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Marzo 2011 – La Corte europea dei diritti umani (Grande Camera) assolve l’Italia: nessuna responsabilità per l’omicidio Giuliani

Il 24 marzo 2011, la Corte europea dei diritti umani (Grande Camera) ha messo la parola fine alla vicenda processuale relativa alla tragica vicenda di Carlo Giuliani, morto nel 2001 a Genova durante gli scontri del G8.

Con sentenza definitiva, la Grande Camera ha infatti confermato, tredici voti a favore e quattro contrari, che non vi è stato un uso eccessivo della forza, ritenendo il comportamento del Placanica, il carabiniere che ha sparato a Giuliani, un atto di legittima difesa.

Con dieci voti favorevoli e sette contrari, la Corte ha altresì determinato la mancanza di responsabilità dell’Italia per violazione sostanziale dell’art. 2 (diritto alla vita), sia per quanto riguarda le supposte carenze del sistema normativo italiano in materia di uso della forza da parte di forze di pubblica sicurezza, sia per quanto concerne le accuse di carenze strutturali legate alla pianificazione e organizzazione dell’ordine pubblico durante gli eventi del G8.

Infine, sempre con una votazione di 10 a 7, la Grande Camera assolve l’Italia anche per la dimensione procedurale dell’art. 2, rilevata invece in primo grado dalla IV Sezione nel 2009 (Giuliani e Gaggio c. Italia, ric. N. 23458/02, 25 agosto 2009). Secondo la maggioranza dei giudici di Strasburgo, l’indagine condotta dalle autorità italiane è stata sufficientemente effettiva ed indipendente e tale da rendere possibile un accertamento concreto dei fatti; inoltre, in nessun modo i ricorrenti hanno visto limitato il loro diritto a prendervi parte.

Aggiornato il

24/3/2011