendente per investigare le violazioni commesse durante l’attacco militare della Russia all’Ucraina. La seduta si è aperta con l’osservazione di un minuto di silenzio in onore delle vittime del conflitto, mentre la Risoluzione è stata adottata dopo una votazione che ha visto 32 voti a favore, 13 astensioni e 2 voti contrari (Russia ed Eritrea).
In primo luogo, il Consiglio ha fortemente condannato le violazioni dei diritti umani e del diritto umanitario in seguito all’aggressione russa contro l’Ucraina e ha esortato la federazione russa ad interrompere immediatamente le ostilità, iniziando il ritiro veloce delle truppe e dei gruppi armati per garantire l’accesso sicuro di aiuti umanitari alle persone in difficoltà. La Commissione d’Inchiesta, pertanto, investigherà le violazioni dei diritti e stabilirà i fatti, le circostanze e le cause alla radice di esse, emanando raccomandazioni con lo scopo di individuare le responsabilità ed evitare che tali crimini rimangano impuniti.
L’ambasciatrice ucraina Yevheniia Filipenko ha decretato che è dovere della Commissione verificare i crimini commessi e identificarne i responsabili, in modo che una tale inosservanza dei diritti umani non ricapiti; mentre il delegato russo Evgeny Ustinov ha spostato l’attenzione sulle vittime causate dalle autorità ucraine, definendo la Commissione uno spreco di risorse che potevano invece essere indirizzate ad aiutare i civili in Ucraina.
15/3/2022