L’Italia ratifica il Terzo Protocollo opzionale alla Convenzione sui diritti del fanciullo

Il 4 novembre 2015 il Parlamento italiano ha approvato la legge di ratifica al Terzo Protocollo opzionale alla Convenzione sui diritti del fanciullo. Il Protocollo, adottato dalla Assemblea Generale delle Nazioni Unite con risoluzione 66/138 il 19 dicembre 2011, è stato aperto alla firma il 28 febbraio 2012; in quell’occasione l’Italia fu uno dei primi Paesi firmatari.

Il Terzo Protocollo opzionale alla Convenzione introduce un nuovo meccanismo che permette ai bambini e agli adolescenti (individualmente o in gruppo) di presentare al Comitato ONU per i diritti del fanciullo dei reclami relativi alle violazioni dei propri diritti sanciti dalla Convenzione stessa.

Il protocollo introduce tre meccanismi di reclamo:

• procedura di comunicazione individuale che permette a un minorenne (o a un gruppo di minorenni), di presentare al Comitato per i diritti del fanciullo una denuncia per conto proprio in caso di violazioni, nel rispetto del principio dell’esaurimento dei ricorsi interni. Un soggetto terzo può presentare un reclamo a nome di un minorenne o un gruppo di minorenni;
• procedura di comunicazione interstatale, mediante il quale uno Stato può presentare al Comitato di esperti un reclamo contro un altro Stato su possibili violazioni dei diritti delle persone minori d’età;
• una procedura d’inchiesta che prevede la possibilità per il Comitato delle Nazioni Unite di avviare un’indagine sulle presunte violazioni dei diritti dei bambini da parte di uno Stato.

Il Garante nazionale per l’infanzia e l’adolescenza ha espresso particolare soddisfazione per la ratifica del Terzo Protocollo così come numerose organizzazioni di società civile, tra cui Save the Children.

In vigore dal 14 aprile 2014, ad oggi il Terzo protocollo opzionale ha raggiunto 50 firme e 20 ratifiche.

Aggiornato il

10/11/2015