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11/7/2012
Il leader delle Forze patriottiche di Liberazione del Congo Thomas Lubanga Dylo in attesa della sentenza della Corte Penale Internazionale, 2012
© International Criminal Court - ICC-CPI/Evert-Jan Daniel

Corte penale internazionale: Thomas Lubanga Dylo condannato a 14 anni di reclusione

Martedì 10 luglio 2012, la Camera di primo grado della Corte penale internazionale ha determinato in 14 anni di reclusione la pena da applicare a Thomas Lubanga Dylo, già ritenuto colpevole nel marzo scorso di crimini di guerra per aver reclutato e arruolato bambini di età inferiore ai 15 anni e per averli obbligati a partecipare attivamente alle ostilità che hanno avuto luogo nella Repubblica Democratica del Congo (RDC) dal 1 settembre 2002 al 13 agosto 2003.

Nel determinare la pena la Camera di primo grado, composta dai giudici Adrian Fulford, Elizabeth Odio Benito e René Blattmann, ha considerato la gravità dei crimini commessi dal condannato e il loro profondo impatto sulle giovani vittime e le loro famiglie. In modo particolare, i fattori maggiormente tenuti in considerazione dalla Camera sono stati: i danni provocati alle vittime; la natura del comportamento criminoso e i mezzi utilizzati per perpetrarlo; il grado di partecipazione e coinvolgimento del condannato; il grado di volontarietà manifestato.

Tra le circostanze attenuanti, la Camera di primo grado ha invece annoverato la sempre dimostrata cooperazione del condannato con la Corte e il suo comportamento esemplare lungo tutto il procedimento. Infine, ai sensi dell’art. 78.2 dello Statuto di Roma, la Camera ha stabilito che il tempo trascorso in detenzione da Thomas Lubanga a partire dal 16 marzo 2006, data della sua consegna alla Corte, venga detratto dalla condanna pronunciata.

Il processo nei confronti di Thomas Lubanga Dylo, iniziato il 26 gennaio 2009 e conclusosi con verdetto di colpevolezza il 14 marzo 2012, è il primo procedimento portato a termine dalla Corte penale internazionale.