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13/2/2004 (Archivio storico)

La situazione in Iraq: recenti sviluppi


- In questi giorni un team di esperti elettorali inviato dal Segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan è giunto in Iraq, in un quadro di violenza e morte ogni giorno più grave, per accertare se vi siano le condizioni per organizzare al più presto le elezioni generali e più in generale per valutare lo stato della sicurezza nel paese.
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- La decisione del Segretario generale è maturata dopo l'incontro del 19 gennaio 2004 con i rappresentanti del Consiglio governativo iracheno e dell'Autorità provvisoria. La squadra degli esperti elettorali, guidata da Karina Pirelli, capo dell'ufficio elettorale dell'ONU, dovrebbe fermarsi nella capitale irachena per una decina di giorni. Sono stati espressi intanto forti dubbi sulla possibilità di creare un governo provvisorio a Baghdad entro il prossimo 30 giugno.
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- Il Segretario generale delle Nazioni Unite e il Presidente Bush si sono incontrati alla Casa Bianca lo scorso 3 febbraio. Nel corso della conferenza stampa, sia Bush che Annan hanno manifestato moderata soddisfazione per il dialogo costruttivo anche in merito alla questione irachena.
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- Il Presidente degli Stati Uniti Bush ha deciso di istituire, il 6 febbraio 2004, una commissione d'inchiesta al fine di esaminare eventuali errori compiuti dai servizi segreti che denunciarono la presenza in Iraq di armi di distruzione di massa, sinora mai trovate. A questo proposito, il Direttore della CIA George Tenet ha elaborato la sua prospettiva in un interessante discorso alla Georgetown University. Anche il Primo Ministro britannico Tony Blair ha espresso l'intenzione di istituire nel suo paese una commissione con i medesimi obiettivi. Ciò avviene un anno dopo l'intervento del Segretario di Stato Powell al Consiglio di Sicurezza del 5 febbraio 2003, nel quale furono fornite presunte prove inconfutabili della presenza delle armi nel suo iracheno.
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- Anche il Segretario generale Kofi Annan ha espresso la sua posizione sugli errori dei servizi segreti americani, accogliendo l'istituzione delle commissioni d'inchiesta come un passo nella giusta direzione.
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- Per quanto riguarda il numero di vittime civili dall'inizio delle operazioni militari in Iraq e con la successiva ondata di attacchi terroristici, si calcola che esso sia compreso tra le 8.000 e le 10000 vittime:
https://www.iraqbodycount.net/background_it.htm
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- Per un continuo aggiornamento delle attività delle Nazioni Unite in relazione alla crisi irachena:
- https://www.un.org/apps/news/infocusRel.asp?infocusID=50&Body=Iraq&Body1=
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Aggiornato il

16/7/2009