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18/6/2012
Bambini che corrono in un parco giochi
© UNESCO/Justin Mott

Consiglio d’Europa: la Vice Segretaria Generale Maud De Boer visita a Venezia la nuova casa di reclusione per madri con bimbi

Il 15 giugno 2012 la Vice Segretaria Generale del Consiglio d'Europa, Maud De Boer, ha visitato la "Casa di reclusione donna", un istituto detentivo pensato per venire incontro alle esigenze delle madri detenute, che abbiano con sé i propri figli. La legge italiana, infatti, prevede che i bambini possano rimanere nelle case di reclusione con le proprie madri autrici di reato nel periodo di età compreso tra 0 e 3 anni.

Come denunciato in diverse occasioni dal mondo dell'associazionismo, tuttavia, le convenzionali strutture penitenziarie hanno un impatto fortemente negativo su bambini così piccoli. La Casa di reclusione donna, operativa dal prossimo settembre e realizzata anche grazie alla collaborazione della cooperativa Il Cerchio, nasce con l'obiettivo di dare la possibilità alle donne recluse e ai loro figli di vivere una vita "normale", senza le costrizioni e le rigide condizioni di reclusione che caratterizzano le normali carceri.

La Vice Segretaria Generale del Consiglio d'Europa, dopo la visita, ha dichiarato che la struttura rappresenta un "caso unico in Italia", che dovrebbe essere presa ad esempio anche dalle altre nazioni europee. La Sig.ra Boer ha posto l'attenzione sul fatto che i figli delle persone recluse non possano essere a loro volta detenuti ed ha infine ricordato che il Consiglio d'Europa, nel 2010, ha adottato le "Linee guida per una giustizia a misura di bambino" (Guidelines of the Committee of Ministers of the Council of Europe on child-friendly justice), che costituiscono parte integrante della strategia del Consiglio d'Europa per la promozione e protezione dei diritti dei bambini e che affrontano, tra le altre, tutte le situazioni in cui i minori entrano in contatto con la giustizia, tra cui i casi di detenzione dei genitori.

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18/6/2012