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20/9/2015

Campagna “Un’altra difesa è possibile”: raggiunto il tetto delle 50.000 firme a supporto della Legge di iniziativa popolare “Istituzioni e modalità di finanziamento del Dipartimento per la Difesa civile, non armata e nonviolenta”

Una delegazione della Campagna “Un’altra difesa è possibile” è stata ricevuta dalla Presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini per ufficializzare l’accoglienza istituzionale delle 53.435 firme raccolte a supporto della Legge di iniziativa popolare “Istituzioni e modalità di finanziamento del Dipartimento per la Difesa civile, non armata e nonviolenta” con la richiesta che la proposta di legge venga messa al più presto in discussione in Aula.

I rappresentanti delle sei Reti promotrici dell’iniziativa (Rete Italiana per il Disarmo, Rete della Pace, Tavolo interventi civili di pace, Conferenza nazionale degli Enti di Servizio Civile, Forum Nazionale Servizio Civile, Campagna Sbilanciamoci!) sostenuta da centinaia di associazioni e gruppi locali e da decine di sindaci di tutta Italia hanno illustrato alla Presidente Boldrini i contenuti della proposta di Legge.

La Campagna intende dare piena attuazione agli articoli 11 e 52 della Costituzione (ripudio della guerra e difesa della patria affidata ai cittadini) e contribuire quindi ad avviare in Italia una politica di difesa della popolazione, del territorio e delle istituzioni attraverso il servizio civile, la protezione civile, i corpi civili di pace e un Istituto di ricerche sulla pace ed il disarmo. Il disegno di legge prevede l’istituzione presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, del “Dipartimento della difesa civile, non armata e nonviolenta” il quale avrà il compito di predisporre piani per la difesa civile non armata e nonviolenta e coordinarne la loro attuazione, svolgere attività di ricerca per la pace e il disarmo, favorire la prevenzione dei conflitti armati, la riconciliazione, la mediazione e la promozione dei diritti umani e contrastare le situazioni di degrado sociale, culturale ed ambientale.

Ora che la prima fase di azione della mobilitazione si è conclusa, la Campagna inizierà un’azione di sensibilizzazione verso Deputati e Senatori affinché possano avviare un dibattito sulla necessità che anche in Italia venga riconosciuta a livello istituzionale una forma di difesa alternativa a quella militare.