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I networks europei per la prevenzione dei conflitti, la gestione delle crisi e la costruzione della pace

Nel settore della prevenzione dei conflitti, della gestione delle crisi, e della costruzione della pace il dialogo della società civile con le istituzioni europee è svolto prevalentemente da European Peacebuilding Liaison Office (EPLO) e da Crisis Management Initiative (CMI).

European Peacebuilding Liaison Office è una piattaforma europea di società civile alla quale aderiscono 25 ONG e networks di ONG impegnate nella trasformazione e risoluzione nonviolenta dei conflitti. EPLO, insieme con International Crisis Group, International Alert e European Policy Centre, ha dato vita alla Conflict Prevention Partnership (CPP) al fine di rafforzare le capacità dell’UE per la prevenzione dei conflitti, la gestione delle crisi e il peacebuilding. La CPP, finanziata dall’UE, fornisce alle istituzioni europee e ai governi nazionali informazioni, analisi e raccomandazioni per gli interventi di polizia e militari dell’UE.
All’interno di EPLO è attivo il «Working Group on Civil Interventions for Sustainable Peace – CISP», il cui mandato è quello di dialogare con le istituzioni UE per favorire l’efficacia dei contributi civili alla prevenzione dei conflitti, alla gestione delle crisi e al peacebuilding, così da ridurre la dipendenza dalle forze militari per attività che possono essere realizzate meglio da personale civile. Altri gruppi di lavoro tematici riguardano «Peacebuilding and Development – PBD» e «Funding for Peace - FfP».

La Crisis Management Initiative è una struttura indipendente di società civile finlandese fondata nel 2000 per iniziativa di Martti Ahtisaari. La sua membership è di tipo individuale. CMI svolge attività di analisi, azione e advocacy, in particolare promuove nuove forme di «sustainable security», riunisce attori di diversa natura per cercare soluzioni comuni alle sfide della sicurezza, sostiene azioni e processi di «capacity building» nella prevenzione, risoluzione e trasformazione dei conflitti sulla base del principio di interdipendenza tra sicurezza, sviluppo, good governance, giustizia e riconciliazione.

A livello internazionale, un esempio significativo del ruolo delle ONG nel peacebuilding e nella prevenzione dei conflitti violenti è rappresentato dalla Global Partnership for the Prevention of Armed Conflict (GPPAC).
E’ una rete di 15 networks regionali in Africa (Nairobi Peace Initiative-Africa, West African Network for Peacebuilding, African Centre for the Constructive Resolution of Disputes), America Latina (Regional Coordination for Economic and Social Research), Nord America (Peacebuild: The Canadian Peacebuilding Network, Alliance for Peacebuilding), Asia (Regional Centre for Strategic Studies, Pacific People Building Peace, Initiatives for International Dialogue, Peaceboat, Foundation for Tolerance International), Medio Oriente e Nord Africa (Arab Partnership for Conflict Prevention and Human Security), Caucaso (International Center on Conflict and Negotiation, Nonviolence International), Balcani occidentali (Nansen Dialogue Network), Europa dell’Est (Nonviolence International), Europa occidentale (European Centre for Conflict Prevention).