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7/9/2010
Personale medico all'interno di un'ambulanza, Costarica.
© UNESCO/Dominique Roger

Nazioni Unite: conclusa la 63° Conferenza annuale DPI/NGO con l'adozione di una Dichiarazione sulla promozione della salute globale

LA 63° Conferenza annuale DPI/NGO (Department of Public information / Non-governmental organisations) delle Nazioni Unite, tenutasi a Melbourne (Australia) dal 30 agosto all'1 settembre, si è conclusa con una Dichiarazione intitolata Promuovere la salute globale: realizzare gli obiettivi di sviluppo del millennio (Advance Global Health: Achieve the MDGs). La Dichiarazione è stata sostenuta dai più di 1600 partecipanti rappresentanti di oltre 350 ONG provenienti da più di 70 Paesi.

La Dichiarazione riconosce innanzitutto la relazione tra gli Obiettivi di sviluppo del millennio, le sfide relative alla salute e i diritti umani. Nota che a miliardi di persone in tutto il mondo manca l'accesso a cibo adeguato e appropriato, a migliori strutture di sanificazione e ad acqua potabile sicura. La dichiarazione inoltre sottolinea che quasi 9 milioni di bambini muoiono prima di compiere i cinque anni; mentre diverse centinaia di migliaia di donne continuano a morire ogni anno per cause legate al parto.

Quindi, la Dichiarazione di Melbourne chiede ai governi nazionali, alle agenzie delle Nazioni Unite, agli enti e ai singoli individui di far fede ai propri obblighi e di fornire risorse finanziarie e politiche adeguate per realizzare gli Obiettivi di sviluppo del millennio. Questi stakeholder dovrebbero assicurarsi che i piani di alimentazione e salute nazionali diano priorità alla promozione integrata della salute, alla prevenzione e ai servizi di cura delle malattie per tutti e sostengano ed incoraggino le voci della comunità nella pianificazione, implementazione e valutazione dei programmi.

Inoltre, la Dichiarazione afferma che dovrebbe essere data priorità alla formazione e al rafforzamento dei sistemi sanitari nazionali allo scopo di dare vita a miglioramenti della salute equi e sostenibili e che i governi dovrebbero rispettare e implementare gli accordi e le convenzioni internazionali esistenti che promuovono la salute globale. Altri sforzi dovrebbero essere diretti verso la promozione dell'eguaglianza di genere, l'empowerment delle donne e la conclusione della violenza contro le donne.

Infine, allo scopo di superare la fuga di cervelli nel settore della salute nei paesi in via di sviluppo, la Dichiarazione chiede la modifica dei sistemi commerciali e finanziari internazionali esistenti allo scopo di creare più eque opportunità per i lavoratori nel campo della salute in Paesi poveri di risorse. Infine nel documento si raccomanda alla comunità di donatori di tagliare le spese militari che libereranno risorse utilizzabili per la formazione e l'aggiornamento di lavoratori e insegnanti in materia di salute e per costruire infrastrutture per i settori salute e educazione.