Consiglio di Sicurezza

Nazioni Unite: Dibattito del Consiglio di Sicurezza sul multilateralismo e la governance globale

Fu Cong, Permanent Representative of the People’s Republic of China to the United Nations and President of the Security Council for the month of February, chairs the Security Council meeting on maintenance of peace and security of Ukraine.

This was the 9867th meeting, and it immediately followed the 9866th meeting on maintenance of peace and security of Ukraine.
© UN Photo/Evan Schneider

Nel 2025, le Nazioni Unite celebrano il loro 80° anniversario. Durante la riunione ministeriale del Consiglio di Sicurezza sul Mantenimento della Pace e della Sicurezza Internazionale: Praticare il Multilateralismo, Riformare e Migliorare la Governance Globale, tenutasi il 18 febbraio 2025, il Segretario Generale dell'ONU, António Guterres, ha riconosciuto l'importanza dell'ONU nel preservare la pace e la sicurezza mondiale ed ha sottolineato che la struttura dell'organizzazione, in particolare quella del Consiglio di Sicurezza, deve essere riformata per rispecchiare le circostanze attuali. 
Guterres ha sottolineato la necessità di riformare l'organizzazione per affrontare le sfide che il mondo sta affrontando. Ha affermato che "il terrorismo e l'estremismo violento rimangono flagelli persistenti. Vediamo diffondersi un oscuro spirito di impunità. La prospettiva di una guerra nucleare rimane - scandalosamente - un pericolo chiaro e presente."
Il dibattito si è concentrato principalmente su quanto sia cruciale per i Paesi membri lavorare insieme in un contesto multilaterale per affrontare i meccanismi di risoluzione dei problemi globali e migliorarne l'efficacia e l'equità. 

Il dibattito ha sottolineato il chiaro cambiamento delle dinamiche di potere all'interno dell'organizzazione, dovuto soprattutto all'influenza delle nazioni del Sud globale che sottolineano la necessità di un ordine mondiale più inclusivo. I rappresentanti di questi paesi hanno chiesto seggi africani permanenti nel Consiglio di Sicurezza con potere di veto. La Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale (FMI) sono stati criticati per il loro ruolo nella esacerbare le disuguaglianze e nell'aiutare solo le nazioni ricche. Le nazioni dell’Africa hanno chiesto una riforma per alleggerire gli oneri del debito e migliorare la loro rappresentanza nell'attuale sistema finanziario globale.  

Durante il dibattito, le nazioni hanno criticato le Nazioni Unite, sottolineando la natura non rappresentativa del Consiglio di Sicurezza e il suo processo decisionale non democratico. Tra gli altri paesi, gli Stati Uniti hanno espresso dubbi sulla capacità dell'organizzazione di mantenere l'armonia internazionale. Il rappresentante degli Stati Uniti ha accusato Cina e Russia di essere i maggiori “motori dell'instabilità nel mondo di oggi”, sottolineando la guerra in Ucraina e lo sfruttamento da parte della Cina del suo status di paese in via di sviluppo. In risposta, l'ambasciatore russo Vasily Nebenzya ha sottolineato che il mondo è a rischio di un confronto militare diretto tra potenze nucleari, poiché i Paesi occidentali continuano a violare il diritto internazionale e a minare l'autorità delle Nazioni Unite.

Durante la riunione è stata inoltre discussa la questione del crescente unilateralismo e della privatizzazione degli organismi internazionali, dove i rappresentanti di varie nazioni hanno ribadito l'importanza del multilateralismo. I rappresentanti hanno esortato le Nazioni Unite ad adattarsi al mutevole panorama geopolitico, evidenziando il rischio di perdere la loro importanza vista la crescente crisi di fiducia nell'ONU, come ha sottolineato Waleed Abdul Karim El-Khereiji, Vice Ministro degli Affari Esteri dell'Arabia Saudita. Il Ministro degli Affari Esteri dell'Uganda ha sottolineato come “il futuro del multilateralismo dipende dalla volontà degli attori statali e non statali di reimmaginare e rivitalizzare il sistema”.

 

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Consiglio di Sicurezza global governance pace riforma Nazioni Unite