Nazioni Unite: L'Assemblea Generale approva due risoluzioni sulla guerra in Ucraina
Il 24 febbraio 2025 ricorreva il terzo anniversario dell'invasione su larga scala dell'Ucraina da parte delle forze russe. Il 24 febbraio, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato due risoluzioni che mirano ad una risoluzione del conflitto, ma che mostrano una divergenza fondamentale all'interno dei testi. Una risoluzione è stata proposta dagli Stati Uniti e l'altra dall'Ucraina.
Co-sponsorizzata da alcuni Stati europei, la bozza della risoluzione dell'Ucraina denunciava l'invasione della Russia e chiedeva un impegno per l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina. Chiedeva indagini eque e libere a livello nazionale e internazionale sui crimini commessi dalla Russia. Nel frattempo, la breve risoluzione presentata dagli Stati Uniti, intitolata “Path to Peace”, non menzionava l'invasione e il crimine di aggressione commesso dalla Russia, ma chiedeva una pace duratura tra i due Paesi. In seguito agli emendamenti proposti al testo statunitense dall'Unione Europea e dalla Russia, gli Stati Uniti si sono astenuti dal votare la loro proposta.
La risoluzione ucraina è stata approvata (A/RES/ES-11/7) con 93 voti a favore e 18 contrari. Sia gli Stati Uniti che la Russia hanno votato contro la risoluzione ucraina, che segna un significativo allontanamento dalla precedente posizione degli Stati Uniti del febbraio 2023.
Anche la versione proposta dagli Stati Uniti è stata approvata (A/RES/ES-11/8) con 93 voti a favore, 8 contrari e 73 astensioni, contenente le modifiche proposte dall'UE approvate dall'Assemblea. A causa delle modifiche apportate dall'UE, gli Stati Uniti non hanno votato la propria risoluzione emendata. Questo voto dimostra il crescente divario nel conflitto ucraino tra gli Stati Uniti e i loro alleati europei.
Anche il Consiglio di Sicurezza ha votato la risoluzione degli Stati Uniti (S/RES/2774 (2025)), che è stata approvata senza emendamenti con 10 voti a favore e 5 astensioni (Danimarca, Francia, Grecia, Slovenia, Regno Unito) e nessuno contrario. Il capo degli Affari politici delle Nazioni Unite, Rosemary DiCarlo, nel suo briefing ai membri del Consiglio di Sicurezza ha dichiarato che l'aggressione russa “ha minato le fondamenta stesse dell'ordine internazionale”, poiché ha causato la morte di migliaia di civili ucraini, tra cui anche bambini. Ha inoltre ribadito che la pace in Ucraina dovrebbe essere “giusta, sostenibile e completa”.