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NEWSLETTER N. 12 - Maggio 2012

2° Corso di Alta Formazione per esperti in Educazione civica, diritti umani, cittadinanza, costituzione (A.A. 2009/2010)

Programma “Cittadinanza  e  Costituzione” del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

In questo numero della newsletter segnaliamo il progetto “Cittadini ... di buona Costituzione” promosso dalla rete di scuole che fa capo al 5° circolo didattico “E. Montale” di Scampia (Napoli) e coordinato dalle professoresse Angela Bocchetti ed Ernesta Brusciano. Il progetto è nato dalla lettura attenta dei bisogni del territorio con la finalità generale di creare un ambiente in cui il ragazzo stesse bene con se stesso e con gli altri e fosse perciò motivato all’apprendimento.
I destinatari del progetto sono stati gli alunni della scuola dell’infanzia e primaria della scuola polo, gli alunni della scuola primaria, secondaria di primo e secondo grado delle scuole in rete. Inoltre, i docenti, i genitori, il personale ATA delle diverse scuole e i soggetti socialmente costituiti sul territorio (come associazioni, enti , ...), i comitati dei cittadini e le istituzioni. Dall’analisi dei bisogni è emerso, comune a tutte le realtà scolastiche coinvolte, un vuoto di cittadinanza e di partecipazione che senz’altro va capito, accolto e tradotto in azioni. L’educazione alla cittadinanza è stata ed è, dunque, la mission della rete scolastica.
L’obiettivo fondamentale è stato quello della costituzione di una Community Care, ossia di una comunità che sa prendersi cura di se stessa e sa partecipare politicamente. Quest’obiettivo è stato perseguito attraverso molti, e davvero interessanti, percorsi didattici, diversi a seconda dell’età e dell’ordine di scuola degli alunni coinvolti (vedi i files allegati al progetto).

Gli aspetti innovativi e di maggior rilievo sono stati:

- La costituzione di una rete regionale e interregionale tra scuole di ogni ordine e grado che ha consentito di lavorare in maniera sinergica, potenziando e amplificando le risorse disponibili.

- L’attivazione di una rete interistituzionale e multifunzionale in grado di collegare gli interventi tra i vari soggetti coinvolti nel percorso formativo ed educativo degli alunni, che ha costituito un supporto essenziale per l’attivazione di un progetto mirato e calibrato sulle reali esigenze individuali degli allievi. Educare alla cittadinanza, infatti, non può che richiedere di vivere le presenze territoriali nella dimensione del partenariato e della cooperazione, ciò che qualifica, appunto, il lavoro di rete.

- Creazione di una partnership educativa scuola-famiglia.

- L’elaborazione del giornalino “La Repubblica dei piccoli” in rete e forum tematici. Il giornalino, in particolare, ha consentito ad ogni classe e a ciascun alunno di parlare di sé, fermando alcuni momenti del suo itinerario di apprendimento, e ripercorrere i frammenti lasciati lungo il percorso. Esso può essere considerato il filmato documentale della vita e del percorso di ogni classe.

Per prendere visione delle numerose attività, vedi il progetto inserito nella piattaforma dell’Ansas.

 

Programma mondiale per l’educazione ai diritti umani delle Nazioni Unite

Proponiamo una riflessione su Cyberschoolbus, uno strumento educativo di grande interesse appartenente alla Outreach Division delle Nazioni Unite, Dipartimento della Pubblica Informazione. Si tratta di un sito attivo dal 1996, costantemente aggiornato, ideato per la formazione online del progetto Global Teaching and Learning Project, la cui missione è quella di promuovere l'educazione sulle questioni internazionali e sulla conoscenza delle Nazioni Unite. 
Sul sito troviamo materiali didattici di alta qualità e attività pensate per uso didattico (a livello di scuola primaria, medie e superiori) e per la formazione degli insegnanti. In particolare, il progetto si propone di fornire risorse educative (sia online che in stampa) per gli studenti che si formano in un mondo in fase di crescente globalizzazione.
Il Cyberschoolbus delle Nazioni Unite utilizza il grande potenziale di Internet come strumento educativo e fornisce un mezzo efficace con cui diffondere informazioni e risorse, con modalità interattive, coinvolgenti e divertenti, riferite alle tematiche internazionali, ed inoltre permette di riunire diverse comunità di studenti e docenti provenienti da tutto il mondo. 
Gli obiettivi di Cyberschoolbus sono: creare una community on-line globale di istruzione; elaborare progetti di azioni educative per mostrare agli studenti che hanno un ruolo nella ricerca di soluzioni ai problemi globali; dare una voce agli studenti trattando di questioni globali; fornire risorse di alta qualità per l’insegnamento.

 

Programma dell'UNESCO "Educazione per tutti"

L’Unesco ha pubblicato la guida  "A place to learn: lessons from research on learning environments” (Un luogo per imparare: lezioni dalla ricerca sugli ambienti di apprendimento) in relazione agli obiettivi dell’EFA da raggiungere entro il 2015. La tematica affrontata è quella della progettazione e della gestione degli spazi di apprendimento, che sono ritenuti fondamentali per ottimizzare la qualità dell’educazione. Il riferimento è all’evoluzione costante dei sistemi di istruzione in risposta alle esigenze della società in cui questi sistemi operano: pensiamo alle tecnologie che richiedono nuove forme di progettazione e di organizzazione, ma anche alla necessità di educazione rispetto a problemi sociali pressanti, come la violenza, la mancanza di rispetto, il permanere di stereotipi riferiti a sesso, etnia o condizione economica. Questo studio intende condividere con i diversi attori istituzionali le definizioni di fondo e le strategie di superamento delle difficoltà, partendo da una serie di domande: come definire 'un luogo per imparare'? Perché i bambini imparano in modo più efficace quando vi è una chiara connessione tra il luogo di apprendimento ed il mondo in cui vivono? Come possono i diversi elementi degli ambienti di apprendimento essere valutati in relazione alle definizioni di qualità dei diversi livelli istituzionali: locale, nazionale ed internazionali?

 

Programma del Consiglio d’Europa sull’Educazione per la cittadinanza democratica e l’educazione ai diritti umani

In questo numero della newsletter presentiamo il progetto “Policies and Practices for Teaching Sociocultural Diversity” (Politiche e pratiche per insegnare la diversità socio-culturale) che è stato attivato dal Consiglio d'Europa fra il 2006 ed il 2009. Il progetto si è sviluppato attraverso  tre fasi, a cui sono associate 3 pubblicazioni specifiche
•    Le politiche che regolano la formazione degli insegnanti, compresi gli enti predisposti alla formazione, sono stati oggetto di un sondaggio da parte di un team di progetto predisposto ad hoc. I risultati sono stati pubblicati nel Rapporto “Policies and practices for teaching sociocultural diversity – A survey report (Volume 1)."   Ne è emerso da un lato il riconoscimento dell'importanza di una coerente stesura dei programmi di studio, dall'altro la necessità di una valutazione delle competenze adeguate tra gli insegnanti e del riconoscimento dell'esperienza acquisita nel campo della diversità socio-culturale.

•     Definizione del quadro teorico della diversità in termini di concetti, principi e sfide per la formazione degli insegnanti, alla luce delle discussioni svolte in un seminario con rappresentanti di 14 paesi e all'interno del team di progetto ed il cui risultato è stato pubblicato in "Policies and practices for teaching sociocultural diversity – Concepts, principles and challenges in teacher education. (Volume 2).

•     Formulazione di competenze sulla base di queste discussioni e dei successivi tavoli di consultazione. L'esito è riportato in "Policies and practices for teaching sociocultural diversity – A framework of teacher competences for engaging with diversity" (Politiche e pratiche per l'insegnamento della diversità socio-culturale - Un quadro delle competenze degli insegnanti per affrontare la diversità - Volume 3).  Le competenze indicate sono raggruppate in tre insiemi: conoscenza e comprensione, comunicazione e relazione, gestione e insegnamento.

 

Iniziative dell’Unione Europea per i diritti umani

Il 16 aprile ha preso il via l’edizione 2012 di “Lezioni d’Europa: pensare oltre i confini” , il ciclo di incontri promossi dal Parlamento europeo, dalla Commissione europea, dal Dipartimento per le Politiche Europee (Presidenza del Consiglio dei Ministri), in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri.
La prima “lezione” è stata tenuta dal Ministro per gli Affari Europei, Enzo Moavero Milanesi, sul tema “Vent’anni di mercato unico”.
“Lezioni d’Europa: pensare oltre i confini” è un’iniziativa volta a rafforzare l’identità e promuovere i valori europei, approfondendo temi di grande attualità legati all’Europa. Quattro appuntamenti che coinvolgeranno l’intero paese da aprile a novembre, aperti a tutti ed in particolare alle nuove generazioni, durante i quali esperti, docenti universitari e personalità istituzionali e politiche illustreranno la “cultura europea”, i valori identitari e le nuove politiche dell’Unione Europea. Dopo Roma, “Lezioni d’Europa” si sposterà a Cosenza dove il 13 giugno è previsto l’intervento di Fabrizio Barca, Ministro per la Coesione Territoriale, sul tema “La politica di coesione”.

 

Difensori dei diritti umani: pedagogia dell’esempio

Io pretendo dignità
Amnesty International ha lanciato la campagna mondiale: "Io pretendo dignità", centrata sull'esigenza di superare la povertà globale, considerata la peggiore situazione di crisi dei diritti umani. Oltre 963 milioni di persone, ogni sera, vanno a dormire affamate; un miliardo vive in insediamenti abitativi precari; ogni minuto una donna muore per complicazioni legate alla gravidanza; 1,3 miliardi di persone non hanno accesso all’assistenza sanitaria di base; 2,5 miliardi non hanno servizi igienici adeguati e per questo muoiono 20 mila bambini al giorno. Le persone che vivono in povertà sono intrappolate in un circolo vizioso di esclusione, violenza, insicurezza e impossibilità di far sentire la loro voce. Amnesty International intende porre fine alla povertà globale, attraverso il riconoscimento e la protezione dei diritti delle persone che vivono in povertà. La campagna ha l’obiettivo di spostare l’equilibrio di potere verso i poveri e fornire loro gli spazi per raccontare le loro storie e impegnarsi nei processi che determinano il loro futuro. La campagna si concentra su tre tematiche principali: mortalità materna, insediamenti abitativi precari, responsabilità delle aziende.

 

Dossier dell'Archivio Pace Diritti Umani - Peace Human Rights

Ambiente e Diritti dei popoli indigeni
In questo Dossier viene affrontato il tema dei diritti dei popoli indigeni che vivono nelle aree naturali più vulnerabili del pianeta. Le Nazioni Unite operano in difesa dei popoli indigeni attraverso documenti non vincolanti e gli ‘addetti ai lavori’ lamentano una mancanza di adattamento del diritto internazionale alle esigenze delle popolazioni indigene. Nel 2007 è stato compiuto un importante passo in avanti con la Dichiarazione Universale delle Nazioni Unite sui diritti dei popoli indigeni e si pone con sempre maggiore insistenza l'accento sul decisivo ruolo che essi sono in grado di giocare nella mitigazione dei cambiamenti climatici e nella conservazione di vaste aree forestate grazie ad una gestione 'sostenibile' che appartiene alla loro cultura ancestrale.

 

Iniziative del Centro diritti umani e della Cattedra UNESCO dell’Università di Padova

Martedì 22 maggio 2012 alle ore 17.00 nella Sala dell'Archivio Antico del Palazzo del Bo dell'Università degli Studi di Padova ha avuto luogo la cerimonia dedicata a La 'sfida europea' a trent'anni dal conferimento della laurea honoris causa in Scienze politiche ad Altiero Spinelli. 
L'iniziativa è stata promossa dal Centro Europeo di Eccellenza Jean Monnet e dal Centro interdipartimentale sui diritti della persona e dei popolli dell'Università di Padova, con l'Alto Patrocinio del Presidente del Patrlamento europeo e il patrocinio della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, con la collaborazione del Movimento Europeo e dell'Associazione Universitaria di Studi Europei (AUSE).
Dopo il saluto delle Autorità, ha svolto la relazione Pier Virgilio Dastoli, assistente parlamentare di Altiero Spinelli alla Camera dei Deputati e al Parlamento europeo dal 1977 al 1986, nonchè fondatore e animatore dal 1986 al 1990 del Comitato Spinelli per gli Stati Uniti d'Europa. Sono seguite le testimonianze di Carlo Fracanzani, già Presidente del Consiglio dei Ministri Bilancio della CEE, e di Antonio Papisca, professore Jean Monnet ad honorem, già Preside della Facoltà di Scienze politiche (1980-1983) dell'Università di Padova.


Dal 27 al 29 maggio 2012 si è svolto a Sorrento il Seminario nazionale Apprendere l’Unione Europea a scuola: contributo alla preparazione di un modulo formativo nella dinamica del curriculum development nel quadro del progetto europeo “Citizenship and Constitution” finanziato dal Programma Jean Monnet “Learning EU at School” della Commissione europea.
Il progetto è realizzato dal Centro interdipartimentale sui diritti della persona e dei popoli dell’Università di Padova con la collaborazione dell’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica (ANSAS, ex Indire) - MIUR. Obiettivo del progetto è duplice, da un lato formare un gruppo di 40 insegnanti-tutors provenienti da tutte le regioni italiane sul tema dei diritti umani e della cittadinanza attiva nell’Unione Europea, dall’altro elaborare un percorso formativo per l’apprendimento dell’UE a scuola quale parte integrante dell’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione”.

Parole chiave

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