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26/11/2010
Placca raffigurante il simbolo ufficiale delle Nazioni Unite costituito dalla proiezione stereografica polare del globo terrestre attorniata da due rami di alloro.
© UN Photo/Mark Garten

Nazioni Unite: il 23 dicembre 2010 entrerà in vigore la Convenzione internazionale per la protezione di tutte le persone da sparizioni forzate

Il 23 novembre è stato raggiunto il numero minimo di ratifiche fissato per l'entrata in vigore della Convenzione internazionale per la protezione di tutte le persone da sparizioni forzate. Il testo della Convenzione è stato adottato dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite lo scorso 20 dicembre 2006. Dopo il deposito del ventesimo strumento di ratifica da parte dell'Iraq, la Convenzione entrerà in vigore trenta giorni dopo e quindi il prossimo 23 dicembre 2010.

Le funzioni principali della Convenzione, che è composta di 45 articoli, sono quelle di impedire la pratica delle sparizioni forzate e punire chi mette in atto tale pratica. La Convenzione, inoltre, riconosce il diritto della vittima (la persona scomparsa e qualsiasi individuo che ha ricevuto danno e sofferenza come risultato diretto della sparizione) a sapere la verità in relazione alla circostanze della sparizione forzata, all'avanzamento e ai risultati delle indagini e al destino della persona scomparsa.

La Convenzione chiede inoltre agli stati parte di prendere appropriati provvedimenti per proteggere testimoni, parenti delle vittime, coloro che sporgono denuncia, gli avvocati della difesa e chi svolge le indagini.

L'Alto Commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite, Navi Pillay, ha affermato che la Convenzione fornisce una cornice internazionale solida per porre fine all'impunità e perseguire la giustizia, e che essa avrà auspicabilmente come risultato un effetto deterrente significativo.

La Convenzione mette fuorilegge le sparizioni senza alcuna eccezione, affermando inequivocabilmente che non nessuna circostanza eccezionale potrà essere invocata come giustificazione per la pratica di sparizioni forzate, nemmeno lo stato o la minaccia di guerra, l'instabilità politica interna e qualsiasi altra emergenza pubblica (Art. 1).

L'articolo 26 della Convenzione, inoltre, istituisce un Comitato sulle sparizioni forzate che andrà ad affiancare gli altri otto Comitati (Treaty bodies) già esistenti nel sistema Nazioni Unite per la protezione dei diritti umani. Il Comitato sulle sparizioni forzate, composto da 10 esperti indipendenti di alta integrità morale e competenza riconosciuta nel campo dei diritti umani, avrà in particolare la funzione di monitorare il rispetto e la conformità degli stati parte alle disposizioni contenute nel documento analizzando i rapporti presentati periodicamente dagli stessi e, se lo stato membro ne dichiara separatamente la competenza, ricevere comunicazioni individuali (Art. 31).

La Convenzione al momento è stata ratificata dai seguenti paesi: Albania, Argentina, Bolivia, Burkina Faso, Cile, Cuba, Ecuador, Francia, Germania, Honduras, Iraq, Giappone, Kazakistan, Mali, Messico, Nigeria, Paraguay, Senegal, Spagna and Uruguay. Altri settanta paesi hanno firmato il documento: l'Italia rientra in questo gruppo, avendo provveduto alla sua firma il 3 luglio 2007.