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6/8/2010
Marcia per la Pace Perugia-Assisi, 24 settembre 1995. Una foto panoramica dell'inizio del corteo con lo stricione di apertura che recita "Noi, popoli delle Nazioni Unite".

Tavola della Pace: la Marcia continua. Di città in città!

A seguito della Marcia per la pace Perugia-Assisi del 16 maggio 2010 e a conclusione del 28° Seminario nazionale della Tavola della pace “Contro la crisi più grande” che si è svolto il 2 e 3 luglio 2010 a Senigallia, la Tavola della Pace in collaborazione con Coordinamento nazionale degli Enti locali per la pace e i diritti umani, ha convocato per  domenica 25 settembre 2011 una nuova Marcia per la Pace Perugia-Assisi.

La Marcia segnerà il culmine di un nuovo anno d’impegno comune per la costruzione di una cultura e di una politica di pace che prenderà avvio martedì 21 settembre 2010, Giornata Internazionale dell’Onu per la pace.

Nel 2011 ricorre il  50° anniversario della Marcia per la pace Perugia-Assisi realizzata per la prima volta da Aldo Capitini, il 24 settembre 1961.

Il 50° della Perugia-Assisi e la Marcia del 25 settembre 2011 sono l’occasione per ripensare e riprogettare l’impegno per la pace della propria città.

Tutte le associazioni, i gruppi, gli enti locali, le scuole e i media sono invitati ad organizzare il 21 settembre 2010, sul proprio territorio, un incontro di progettazione del percorso educativo/formativo da realizzare sino alla Perugia-Assisi del 25 settembre 2011.

Le iniziative che si svolgeranno a partire dal prossimo 21 settembre saranno focalizzate in particolare su cinque obiettivi generali:

- investire sull’educazione di cittadini critici e consapevoli sollecitando un maggiore impegno di tutti e di tutte le agenzie educative, a tutti i livelli;

- investire sulla formazione degli operatori di pace e dei difensori dei diritti umani che operano dentro e fuori le istituzioni;

- promuovere un’informazione e una comunicazione di pace a partire dal ruolo di servizio pubblico che deve essere svolto dalla Rai;

- promuovere l’impegno e il protagonismo dei giovani per la pace e i diritti umani sviluppando i percorsi di formazione e di partecipazione attiva;

- costruire le “città della pace e dei diritti umani” sollecitando i Comuni, le Province e le Regioni ad agire, con sempre maggiore coerenza, per contrastare ogni forma di violenza e assicurare il pieno rispetto, sul proprio territorio, dei diritti umani.