A A+ A++

Intervento di Isabella Sala, Assessore alla Comunità e alle famiglie, Comune di Vicenza, 10 dicembre 2014.
© Centro Diritti Umani - UNIPD

Le delibere degli Enti Locali per il riconoscimento internazionale del Diritto Umano alla Pace

Nel 2013, il Centro di Ateneo per i Diritti Umani e la Cattedra UNESCO Diritti Umani, Democrazia e Pace dell’Università di Padova hanno proposto al Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani di lanciare una campagna di "city diplomacy" a favore del riconoscimento internazionale del diritto umano alla pace e a sostegno del lavoro svolto dal gruppo intergovernativo delle Nazioni Unite, impegnato nell’elaborazione di una Dichiarazione sul diritto alla pace.

Il 6 giugno 2013, la Presidenza del Coordinamento, facendo propria la proposta dell’Università di Padova ha pertanto invitato Comuni, Province e Regioni ad adottare un Ordine del giorno (Odg), preparato dal Centro di Ateneo per i Diritti Umani, per il riconoscimento internazionale del diritto umano alla pace. Grazie a tale campagna, in Italia, il diritto umano alla pace ha già trovato formale riconoscimento negli Statuti di numerosi Comuni e Province e in apposite leggi delle Regioni. Il testo standard della cosiddetta “norma pace diritti umani” è il seguente:

“Il Comune … (la Provincia, la Regione) in coerenza con i principi costituzionali che sanciscono il ripudio della guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali, la promozione dei diritti umani, delle libertà democratiche e della cooperazione internazionale, riconosce nella pace un diritto fondamentale degli uomini e dei popoli.”

La prima legge regionale in materia è la n. 18 del 1988 della Regione del Veneto il cui articolo 1 è considerato paradigmatico per la successiva produzione normativa e il conseguente impegno degli enti locali e regionali, volto a promuovere e sostenere programmi di educazione e formazione alla pace e ai diritti umani. In questo senso, la legislazione subnazionale italiana precede il diritto internazionale. Tale caso è tuttora unico al mondo ed esemplare per altri Paesi.

Al marzo 2015, sono 144 gli enti locali che hanno aderito alla Campagna Internazionale per il riconoscimento del Diritto umano alla pace (vedi elenco).