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1/10/2011
Taglia le ali alle armi, Campagna italiana per il disarmo, 2011
© Rete italiana per il disarmo/Rete italiana per il disarmo

Italia: campagna della società civile per ridurre la spesa militare

La Rete italiana per il disarmo e Sbilanciamoci!, con il sostegno della Tavola della Pace, Grillo News e Unimondo, hanno rinnovato il loro impegno per il disarmo lanciando la campagna Taglia le ali alle armi. L'appello chiede al Governo italiano di rinunciare all'acquisto di 131 cacciabombardieri F-35 Joint Strike Fighter.

Il Governo, infatti, mesi fa aveva ottenuto un parere favorevole del Parlamento sull'acquisto per una spesa complessiva di circa 16 miliardi di euro, e che potrebbe impegnare l'Italia fino al 2026. Tuttavia, il Governo non ha ancora firmato definitivamente il contratto per i caccia. Al momento sono stati stanziati circa 800 milioni per la costruzione dell'impianto in cui gli F35 verranno assemblati, con un contratto di 185 milioni già firmato per il primo lotto; nella legge di stabilità 2010 sono poi già presenti 471 milioni per l'acquisto dei primi velivoli.

L'appello chiede di non procedere alla prosecuzione del programma e propone un alternativo uso delle risorse messe già da parte per programmi di riconversione civile dell'industria bellica e per interventi delle politiche pubbliche di cooperazione internazionale.

Oltre alle adesioni on-line la campagna ha già raccolto circa 16.000 firme cartacee di sostegno.

" Il Governo, in questo spinto anche dal Parlamento, faccia una scelta di pace e di solidarietà; blocchi la prosecuzione del programma destinando le risorse così liberate alla società, all'ambiente, al lavoro, alla solidarietà internazionale".