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30/6/2014
Sfollati interni, foto scattata dall'interno di una tenda dell'Agenzia UN per i rifugiati
© UN Photo/Martine Perret

UNHCR: Pubblicato il rapporto Global Trend 2013

Il 20 giugno 2014 l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) ha reso noti i dati riferiti alle persone in fuga nel mondo, in relazione all’anno 2013.

Il Global Trend 2013, basato su dati raccolti da Governi, organizzazioni non governative e UNHCR, rivela che alla fine del 2013 si contavano 51,2 milioni di migranti forzati: la cifra segna il record peggiore mai raggiunto dalla fine della seconda guerra mondiale.

I dati relativi alle migrazioni forzate contenuti nel rapporto Global Trends riguardano tre gruppi diversi: i rifugiati, i richiedenti asilo e gli sfollati interni. Il numero relativo ai rifugiati ammonta a 16,7 milioni di persone a livello globale. Collettivamente, gli afghani, i siriani e i somali - che insieme rappresentano oltre la metà del totale dei rifugiati a livello mondiale – costituiscono le nazionalità maggiormente rappresentate tra le persone di cui l'UNHCR si occupa. Il 2013 ha visto 1,1 milioni di persone presentare domanda di asilo, la maggior parte dei quali nei paesi sviluppati. Ma il numero che desta maggior sconcerto è segnato dalle 25.300 domande di asilo presentate da minori non accompagnati. Gli sfollati interni – ovvero quelle persone che sono costrette ad abbandonare le loro case, ma che rimangono comunque all’interno nel proprio paese – hanno raggiunto la cifra record di 33,3 milioni di persone, rappresentando l’incremento più elevato rispetto a ogni altro gruppo di cui si parla nel rapporto.

Complessivamente l’incremento massiccio dei migranti è dovuto per lo più alla guerra in Siria, seguita dal peggioramento delle condizioni di sicurezza nella Repubblica Centrafricana e in Sud Sudan. Le preoccupazioni maggiori sono dettate dalle implicazioni che tale trend negativo ha avuto e continuerà ad avere sull’entità degli aiuti internazionali dei paesi donatori, nonchè sulle possibilità di assorbimento e la capacità di accoglienza dei paesi più prossimi alle aree di crisi dei rifugiati.