COP29: La Conferenza sul Clima delle Nazioni Unite si conclude con l’accordo su un obiettivo di finanziamento climatico di 1,3mila miliardi di dollari entro il 2035
Dopo due settimane di negoziati durante la COP29, la conferenza delle Nazioni Unite sul clima che si è tenuta a Baku nel novembre 2024, i delegati hanno concordato un obiettivo innovativo di finanziamento climatico per i Paesi in via di sviluppo di 300 miliardi di dollari all'anno entro il 2035, in sostituzione del precedente obiettivo di 100 miliardi di dollari. Il vertice ha anche finalizzato le regole per un mercato globale del carbonio sostenuto dalle Nazioni Unite, promuovendo lo scambio di crediti di carbonio per incentivare la riduzione delle emissioni. Inoltre, altri risultati includono un nuovo sostegno ai piani di adattamento delle nazioni meno sviluppate e un programma focalizzato sul genere e i cambiamenti climatici.
Nonostante questi passi avanti, le reazioni sono state contrastanti. Infatti, le nazioni più vulnerabili, come i piccoli Stati insulari e alcuni Paesi africani, hanno definito insufficiente l'obiettivo di finanziamento, evidenziando la disparità tra le esigenze dei Paesi sviluppati e di quelli in via di sviluppo.
Il Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres, da un lato, ha accolto l'accordo come una “base su cui costruire”, dall'altro ha espresso disappunto, chiedendo una maggiore ambizione nei finanziamenti e nella mitigazione, per poter essere all’altezza della più grande sfida dei nostri tempi.
Guardando al futuro, la COP29 pone le basi per la COP30 in Brasile e, tra gli aspetti positivi, il Segretario esecutivo delle Nazioni Unite per i cambiamenti climatici Simon Stiell ha descritto l’accordo come “una polizza assicurativa per l'umanità”, esortando a una rapida attuazione. Anche la delegazione dell'Unione Europea è rimasta ottimista, sottolineando l'importanza della mobilitazione del settore privato per raggiungere l'ambizioso obiettivo di finanziamento. Tuttavia, gli appelli ad un’azione urgente e immediata si sono sollevati dal momento che le nazioni hanno riconosciuto la sfida incombente di tradurre gli impegni presi in risultati tangibili e d’impatto.