A A+ A++

Due bambini di diversa razza giocano insieme in altalena
© UNESCO/Deriaz, D.

Statistiche dei casi di discriminazioni razziali segnalati dall’UNAR nel 2013

Nel corso del 2013, secondo i dati forniti dall’UNAR nella relazione al Presidente del Consiglio dei Ministri sull’attività svolta nel 2013, sono pervenute all’Ufficio 1142 segnalazioni pertinenti: di queste, 784 sono discriminazioni su base etnico-razziale. A queste, seguono le discriminazioni determinate dall’orientamento sessuale (circa il 10% del totale), quelle della disparità contro persone disabili (9,2% dei casi) e infine le discriminazioni per età che arrivano all’8,9% delle segnalazioni.

Per quanto riguarda i diversi ambiti in cui si determinano discriminazioni, rispetto ai 784 casi di discriminazione determinata da “fattori etnico-razziali”, nella sua azione di monitoraggio sui media e su internet, i mass-media rappresentano il fronte più frequente di discriminazione, con il 27,3% dei casi in tale ambito.

Se le segnalazioni pervenute nel corso del 2013 hanno riguardato ambiti come i mass media, che arrivano a raccogliere il 27,3% delle segnalazioni rispetto al 16,8% del 2012, l’ambito delle discriminazioni nel campo del lavoro è sceso dal 37,8% di casi identificati nel 2012 al 15,7% del 2013. Sono scese ulteriormente anche le discriminazioni nell’ambito dell’accesso alla casa e nella convivenza inter-etnica, con il 3,9% dei casi, in ulteriore declino rispetto al 4,6% dei casi del 2012. Il rapporto segnala invece una costante crescita di casi di crimini a sfondo razziale, arrivati a 288 nel 2013.

Aggiornato il

20/11/2015