Nazioni Unite / ONU

Il Relatore Speciale ONU denuncia la grave crisi dei diritti umani in Afghanistan, con particolare attenzione alla situazione di donne e ragazze

Una donna afgana, vestita con un burqa integrale, sorregge il proprio figlio all'interno del campo profughi Roghani a Chaman, una città al confine con il Pakistan
© UN Photo

Il Relatore Speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani in Afghanistan, Richard Bennett, ha pubblicato l’11 giugno 2025 un rapporto dettagliato che getta luce sulla drammatica situazione nel paese, con particolare attenzione all’accesso alla giustizia e alla protezione per le donne e le ragazze sotto il regime talebano.

Il rapporto spiega che la trasformazione radicale subita dal sistema legale e giudiziario afghano dall’agosto 2021, quando i talebani hanno ripreso il controllo del paese, ha creato una situazione di profonda criticità per i diritti umani specialmente quelli di donne e ragazze. Secondo il Relatore Speciale, i talebani hanno sistematicamente smantellato le leggi esistenti e rimodellato le istituzioni per servire il loro modello di governance, caratterizzato da una forte ideologia misogina e discriminatoria.

Per le donne e le ragazze afghane, già private dei loro diritti umani fondamentali, la situazione è particolarmente critica. Il sistema giudiziario controllato dai talebani non si limita a restringere l’accesso alla giustizia e alla protezione, ma funge da vero e proprio strumento per istituzionalizzare e rafforzare un sistema di discriminazione e dominazione basato sul genere. Questo ha portato a una situazione in cui le donne e le ragazze sono effettivamente cancellate dalla vita pubblica, private dei loro diritti più basilari come l’istruzione, il lavoro e la libertà di movimento. Il rapporto evidenzia come, in assenza di un sistema giudiziario equo, molti afghani si siano rivolti a meccanismi di risoluzione delle controversie informali e alternativi. Tuttavia, anche questi sistemi presentano gravi problemi, spesso radicando e perpetuando la discriminazione contro donne e ragazze, e non possono essere considerati una soluzione a lungo termine.

Di fronte a questa situazione critica, il Relatore Speciale sottolinea l’urgente necessità di affrontare il divario di giustizia e protezione in Afghanistan. Dato che le riforme delle istituzioni nazionali sono attualmente improbabili sotto il regime talebano, il rapporto suggerisce che i meccanismi internazionali potrebbero offrire un’importante via per ritenere i talebani responsabili e mantenere viva la speranza di giustizia per le donne e le ragazze afghane.

Il rapporto contiene una serie di raccomandazioni rivolte alla comunità internazionale. Tra queste, si sottolinea l’importanza di: garantire la partecipazione delle donne afghane in tutte le discussioni riguardanti il futuro del paese; adottare un piano d’azione globale per affrontare la crisi dei diritti umani in Afghanistan; fornire un sostegno rafforzato e continuo alle organizzazioni della società civile guidate da afghani; garantire che il piano di risposta umanitaria sia pienamente finanziato; identificare e rafforzare percorsi di responsabilità incentrati sui sopravvissuti.

Il Relatore Speciale sottolinea inoltre l’importanza di sostenere gli sforzi in corso per portare l’Afghanistan davanti alla Corte Internazionale di Giustizia per violazioni della Convenzione sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione contro le donne (CEDAW), spronando in particolare i paesi a maggioranza musulmana a sostenere questi sforzi.

Il rapporto vuole lanciare un appello urgente alla comunità internazionale affinché non dimentichi la situazione critica in Afghanistan e adotti misure concrete per proteggere i diritti umani, in particolare quelli delle donne e delle ragazze

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