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23/12/2010
Sede del Consiglio d'Europa, Strasburgo (Francia).
© Consiglio d'Europa

Consiglio d’Europa. Il Comitato europeo dei diritti sociali adotta le Conclusioni per il 2010

Il Comitato europeo dei diritti sociali, l’organo del Consiglio d’Europa composto da 15 esperti indipendenti incaricati di monitorare l’applicazione della Carta sociale europea all’interno degli Stati membri, ha adottato le proprie Conclusioni per il 2010. Tali conclusioni contengono le valutazioni del Comitato circa la conformità delle situazioni nazionali con le disposizioni in materia di diritto del lavoro contenute nella Carta sociale europea.

In particolare, tra il febbraio ed il dicembre 2010, il Comitato europeo ha esaminato i rapporti sull’implementazione della Carta sociale europea riveduta, adottata nel 1996, presentati dai seguenti Stati membri: Albania, Andorra, Armenia, Azerbaijan, Belgio, Bulgaria, Cipro, Estonia, Francia, Georgia, Italia, Lituania, Malta, Moldova, Paesi Bassi, Norvegia, Portogallo, Romania, Slovenia, Svezia, Turchia e Ucraina.

In riferimento a questo gruppo di Stati, le Conclusioni del 2010 riguardano le seguenti disposizioni della Carta riveduta, appartenenti al gruppo tematico “Diritti del lavoro”:

  • Articolo 2. Diritto ad eque condizioni di lavoro
  • Articolo 4. Diritto ad un’equa retribuzione
  • Articolo 5. Diritti sindacali
  • Articolo 6. Diritto di negoziazione collettiva
  • Articolo 21. Diritto all’informazione ed alla consultazione
  • Articolo 22. Diritto di partecipare alla determinazione ed al miglioramento delle condizioni di lavoro e dell’ambiente di lavoro
  • Articolo 26. Diritto alla dignità sul lavoro
  • Articolo 28. Diritto dei rappresentanti dei lavoratori ad una tutela nell’ambito dell’impresa e ad agevolazioni
  • Articolo 29. Diritto all’informazione ed alla consultazione nelle procedure di licenziamenti collettivi.

Nello stesso periodo di tempo, il Comitato ha anche analizzato, in relazione alla medesima tematica, i rapporti presentati dai seguenti Stati che sono ancora vincolati alle disposizioni originarie della Carta sociale europea del 1961: Austria, Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Grecia, Islanda, Lettonia, Paesi bassi rispetto alle Antille, Polonia, Slovacchia, Spagna, Ex Repubblica Iugoslava di Macedonia e Regno Unito.

Per quel che riguarda l’Italia, le Conclusioni del Comitato riguardano 22 situazioni e contengono:

  • 12 conclusioni di conformità: articoli 2.3, 2.5, 2.6, 2.7, 5, 6.1, 6.2, 6.3, 26.1, 26.2, 28 e 29;
  • 10 conclusioni di non-conformità: articoli 2.1, 2.2, 2.4, 4.1, 4.2, 4.4, 4.5, 6.4, 21 e 22.

Nel 2011, anno nel quale verrà celebrato il 50° anniversario della Carta sociale europea, il Comitato esaminerà le disposizioni della Carta relative ai diritti dei bambini, delle famiglie e dei migranti.