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Anna Piratti, Gratitudine, VASI COMUNICANTI / paintings / acrilic on canvas 2013
© Anna Piratti

L’Agenda 21 per la cultura: l’impegno delle città e dei governi locali

Nel 2004, l’organizzazione “United Cities and Local Governments” (UCLG) ha adottato l’Agenda 21 per la cultura, una dichiarazione di 67 articoli riguardanti la relazione tra politiche culturali locali e diritti umani, sviluppo sostenibile, democrazia partecipativa e pace, firmata da più di 450 città e governi locali nel mondo. Poiché l’Agenda 21 per la cultura è stato il primo documento di portata internazionale a stabilire i principi e gli impegni delle città e delle autorità locali per lo sviluppo culturale, ci si propone di riportarne i contenuti principali, riconoscendo che si tratta di un riferimento declaratorio fondamentale per legare la cultura ai valori universali da un lato e al radicamento territoriale dall’altro.
   

I principi

●    La diversità culturale è il principale patrimonio dell’umanità ed è un bene comune al pari dell’ambiente (par. 1 e par. 3);

●    I governi locali, che si costituiscono quali agenti mondiali di primordine, in quanto difensori e promotori dei diritti umani e portavoce della cittadinanza a livello mondiale, riconoscono che i diritti culturali formano parte indissociabile dei diritti umani (par. 2);

●    Lo sviluppo umano integrale è reso particolarmente possibile nelle città e nei territori locali perché rappresentano i luoghi della diversità creativa, ove è possibile garantire, allo stesso tempo, una cittadinanza culturale globale (par. 7);

●    Le politiche pubbliche per la cultura sono un’esigenza del mondo contemporaneo e costituiscono un fattore essenziale per lo sviluppo sostenibile delle città e dei territori dal punto di vista umano, economico, politico e sociale (par. 10);

●    L’accesso all’universo culturale e simbolico in ogni momento della vita, dall’infanzia fino alla vecchiaia, costituisce un elemento fondamentale di formazione della sensibilità, dell’espressività, della convivenza e della costruzione della cittadinanza (par. 13).


Gli impegni

●    I governi locali si impegnano con la generazione e l’estensione dei pubblici a fare della partecipazione culturale l’elemento fondante di una cittadinanza piena (par. 18);

●    Un impegno particolare viene rivolto ad incentivare l’espressività come elemento basilare della dignità umana e dell’inclusione sociale, senza pregiudizi dovuti a sesso, età, etnia, povertà o qualunque altra discriminazione che possa limitare il pieno esercizio delle libertà (par. 22);

●    Creatori ed artisti sono invitati ad impegnarsi con le città e con i territori ad identificare i problemi e i conflitti della società, migliorando la convivenza e la qualità della vita, ampliando la capacità creativa e critica di tutti i cittadini e cooperando per contribuire alla risoluzione delle sfide nelle città (par. 35);

●    Sono incoraggiate modalità di coordinamento tra le politiche culturali e le politiche educative (par. 38);

●    La cooperazione culturale internazionale è promossa quale strumento indispensabile alla costituzione di una comunità umana solidale, che promuove la libera circolazione di artisti e operatori culturali come contributo essenziale per il dialogo tra i popoli (par. 45).