La Corte Penale Internazionale condanna il leader dei Janjaweed per crimini contro l’umanità e crimini di guerra in Darfur

Il 6 ottobre 2025, la Corte Penale Internazionale (CPI) ha emesso la sua prima condanna legata al conflitto in Darfur, dichiarando il comandante dei Janjaweed Ali Muhammad Ali Abd-Al-Rahman, noto come "Ali Kushayb", colpevole di crimini di guerra e crimini contro l'umanità, tra cui omicidio, stupro, tortura e attacchi sui civili.
I Janjaweed – milizie arabe armate e sostenute dalle forze di sicurezza sudanesi – furono parte della campagna di Khartoum per reprimere la ribellione dei gruppi non arabi nel 2003.Villaggi furono rasi al suolo, uomini giustiziati sommariamente e donne violentate in quella che le Nazioni Unite descrissero successivamente come una delle più gravi crisi umanitarie dell’inizio del XXI secolo.
Abd-Al-Rahman era accusato di 31 capi d’imputazione per crimini di guerra e crimini contro l’umanità commessi in Darfur, Sudan. Si è consegnato alla CPI nel 2020, poco dopo la caduta del leader sudanese Omar al-Bashir, dopo aver eluso le autorità per oltre 12 anni. Questa sentenza storica lo ha dichiarato colpevole di 27 capi d'accusa per il suo ruolo negli attacchi contro le comunità Fur, Masalit e altre comunità non arabe tra agosto 2003 e marzo 2004 nel Darfur occidentale.
La condanna segna diverse pietre miliari per la giustizia internazionale: è la prima sentenza della CPI relativa alla situazione in Darfur, il primo caso deferito dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite con la risoluzione 1593 (2005) a concludersi con una condanna, ed è la prima condanna della CPI per persecuzione di genere. La vice procuratrice Nazhat Shameem Khan ha dichiarato che la sentenza è “un passo cruciale verso la riduzione dell’impunità in Darfur” e che “invia un messaggio forte ai responsabili delle atrocità in Sudan, passate e presenti, che la giustizia prevarrà.”
La condanna arriva mentre il Darfur si ritrova nel mezzo di un’altra guerra, tra l’esercito sudanese e i paramilitari delle Forze di Supporto Rapido.