Marcia PerugiAssisi

L’Università di Padova alla Marcia per la pace e la fraternità PerugiAssisi 2025

Per costruire la pace, prepariamo la pace. Dal 9 al 12 ottobre 2025, Perugia - Assisi
Marcia Perugia Assisi 2021, studenti e studentesse UNIPD

L’Università di Padova, da sempre presente alla Marcia PerugiAssisi, parteciperà anche quest’anno con 2 pullman organizzati dal Centro di Ateneo per i diritti umani “Antonio Papisca” che porteranno una delegazione di oltre 100 persone composta da docenti, personale tecnico e amministrativo, volontarie e volontari in servizio civile e un nutrito gruppo di studentesse e studenti iscritti a diversi corsi di studio, in scienze politiche, relazioni internazionali, diritti umani ma anche giurisprudenza, biologia, medicina, matematica, veterinaria, filosofia, Dams, scienza della formazione, ingegneria.

Insieme all’ateneo patavino parteciperanno numerose università italiane tra le quali Brescia, Cagliari, Messina, Napoli L’Orientale, Parma, Perugia Stranieri, Pisa, Roma Tre, Sapienza, Siena, Siena Stranieri, Torino, Tor Vergata, Urbino, Politecnico di Torino, tutte aderenti a RUniPace, la Rete delle Università Italiane per la Pace promossa dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane.

La Marcia sarà preceduta da quattro giorni di attività in cui si discuterà e si cercherà di costruire una coscienza, una cultura e una politica di pace, attraverso 4 grandi incontri: l’Assemblea dell’Onu dei Popoli, l’Assemblea dei Dottorandi e delle Dottorande per la pace, il Meeting Nazionale delle Scuole di Pace e l’Assemblea Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani

All’Assemblea dell’ONU dei Popoli, con il supporto del Centro Diritti Umani e del Comune di Padova parteciperanno Monicah Nyareng Malith (Sud Sudan) e Akeya Dadi (Etiopia), due giovani attivisti per la giustizia e la pace.

Dal colle più alto di Assisi, a conclusione della Marcia interverrà tra gli altri Francesca Albanese, Relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati.

La Marcia per la pace e la fraternità fu realizzata per la prima volta nel 1961 da Aldo Capitini insieme agli scrittori Giovanni Arpino, Gianni Rodari, Italo Calvino, Guido Piovene, al filosofo Norberto Bobbio, all'economista e federalista Ernesto Rossi, al pittore Renato Guttuso. Il momento storico era pieno di incognite per il futuro e la convivenza pacifica del mondo. C'erano la guerra d’Algeria, la crisi di Suez e la guerra in Medio Oriente, l’impegno americano in Vietnam, la creazione del muro di Berlino. La tensione internazionale stava crescendo e sullo sfondo si profilava la minaccia atomica.

Oggi ci ritroviamo in una situazione forse ancor più grave. Il mondo è devastato dall’individualismo, dall’egoismo e dall’indifferenza che uccide e lascia uccidere. Da spietate e sanguinose guerre di ogni genere che si accaniscono ferocemente contro bambini, donne, malati e anziani. Da una folle corsa al riarmo e da segni sempre più marcati della “terza guerra mondiale”. L'impunità e la complicità con i crimini di guerra e contro l'umanità dilagano. Il diritto internazionale dei diritti umani e della pace è sepolto sotto le macerie di Gaza, Kiev, Aleppo, Khartum, della regione del Kivu.

Con la Marcia PerugiAssisi, in un pianeta in fiamme, si vuole reagire con “un nuovo sogno di fraternità e amicizia sociale”, spingersi in una direzione e in un mondo diverso, urlare che la fraternità è l’alternativa alla guerra.

A legittimare l’azione dentro e oltre i confini nazionali per promuovere e difendere i diritti umani e la pace in virtù della Carta delle Nazioni Unite e dell'art. 1 della Dichiarazione delle Nazioni Unite sui Difensori dei diritti umani che recita: 

Tutti hanno il diritto, individualmente ed in associazione con altri, di promuovere e lottare per la protezione e la realizzazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali a livello nazionale ed internazionale

Alcune motivazioni di studentesse e studenti che parteciperanno all’iniziativa.

Benedetta “Partecipare all’Assemblea dell’ONU dei Popoli e alla Marcia per me rappresenta un dovere e una responsabilità. Sento che la pace si costruisce a partire dall’impegno quotidiano delle singole persone, che si uniscono per l’umanità tutta.”

Ylli “Venendo dal Kosovo conosco bene il valore della pace e della libertà, quindi penso che ora sia il mio momento di marciare insieme alle persone che in passato hanno fatto molto per il mio paese. Per i diritti umani, per la pace e per la libertà!” 

Giulia “Credo che, con tutto quello che succede alle persone in ogni parte del mondo, un’iniziativa come questa sia davvero importante per promuovere la pace.”

Per informazioni e contatti:

Università degli Studi di Padova Centro di Ateneo per i Diritti Umani "Antonio Papisca" - https://unipd-centrodirittiumani.it/

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