Italia

Comunicazioni dei Relatori speciali e risposte dell'Italia

Nel 2023, il governo italiano ha ricevuto cinque comunicazioni da Relatori Speciali delle Nazioni Unite che hanno sollevato rilevanti preoccupazioni riguardo a violazioni dei diritti umani e obblighi previsti dal diritto internazionale. Gli esperti hanno sollevato ampie preoccupazioni, dalla negligenza medica durante e dopo il parto agli attacchi contro i difensori e difensore dei diritti umani.
© United Nations

Sommario

  • AL ITA 1/2023: Il caso Iuventa e potenziali ostacoli alle attività SAR nel Mar Mediterraneo
  • AL ITA 2/2023: Negligenza medica durante il parto
  • AL ITA 3/2023: Centrale idroelettrica ENEL e minacce agli attivisti per i diritti ambientali in Colombia
  • AL ITA 4/2023: Diritti delle minoranze nazionali
  • AL ITA 5/2023: Sgomberi di proprietà occupate illegalmente

Comunicazione AL ITA 1/2023: Il caso Iuventa e potenziali ostacoli alle attività SAR nel Mar Mediterraneo

Il 7 febbraio 2023, i Relatori Speciali Mary Lawlor, Clement Nyaletsossi Voule e Felipe González Morales hanno inviato la comunicazione AL ITA 1/2023 al governo italiano. La principale preoccupazione espressa nella comunicazione riguarda il processo ai difensori dei diritti umani e ai membri dell'equipaggio di ricerca e soccorso della Iuventa a Trapani e la violazione del giusto processo. La nave Iuventa era stata sequestrata dalle autorità italiane nell'agosto 2017, a seguito del quale era stata inviata al governo la comunicazione ITA 5/2020.

La comunicazione afferma che dopo un'indagine di quattro anni, all'inizio del 2021, i pubblici ministeri di Trapani hanno accusato l'equipaggio della Iuventa e altre 17 persone, tra cui due ONG e una compagnia di navigazione, del reato di favoreggiamento dell'immigrazione non autorizzata ai sensi del Decreto Legislativo 286/1998 (testo unico sull'immigrazione). Il Tribunale di Trapani ha aperto il procedimento penale preliminare il 21 maggio 2022. I relatori hanno espresso preoccupazione per la presunta mancata osservanza del giusto processo da parte dell'accusa e per la mancata fornitura di servizi di traduzione e interpretariato agli imputati da parte delle autorità, che nega il diritto a un processo equo.

La Comunicazione affronta anche le nuove restrizioni imposte alle operazioni civili di ricerca e soccorso (SAR) attraverso un nuovo Decreto-Legge adottato nel gennaio 2023 che conferisce al Ministro dell'Interno il potere di limitare o vietare il transito o la permanenza delle navi SAR civili nelle acque territoriali italiane e stabilisce requisiti estesi per le navi per evitare esclusioni o restrizioni. I relatori sollevano serie preoccupazioni sul fatto che alle navi di soccorso venga sempre più spesso chiesto di sbarcare nei porti del nord e del centro Italia invece che nei porti più vicini, esponendo i migranti soccorsi a maggiori rischi.

La comunicazione fa riferimento a diversi obblighi internazionali in materia di diritti umani e diritto marittimo che l'Italia sta violando. I Relatori Speciali hanno chiesto al governo di spiegare il motivo della partecipazione come parte civile nel processo penale contro i membri dell'equipaggio della Iuventa; di garantire i diritti degli imputati a un processo equo, compresa la fornitura di servizi di interpretariato sufficienti e traduzioni complete dei fascicoli del caso; di esaminare la legalità delle procedure di sbarco nei porti e altre disposizioni del Decreto-Legge 2 gennaio 2023, n. 1, alla luce delle normative internazionali sui diritti umani e marittime; e di adottare misure immediate per salvaguardare i difensori dei diritti umani e fermare ulteriori abusi.

Il governo italiano ha risposto alla comunicazione nell'aprile 2023, difendendo la pratica di assegnare porti di sbarco lontani. Ha affermato che questa pratica garantisce la sicurezza e l'ordine pubblico. Per quanto riguarda la violazione degli standard del giusto processo, il governo ha menzionato che il giusto processo è stato seguito e che gli imputati tedeschi sono stati assistiti da due interpreti di lingua tedesca. Il governo ha anche difeso il decreto-legge del 2023, affermando che mira a bilanciare la necessità di garantire la sicurezza delle persone recuperate in mare con quella di proteggere l'ordine pubblico e la sicurezza. Il governo ha concluso dichiarando la sua disponibilità a cooperare con tutte le Procedure Speciali delle Nazioni Unite.

Comunicazione AL ITA 2/2023: Negligenza medica durante il parto

I Relatori Dorothy Estrada-Tanck, del Gruppo di lavoro sulla discriminazione contro le donne e le ragazze; Tlaleng Mofokeng, Relatore Speciale sul diritto di tutti al godimento del più alto standard raggiungibile di salute fisica e mentale; Alice Jill Edwards, Relatore Speciale sulla tortura e altri trattamenti o punizioni crudeli, inumani o degradanti, e Reem Alsalem, Relatore Speciale sulla violenza contro le donne e le ragazze, le sue cause e conseguenze, hanno congiuntamente inviato una comunicazione al governo italiano il 19 aprile 2023, esprimendo preoccupazioni sulla negligenza medica durante e dopo il parto presso l'Ospedale Universitario "Careggi" di Firenze. La comunicazione si concentra sul caso della signora Regina Michele Tedsen e sui maltrattamenti subiti, tra cui diverse procedure come multipli esami vaginali dolorosi senza consenso informato. La comunicazione menziona che alla signora Tedsen è stata negata l'acqua e i farmaci antidolorifici durante il travaglio.

La comunicazione menziona anche che nella fase post-parto, i medici hanno lasciato un pezzo di garza e placenta all'interno del suo utero, causando un'infezione. Nonostante ripetute richieste, i medici hanno respinto le sue preoccupazioni. I relatori sottolineano che il 28 gennaio 2022, alla signora Tedsen è stato diagnosticato un disturbo da stress post-traumatico risultante dalle complicazioni durante il parto e dai maltrattamenti subiti. In relazione a ciò, la comunicazione ha affrontato la questione più ampia della violenza ostetrica in Italia. Nel 2016, #Bastatacere, una campagna sui social media, ha esposto questo problema e raccolto circa 3.000 testimonianze. La comunicazione menziona anche uno studio del 2018 in cui, su 424 donne, il 21,1% riteneva di aver subito violenza ostetrica; il 33% sentiva di non aver ricevuto abbastanza supporto durante il parto e il 34,5% sentiva che la propria privacy era stata violata.

I Relatori fanno riferimento a diversi strumenti internazionali come ICCPR, CAT, ICESCR, CEDAW ed ECHR, che garantiscono il diritto delle donne all'integrità corporea e alla dignità.

Il governo italiano ha risposto alla comunicazione il 31 luglio 2023. Il governo ha difeso il sistema sanitario nazionale e ha menzionato che è stato istituito il Comitato Nazionale Percorso Nascita per supervisionare la qualità dell'assistenza materna. La risposta conteneva anche iniziative di monitoraggio e ricerca intraprese dal governo dedicate all'area perinatale, come il Programma Nazionale Esiti (PNE) e il Sistema di Sorveglianza Ostetrica Italiano (ItOSS), che indaga sulle morti materne e sulla violenza ostetrica. Una volta disponibili ulteriori informazioni, il governo le condividerà prontamente.

Comunicazione AL ITA 3/2023: Centrale idroelettrica ENEL e minacce agli attivisti per i diritti ambientali in Colombia

Il 18 luglio 2023, i Relatori Mary Lawlor, Pichamon Yeophantong, David R. Boyd e Irene Khan hanno inviato una comunicazione al governo italiano riguardante il tentativo di omicidio dell'attivista per i diritti umani Alirio Perdomo, che lavora nell'Associazione delle Persone colpite dall'Iniziativa Idroelettrica El Quimbo (ASOQUIMBO), nella Colombia centrale. La comunicazione menziona che la Centrale Idroelettrica, gestita da ENEL, un'importante azienda italiana parzialmente di proprietà dello Stato, utilizza le acque di due fiumi e solleva preoccupazioni per l'impatto che ha sui residenti dei sei comuni coperti dal bacino e di altri comuni indirettamente colpiti dal progetto. Il progetto ha causato una drastica riduzione della popolazione ittica nei fiumi, che colpisce gravemente il sostentamento di molte persone.

La comunicazione afferma che le popolazioni dei comuni colpiti si sono organizzate in ASOQUIMBO per difendere i loro diritti umani. Fa riferimento al caso del signor Alirio e di altri membri dell'organizzazione dei pescatori di Hobo che, nel settembre 2019, hanno denunciato al difensore civico comunale di Hobo di essere vittime di minacce e intimidazioni. Il signor Alirio Perdomo è stato colpito da un proiettile poche ore dopo aver registrato un video che documentava la mortalità dei pesci risultante dalle operazioni della Diga di Betania e del Progetto Idroelettrico. I Relatori esprimono preoccupazione per il suo forzato sfollamento e quello della sua famiglia dopo l'incidente.

La comunicazione richiede risposte dal governo italiano evidenziando le misure adottate dal governo per proteggere i diritti umani e l'ambiente contro l'impatto negativo delle attività delle imprese italiane. I relatori sottolineano che devono essere attuate misure provvisorie essenziali per fermare le presunte violazioni e prevenirne la ripetizione e che, qualora le indagini corroborassero o implicassero che le accuse sono accurate, devono essere adottate misure per ritenere responsabili gli individui responsabili delle presunte violazioni. Poiché il termine di 60 giorni per rispondere era trascorso senza una risposta del governo, la comunicazione è stata resa pubblica.

Comunicazione AL ITA 4/2023: Diritti delle minoranze nazionali

I Relatori Speciali nel campo dei diritti culturali, sul diritto all'istruzione e sulle questioni delle minoranze hanno inviato una comunicazione (AL ITA 4/2023) al governo italiano il 18 settembre 2023. La comunicazione si concentra sulla questione della mancanza di protezione dei diritti culturali della comunità resiana nella regione Friuli-Venezia Giulia (nord-est Italia, al confine con Slovenia e Austria). La comunicazione menziona che, nel 2010, l'UNESCO ha inserito il resiano, la lingua resiana, tra le lingue in pericolo. Il resiano è una parte inalienabile dell'identità culturale resiana.

Gli esperti citano l'articolo 6 della Costituzione italiana e la Legge 482/99, la legge che tutela i diritti delle minoranze linguistiche storiche in Italia. Osservano che la lingua resiana non è stata inclusa tra le lingue minoritarie protette. I relatori sottolineano che sono stati fatti diversi tentativi per includere il resiano nella legge ma non hanno prodotto risultati fruttuosi.

La comunicazione afferma che nel 2010, il Ministero dell'Interno italiano ha confermato che la Val Resia si trova nel territorio bilingue italiano-sloveno e che i diritti linguistici garantiti dalla Legge italiana per la Protezione della Minoranza Slovena devono essere pienamente applicati in Val Resia, nonostante il fatto che il resiano sia una lingua distinta diversa dall'italiano e dallo sloveno. L'assemblea comunale di Resia ha chiesto di essere rimossa dal territorio bilingue, richiesta che è stata respinta. I relatori speciali sospettano che ciò abbia presumibilmente creato una disparità nel sostegno legale e finanziario tra la lingua slovena e la lingua resiana, mettendo quest'ultima a maggior rischio di estinzione.

I Relatori hanno espresso preoccupazione per l'esclusione del resiano dalle leggi di protezione delle minoranze e hanno affermato che ciò rende difficile per la comunità proteggere, mantenere e sviluppare il proprio patrimonio culturale per sé e per le generazioni future. La comunicazione fa riferimento a molteplici strumenti sui diritti umani come ICCPR, ICESCR, CRC e relative dichiarazioni UNESCO e chiede anche misure provvisorie per prevenire ulteriori violazioni dei diritti. La comunicazione ha richiesto una risposta entro 60 giorni che spiegasse come il resiano e la cultura resiana fossero stati considerati nell'elaborazione dell'articolo 2 della Legge 482/99 nel 1999 e le ragioni che hanno portato alla sua esclusione dall'elenco delle lingue e culture che necessitano di protezione.

Una risposta italiana completa e articolata è arrivata il 18 aprile 2023. Lo Stato sottolinea che, secondo la legislazione nazionale e regionale e sulla base di ricerche linguistiche e storiche, la Val Resia si trova nelle aree storiche di presenza linguistica slovena. La legislazione regionale riconosce la variante resiana dello sloveno e nelle scuole del comune di Resia è possibile insegnare a scrivere e leggere in lingua resiana.

Comunicazione AL ITA 5/2023: Sgomberi di proprietà occupate illegalmente

La comunicazione AL ITA 5/2023 è stata inviata al governo italiano il 23 ottobre 2023. I Relatori Balakrishnan Rajagopal e Olivier De Schutter sollevano preoccupazioni sull'alloggio adeguato e la povertà in relazione al disegno di legge n. 566 dell'Italia. La proposta di legge suggerisce importanti modifiche al Codice Penale - stabilisce un nuovo reato che consente processi accelerati per gli sgomberi di proprietà occupate illegalmente, compreso l'arresto immediato del colpevole. Il disegno di legge prevede che le persone che commettono occupazione arbitraria di proprietà possano essere punite con una pena detentiva tra 2 e 7 anni, che può essere ridotta se l'occupante collabora con l'autorità inquirente. Inoltre, prevede anche la disconnessione dei servizi per le persone che risiedono irregolarmente in proprietà occupate entro 15 giorni dalla denuncia del proprietario. I relatori hanno espresso preoccupazione che se le modifiche venissero incorporate, potrebbero portare alla criminalizzazione di individui in circostanze vulnerabili e ridurre le garanzie procedurali volte a proteggere i residenti dal diventare senzatetto.

I relatori hanno espresso preoccupazione per l'ampia portata della legge che può criminalizzare vari gruppi vulnerabili e considerano le severe sanzioni imposte come sproporzionate. La comunicazione cita strumenti internazionali come l'Articolo 9 dell'ICCPR e l'Articolo 11 dell'ICESCR. Infine, i relatori raccomandano che il disegno di legge n. 566 non venga approvato. 

Il governo italiano ha risposto alla comunicazione il 23 dicembre. Il governo ha ribadito che la crisi abitativa è una questione pertinente nel dibattito sociale e politico italiano. La breve risposta fornita dallo Stato menziona anche che è stato istituito un Fondo di Sostegno all'Affitto per le famiglie con difficoltà economiche.

Annuario

2023

Parole chiave

Italia donne difensori dei diritti umani minoranze nazionali relatore speciale