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1 ottobre 2009: Entra in vigore il Protocollo 14 bis alla Convenzione europea dei diritti umani - in attesa che succeda altrettanto con il Protocollo 14

Il primo ottobre 2009 è entrato in vigore (in forza delle tre ratifiche richieste) il  Protocollo 14 bis alla Convenzione europea sui diritti umani, adottato appena tre mesi prima: il 25 maggio 2009.

Il Protocollo 14 bis introduce in forma urgente alcune riforme procedurali previste nel Protocollo 14, adottato il 13 maggio 2004 e non ancora in vigore, le quali mirano a garantire a medio e a lungo termine l’effettività del sistema di garanzia offerto dalla Corte europea dei diritti dell’uomo, sempre più minacciata dall'enorme numero di ricorsi individuali che pervengono a Strasburgo.

Con la riforma introdotta dal Protocollo 14, le decisioni di ammissibilità verranno prese da un singolo giudice, assistito da relatori extra-giudiziari. Sui ricorsi riconducibili ad una stessa tipologia (in pratica quelli che si riferiscono ad una medesima carenza strutturale a livello nazionale), si potrà pronunciare un comitato di tre giudici sulla base di una procedura semplificata. Un ricorso potrà essere dichiarato irricevibile se il ricorrente non lamenta un pregiudizio significativo derivante dalla preseunta violazione della Convenzione.

Inoltre il Protocollo introduce un giudizio di conformità (il Comitato dei ministri può chiedere che la Corte accerti che lo stato non sta eseguendo una precedente sentenza emessa suo carico) e un giudizo interpretativo da dare su precedenti sentenze, finalizzato a togliere ogni ostacolo all'esecuzione delle sentenze di merito della Corte.

Il Protocollo prevede anche il Commissario del Consiglio d'Europa per i diritti umani possa presentare osservazioni scritte alla Corte. Infine, esso prevede esplicitamente che l'Unione Europea possa aderire alla Convenzione europea sui diritti umani e che quindi gli organi e le istituzioni dell'Unione possano essre sottoposti al giudizio della Corte.

Il Protocollo 14 non è ancora entrato in vigore, in mancanza della ratifica della Federazione Russa. L'Italia lo ha ratificato in forza della della Legge 15 dicembre 2005, n. 280.

Il Consiglio d'Europa ha stralciato una parte delle disposizioni del Protocollo 14, inserendole in un Protocollo 14 bis che quindi anticipa alcuni aspetti della procedura riformata, più precisamente: il giudice unico, che può in via definitiva dichiarare inammissibiil e archiviare i ricorsi individuali chiaramente irrivevibili; e il Comitato di tre giudici, che può in via definitiva dichiarare inammissibili o archiviare i ricorsi, o anche deciderli nel merito, se essi presentano un caso oggetto di una giusrisprudenza consolidata della Corte. Le nuove regole semplificate valgono, per il momento, solo nei riguardi dei ricorsi riguardanti gli stati che hanno ratificato il Protocollo 14 bis. Per il momento, l'Italia non lo ha ancora nemmeno firmato.

Aggiornato il

7/10/2009