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10/1/2015
La sede della Corte Penale Internazionale ne L'Aia, Paesi Bassi.
© Vincent van Zeijst/Vincent van Zeijst

Corte penale internazionale: il 2 gennaio 2015 la Palestina accede allo Statuto di Roma

Il 2 gennaio 2015 la Palestina ha finalizzato le procedure per accedere allo Statuto di Roma, trattato che istituisce la Corte penale internazionale (CPI), primo tribunale internazionale permanente incaricato di perseguire gli individui responsabili di crimini internazionali. Ai sensi dell'art. 126(2) dello Statuto, per la Palestina lo Statuto di Roma entrerà in vigore il 1° aprile 2015

Contestualmente alle procedure per accedere allo Statuto di Roma, il 1° gennaio 2015 lo Stato palestinese ha altresì depositato presso la Cancelleria della Corte penale internazionale una dichiarazione ai sensi dell'art. 12(3) dello Statuto di Roma con la quale si dichiara di accettare la giurisdizione della Corte a partire dal 13 giugno 2014 allo scopo di identificare, perseguire e giudicare individui colpevoli di crimini commessi nel territori palestinesi occupati, inclusa Gerusalemme Est. 

Tale dichiarazione, così come previsto dall'art. 11 dello Statuto di Roma, rende di fatto possibile l'esercizio della giurisdizione della Corte penale internazionale anche per crimini commessi prima dell'entrata in vigore dello Statuto di Roma per lo Stato interessato (per la Palestina, il 1° aprile 2015). Spetta ora all’Ufficio del Procuratore decidere se procedere o meno. In particolare, solamente qualora le informazioni ricevute lo convincano che vi sono basi ragionevoli per giustificare l’avvio di un’indagine, il Procuratore potrà presentare ad una Camera preliminare una richiesta di autorizzazione in tal senso.

L'accesso dello Stato palestinese allo Statuto di Roma porta a 123 il numero gli Stati parte allo strumento istitutivo della Corte penale internazionale.