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L'inclusione scolastica nell'era della superdiversità: sfide e opportunità

Nell'era della superdiversità, le classi scolastiche sono diventate laboratori di eterogeneità culturale, linguistica e sociale. Se da un lato la diversità offre opportunità di crescita e arricchimento per tutti gli studenti, dall'altro emergono sfide significative legate a discriminazione ed esclusione sociale. Questo articolo analizza il concetto di inclusione scolastica, esplorando i vantaggi dei contesti eterogenei per studenti con e senza disabilità e per chi ha background migratorio. Particolare attenzione è dedicata alle barriere all'inclusione, come l'etichettamento e i processi di stigmatizzazione, e alle strategie per costruire ambienti scolastici veramente inclusivi che rispettino i diritti umani di tutti.
Inclusione a scuola
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Sommario

  • Le scuole di oggi
  • Il concetto di inclusione
  • I vantaggi dei contesti scolastici eterogenei e inclusivi
  • Le barriere all'inclusione scolastica
  • Conclusioni: verso una scuola inclusiva per tutti

Le scuole di oggi

Al giorno d’oggi bambini e adolescenti vivono in un mondo interconnesso e in rapida evoluzione, caratterizzato da sfide globali senza precedenti: la persistenza di conflitti armati, il divario crescente tra ricchi e poveri, la pervasività di situazioni discriminatorie e la crisi climatica e ambientale (UN, 2015). Questi fenomeni stanno intensificando i processi migratori, influenzando lo sviluppo delle giovani generazioni in tutto il mondo e aumentando le opportunità di scambio e interazione sociale e interculturale nella vita quotidiana (Greener, 2022).
In questo contesto, alcuni studiosi hanno proposto il concetto di "superdiversità" (Vertovec, 2019; Troyan & Auger, 2022), definito come la coesistenza di differenze linguistiche e culturali nei contesti sociali, che porta all'emergere di nuove posizioni sociali, status e stratificazioni. Vertovec (2019) usa questo termine per enfatizzare il numero considerevole di persone collegate tra loro da prospettive culturali, demografiche e socioeconomiche differenti. Gli alti livelli di eterogeneità osservabili nella società contemporanea si riflettono inevitabilmente nei contesti scolastici. Questa eterogeneità può essere attribuita a diversi fattori: genere, etnia, status migratorio, orientamento sessuale e presenza di disabilità (Juvonen e coll., 2019). Se da un lato i benefici sociali e accademici associati alla presenza di eterogeneità nelle classi sono numerosi, dall'altro i rischi potenziali di esclusione sociale e marginalizzazione sono altrettanto significativi, in particolare data la prevalenza di comportamenti e atteggiamenti discriminatori verso studenti percepiti come "diversi".
Ciò comporta un rischio significativo di isolamento sociale, ansia, depressione e altri problemi di salute mentale, soprattutto per bambini e adolescenti con vulnerabilità (Bacioglu, 2022). Inoltre, queste circostanze rappresentano una violazione dei diritti associati all’inclusione sociale sanciti nella Convenzione sui Diritti dell’Infanzia (CRC; UN, 1989).

Il concetto di inclusione

Il concetto contemporaneo di inclusione scolastica è emerso soprattutto dopo la pubblicazione dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile (UN, 2015), che con il suo Obiettivo 4 invita a promuovere un' “istruzione di qualità inclusiva ed equa" e "opportunità di apprendimento permanente per tutti", mirando a creare "un mondo giusto, equo, tollerante, aperto e socialmente inclusivo".
L'inclusione scolastica implica garantire la partecipazione attiva di ogni studente e studentessa e creare un ambiente caratterizzato da relazioni sociali positive, riconoscendo le differenze tra individui e prendendosi cura dei loro bisogni (Schwab et al., 2024). Il paradigma più recente dell'inclusione sfida l'identificazione semplicistica della vulnerabilità basata su un focus sulle difficoltà, celebrando invece l'eterogeneità e le differenze come punti di forza (Slee, 2019).

I vantaggi dei contesti scolastici eterogenei e inclusivi

Diversi studi hanno dimostrato che l'inclusione di studenti con disabilità e background migratorio nelle classi tradizionali ha un impatto positivo sia sulla performance scolastica che sulle abilità sociali (Karatas et al., 2022; Kart & Kart, 2021; Kefallinou et al., 2020).

Benefici per gli studenti con disabilitàPer gli studenti con disabilità, l'inclusione scolastica facilita un maggiore successo scolastico e fornisce opportunità di crescita in contesti inclusivi (Kefallinou e coll., 2020). Gli ambienti inclusivi sono associati a migliori performance scolastiche e interazioni sociali. Da una prospettiva comportamentale, l'inclusione consente agli studenti e alle studentesse con disabilità di osservare e apprendere comportamenti socialmente accettabili dai loro pari, facilitando il miglioramento del loro comportamento.

Benefici per gli studenti con sviluppo tipico. Uno studio longitudinale (Szumski et al., 2022) ha rivelato che il rendimento scolastico degli studenti a sviluppo tipico rimane costante, indipendentemente dalla presenza di pari con disabilità nelle loro classi. Riguardo agli effetti sociali, gli studenti e le studentesse senza disabilità beneficiano dall'interazione con pari con disabilità, apprendendo rispetto, accettazione delle differenze e sviluppando nuove amicizie. Inoltre, mostrano una riduzione di paura, pregiudizio e discriminazione, con un aumento di tolleranza e comprensione (Kart & Kart, 2021).

Benefici della diversità culturale. I vantaggi delle classi eterogenee sono associati anche alla diversità culturale. Rucinski e coll. (2019) hanno trovato un'associazione positiva tra diversità culturale nelle classi e competenza sociale dei bambini. Inoltre, Aral e coll. (2021) hanno dimostrato che contesti scolastici culturalmente diversi possono facilitare la promozione di relazioni sociali positive tra giovani locali e rifugiati.
Per quanto riguarda gli effetti cognitivi, Ordaz e Mosqueda (2021) hanno dimostrato che ambienti inclusivi consentono agli studenti da background diversi di raggiungere migliori risultati scolastici. Anche per gli alunni nativi, l'inclusione può mitigare gli effetti negativi di condizioni svantaggiose come il basso status socioeconomico familiare.

Le barriere all'inclusione scolastica

Nonostante i vantaggi, gli studenti con caratteristiche stigmatizzate o identità minoritarie sono a maggior rischio di esclusione sociale, discriminazione, bullismo e vittimizzazione (Juvonen et al., 2019).

Una delle barriere principali è la tendenza a enfatizzare le difficoltà di coloro con vulnerabilità. Il focus su una specifica vulnerabilità porta alla categorizzazione delle persone, con enfasi su aspetti considerati inadeguati. Questo fenomeno è chiamato etichettamento e contribuisce alla formazione di pregiudizi e stereotipi (Chatzitheochari et al., 2022). 
L'etichettamento agisce attraverso processi negativi (Matos et al., 2023):

  • Deindividualizzazione: l'atto di porre enfasi sugli attributi stereotipici associati a un particolare gruppo, portando gli individui a essere giudicati in base alla loro etichetta diagnostica piuttosto che alle loro caratteristiche uniche e positive. 
  • Stigmatizzazione: l'uso di termini stigmatizzanti fa sì che sia la persona in questione che chi la circonda dirigano l'attenzione verso questi aspetti negativi, impattando sulla qualità delle interazioni sociali.
  • Distanza sociale: la tendenza a vedere coloro che sono stati etichettati come appartenenti a gruppi diversi e spesso in opposizione a tutti gli altri.
     

Questi processi hanno conseguenze significative per la qualità delle interazioni sociali. Studi indicano che i bambini con disabilità sono meno frequentemente coinvolti in attività di gioco e ricreazione con i loro pari, e quando sono inclusi, sono spesso invitati a partecipare ad attività più tranquille (Woodgate et al., 2020). Similmente, gli studenti con status migratorio sono più propensi a giocare da soli (Cavicchiolo et al., 2020).
La persistenza di circostanze che generano discriminazione ed esclusione sociale aumenta la probabilità di esiti negativi sulla salute mentale, inclusi ansia, depressione e problemi comportamentali (Bacioglu, 2022). Diversi studi hanno dimostrato che sperimentare l'esclusione sociale può portare a un aumento di disagio mentale e fisico, con problemi sia a breve che a lungo termine, specialmente durante l'infanzia e l'adolescenza (Wesselmann et al., 2022).

Conclusioni: verso una scuola inclusiva per tutti

Le differenze e l'eterogeneità che gli alunni presentano nelle classi di oggi rappresentano un'opportunità per avviare interazioni con pari provenienti da culture diverse e con caratteristiche diverse. Tuttavia, questo presenta anche una sfida alla costruzione di ambienti inclusivi. È quindi vitale favorire lo sviluppo di una cultura scolastica inclusiva che dia priorità al benessere di tutti gli studenti.
Per raggiungere questo obiettivo, è essenziale sviluppare e implementare programmi di intervento efficaci fin dalla prima infanzia. 
Solo attraverso un impegno sistematico e coordinato a tutti i livelli del sistema educativo sarà possibile costruire contesti scolastici veramente inclusivi, in grado di valorizzare ogni studente e di preparare le nuove generazioni a vivere in società sempre più diverse e interconnesse, nel pieno rispetto dei diritti umani di tutti.


Bibliografia

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Bacioglu, S. D. (2022). Cyber risks awaiting children and young people in the 21st Century. Current Approaches to Psychiatry, 14(1), 29-38. https://doi.org/10.18863/pgy.896800 

Cavicchiolo, E., Manganelli, S., Bianchi, D., Biasi, V., Lucidi, F., Girelli, L., Cozzolino, M., & Alivernini, F. (2020). Social inclusion of immigrant children at school: The impact of group, family and individual characteristics, and the role of proficiency in the national language. International Journal of Inclusive Education, 27(2), 146–166. https://doi.org/10.1080/13603116.2020.1831628 

Chatzitheochari, S., Velthuis, S., & Connelly, R. (2022). Childhood disability, social class and social mobility: A neglected relationship. British Journal of Sociology, 73(5), 959-966. https://doi.org/10.1111/1468-4446.12974 

Greener, I. (2022). The ‘new five giants’. Conceptualising the challenges facing societal progress in the 21st century. Social Policy & Administration, 56(2), 329–342. https://doi.org/10.1111/spol.12708 

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Woodgate, R. L., Gonzalez, M., Demczuk, L., Snow, W. M., Barriage, S., & Kirk, S. (2020). How do peers promote social inclusion of children with disabilities? A mixed-methods systematic review. Disability and Rehabilitation, 42(18), 2553–2579. https://doi.org/10.1080/09638288.2018.1561955  

Parole chiave

inclusione educazione giovani scuola